giovedì 21 aprile 2022

Lavrov, l'amante e la escort: la foto del ministro degli Esteri che imbarazza il Cremlino

Una foto del ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, con una escort imbarazza il Cremlino. L'immagine è stata scattata durante la sua visita ufficiale in Giappone a fine marzo 2018, durante la quale ha incontrato l'omologo giapponese Taro Kono. Tra le altre cose, l'esponente del governo di Putin ha chiesto ai suoi colleghi giapponesi di localizzare Sergei Skripal e sua figlia Yulia, che erano state avvelenate con Novichok a Salisbury all'inizio di quel mese. La foto di gruppo è stata ottenuta da The Insider e New Lines e nella stessa è presente anche l'amante Svetlana Polyakova.

Foto di Lavrov con una escort, chi è 

La escort sarebbe Ekaterina Lobanova. Dovrebbe trattarsi di una «sex worker» molto nota in Russia, con numerose foto hot su Naked.me e Peasex.com. In uno scatto particolarmente bollente, viene presentata sdraiata su un divano nero ricamato completamente nuda (a parte calze e scarpe). Viene descritta come «giovane ragazza bionda riccia». The Insider ha utilizzato il software di riconoscimento facciale Microsoft Azure, e altri programmi simili, per verificare che sia effettivamente la ragazza squillo. I risultati hanno confermato che Lobanova e la donna nella foto con Lavrov e Deripaska sono la stessa persona. Il soprannome? "Lizzy Sex Relax" su di un sito per adulti, dove aveva 183.000 "Mi piace".

La risposta del Ministero degli Esteri russo

Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo Lavrov, «ha ignorato la richiesta» quando il sito web New Lines ha provato a contattarla.

mercoledì 20 aprile 2022

Maddie McCann, la pubblicità choc con le sue foto: «Se mangi a casa non ti succede niente»

Le foto di Madeleine Mccann, la bimba scomparsa in Portogallo nel 2007, usate per la pubblicità degli hamburger. La trovata choc è partita da un'azienda da asporto, la Otley Burger Company con sede a Leeds,  nell'Inghilterra settentrionale che ha pubblicato una serie di annunci sui social media che ritraggono la piccola  Maddie in occasione della festa della mamma. L'Asa (l'Advertising Standards Authority) ha affermato di aver ricevuto tre denunce e migliaia di reclami a seguito della pubblicazione degli annunci pubblicitari messi su diverse piattaforme tra cui Twitter, Instagram e Facebook, e ha intimato alle piattaforme coinvolte di rimuovere tutti i contenuti in attesa di una indagine.

La Otley Burger Company ha tolto gli annunci e ha detto che i post non sarebbero più apparsi. Le inserzioni pubblicitarie presentavano immagini di Madeleine, scomparsa mentre in vacanza con la famiglia in Portogallo, e di sua madre Kate McCann. Uno mostrava anche un uomo che correva con un'immagine più piccola di Madeleine tra le mani e le battute "Hamburger for dinner?" e "Buona festa della mamma a tutte le mamme là fuori". In un altro post si legge: “Con gli hamburger così buoni, lascerai i tuoi bambini a casa. Qual è la cosa peggiore che potrebbe accadere. Buona festa della mamma a tutte le mamme là fuori”.

Il proprietario della ditta, Joe Scholey di 29 anni, non è nuovo a trovate del genere. L'anno scorso ha pubblicato un'immagine di una mamma caduta in disgrazia Karen Matthews, che fingeva che sua figlia Shannon fosse stata rapita. Ha anche condiviso un post con le immagini degli assassini The Yorkshire Ripper Peter Sutcliffe e Fred West e del necrofilo Jimmy Saville, tra le altre figure controverse, nel giorno della festa del papà dell'anno scorso. Parlando al Leeds Live, il proprietario Joe, 29 anni, che non ha figli, ha detto di farlo esclusivamente per i soldi. «Non mi importa se le persone si sentono offese da queste campagne pubblicitarie. Qualche tempo fa ne pubblicai una che portò molti soldi. E ho pensato, perchè non farlo di nuovo?». Stavolta però non gli è andata così bene. In tanti hanno protestato per una trovata di pessimo gusto. E sono partite le denunce.

martedì 19 aprile 2022

Ludovica Bargellini, l'attrice morta in un incidente d'auto a Roma: aveva 35 anni

Tragedia a Roma nella notte: è morta, in un incidente stradale, l'attrice Ludovica Bargellini. Aveva 35 anni ed ha perso il controllo della sua auto, una Lancia Y, schiantandosi all'incrocio tra via Cristoforo Colombo e via di Grotta Perfetta. Portata in ospedale in condizioni gravissime, l'attrice è deceduta poco dopo.

Dalle prime informazioni, Ludovica Bargellini avrebbe perso il controllo del veicolo, andando a finire contro il divisorio della carreggiata. Stava guidando la sua Lancia Y quando, forse a causa di un colpo di sonno, è andata a sbattere contro un muro. I vigili del fuoco sono intervenuti intorno all'1.20, sul luogo dell'incidente, e hanno dovuto utilizzare divaricatore e cesoie per liberare la 35enne dalle lamiere. La donna era stata trasportata all'ospedale Sant'Eugenio, dove è deceduta poco dopo. Sul posto anche i vigili urbani per i rilievi.

Ludovica Bargellini, chi era l'attrice morta nell'incidente

La vittima dell'incidente avvenuto questa notte in zona Montagnola, a Roma, è l'attrice pistoiese Ludovica Bargellini. L'attrice si era trasferita a Roma dalla Toscana per studiare Costume al Centro Sperimentale di cinematografia. Nella Capitale aveva lavorato anche come modella, per diverse produzioni, al Teatro Azione con Michael Margotta e Doris Hicks, e anche con il regista premio Oscar Paolo Sorrentino nel 2016 nella serie televisiva 'The Young Popè. All'attivo inoltre diverse partecipazioni in lungometraggi, come «Palato assoluto» di Francesco Falaschi e «Non c'è tempo per gli eroi» di Andrea Mugnaini, e alcuni spot pubblicitari tra cui Campari e Sky -Now Tv, come riporta il sito del Corriere della Sera.

venerdì 15 aprile 2022

Salvio, la moglie scopre l'argentino con l'amante. Lui la investe e fugge. Il giocatore del Boca ora è ricercato

Beccato dalla moglie con l'amante, scappa in macchina e travolge la consorte. Eduardo "Toto" Salvio, calciatore del Boca Juniors e della nazionale argentina, è attualmente in fuga e ricercato dalla polizia, dopo la denuncia della compagna Magalì Aravena, . Il 31enne ex Atletico Madrid e Benfica, avrebbe ferito la moglie al ginocchio a Buenos Aires e poi sarebbe scappato con l'altra donna ancora a bordo della sua Mercedes. Tutto questo a pochi giorni dalla decisione della coppia di separarsi.

Cosa è successo

Dopo aver sorpreso Salvio con l'amante, Magalì Aravena si sarebbe avvicinata per parlargli. A quel punto il giocatore avrebbe accelerato investendola, facendo poi perdere le sue tracce. Dopo l'accaduto, la donna si è rivolta alla polizia. La coppia si era separata da una settimana consensualmente, dopo circa dieci anni di relazione. Questo il rapporto diffuso dalla polizia argentina.

«Alla data, ora e luogo indicati, il personale di intervento viene chiamato da una donna travolta dal compagno, che è fuggito. La denunciante afferma di essere la moglie del sig. Eduardo Antonio SALVIO da 10 anni e che a seguito della relazione hanno avuto due figli. Che per una settimana entrambe le parti hanno deciso di prendersi una pausa nella relazione e che la deponente insieme ai suoi due figli è andata a vivere qualche giorno in un appartamento nella città di Olivos. Alle 00:50 circa, con l'intenzione di parlare con il compagno, si reca presso la casa coniugale e quando arriva sul posto osserva la presenza del marito accompagnato da una signora all'interno del loro veicolo privato».

«La dichiarante si trova proprio davanti all'auto in questione chiedendo di parlare, momento in cui il Sig. SALVIO, con l'intenzione di lasciare il luogo, inizia ad avanzare, quando la denunciante viene colpita con la ruota anteriore del veicolo sulla gamba destra, cadendo sull'asfalto, provocando un'abrasione all'altezza del ginocchio destro ben visibile. Approfittando di questa situazione, il Sig. SALVIO effettua una retromarcia per fuggire dal luogo, uscendo dalla vista. La denunciante è stata assistita da un'ambulanza, con diagnosi di trauma da flessione dell'arto inferiore destro», si conclude il verbale. 

martedì 5 aprile 2022

Lecce, coppia di fidanzati uccisi “perché troppo felici”. Il pm: «Ergastolo per Antonio De Marco»

Ergastolo con isolamento diurno per un anno. La pubblica accusa ha chiesto il massimo della pena per Antonio De Marco, lo studente di Scienze infermieristiche reo confesso del duplice omicidio dell'arbitro leccese Daniele De Santis e della sua fidanzata Eleonora Manta, compiuto nella loro casa di Lecce il 21 settembre 2020.

Il pm, Maria Consolata Moschettini, nelle tre ore dedicate alla requisitoria, ha ricostruito nei particolari movente e modalità del delitto e ha chiesto alla Corte d'assise (presidente Pietro Baffa) di riconoscere l'imputato colpevole di duplice omicidio aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà e di ritenerlo capace di intendere e di volere al momento dei fatti.

La sentenza si conoscerà in maggio, ma è già chiaro che la difesa insisterà molto sui presunti disturbi mentali dell'imputato 23enne. Patologia già riscontrata dai periti della Corte d'assise che hanno diagnosticato a De Marco un «disturbo narcisistico della personalità sottotipo Covert». Si tratta, secondo gli esperti, della forma più difficile di narcisismo da individuare perchè chi ne è affetto è solitamente «una brava persona, solitamente introversa, fortemente sensibile al rifiuto altrui che gli provoca un crollo dell'autostima e la genesi di una rabbia narcisistica che sfocia nella voglia di uccidere per raddrizzare un torto».

Quindi, per essere felice bisogna uccidere qualcuno. Nel caso di De Marco, l'assassinio dei due fidanzati avrebbe colmato la rabbia narcisistica per non riuscire ad avere al suo fianco una donna che lo amasse. Daniele ed Eleonora, dunque, sarebbero stati uccisi perchè rappresentavano la testimonianza vivente del suo fallimento, la loro felicità di coppia era un attivatore di orribili emozioni, di una potente angoscia, invidia, disregolazione affettiva e comportamentale, il bisogno di vendicarsi per annullare un danno con qualsiasi mezzo.

Non a caso, un'ora dopo l'uccisione dei due ragazzi, De Marco avrebbe raggiunto una prostituta. Il pm ha affermato in aula che il delitto era stato pianificato nei minimi dettagli in agosto e che l'assassino avrebbe dovuto uccidere a coltellate solo Daniele. Quando è entrato in azione dell'appartamento dei due fidanzati, Eleonora si è frapposta tra il killer e il compagno e non ha avuto scampo.

Daniele ed Eleonora sono stati uccisi in modo atroce: con 41 coltellate lei e 38 fendenti lui. Avevano 33 e 30 anni ed erano al loro primo giorno di convivenza nell'appartamento in cui lo stesso killer aveva abitato fino a pochi mesi prima assieme ad Eleonora e ad altri ragazzi. «Per me ci vorrebbero due ergastoli, perché le vittime sono due, non ci sarà mai una condanna giusta per lui. Poiché è molto giovane, prima o poi uscirà dal carcere e continuerà ad uccidere», commenta dopo la requisitoria, visibilmente provata, Rossana Carpentieri, mamma di Eleonora.

«Il dolore - aggiunge il papà di Daniele, Fernando De Santis - non passerà mai e l'ergastolo non lo allevierà. Le nostre ferite non si rimargineranno mai. Normalmente si dice che il tempo attenua il dolore, per me il tempo aumenta il dolore e la rabbia. Un gesto del genere è immotivato».

lunedì 4 aprile 2022

Resti umani in un sacco trovato lungo un fiume: poco lontano i vestiti di una donna. L'ipotesi: forse il corpo di Saman Abbas

Sono in corso indagini a Modena dopo il ritrovamento di un sacco di cellophane con all'interno alcune ossa, sull'argine del fiume Tiepido, nel territorio comunale di Maranello. Il sacco è stato trovato ieri da un uomo che passava di lì e ha avvisato i carabinieri. Tra le ipotesi, anche che i resti possano essere quelli di Saman Abbas.

Nelle vicinanze del sacchetto c'erano dei vestiti, apparentemente da donna. Procede il nucleo investigativo dell'Arma modenese e i resti, un teschio e qualche altro frammento, sono stati affidati alla Medicina legale, per le analisi e il tentativo di arrivare a un'identificazione che al momento ancora non c'è. Si inizierà ovviamente dalle denunce delle persone scomparse negli ultimi mesi. 

Ora i resti si trovano all’istituto di Medicina legale, per le analisi e per il tentativo di arrivare ad un’identificazione, poi scenderanno in campo anche i carabinieri del Ris. Ma parallelamente le indagini verteranno sulle denunce di persone scomparse e sulle inchieste in corso.

Tra le ipotesi investigative anche quella che i resti scheletrici possano appartenere a  Saman Abbas, la diciottenne scomparsa il 30 aprile 2021 da Novellara a Reggio Emilia.I carabinieri e la procura reggiana ipotizzano che sia stata uccisa dai suoi familiari. Di recente è stata chiusa l'inchiesta a carico di cinque persone per omicidio e soppressione di cadavere. I resti, un teschio e altre ossa, in un sacchetto di cellophane con vicino degli abiti femminili, sono stati segnalati da un passante in un percorso ciclopedonale sull'argine del fiume Tiepido.

Cavallo entra nel supermercato, passeggia tra gli scaffali e se ne va: panico tra i clienti

Un cavallo in un supermercato: in un periodo difficile e contraddistinto dai rincari per diversi beni, i prezzi da discount fanno evidentemente gola a tutti.

Una scena decisamente insolita, quella avvenuta a Ittiri (Sassari) due giorni fa. Il cavallo, per niente infastidito, è entrato nel supermercato, girando anche tra gli scaffali e uscendo dopo essere passato tra le casse. Un po' di paura tra i clienti, anche se il cavallo è sempre apparso mansueto ed è riuscito ad allontanarsi senza problemi, passando dalla porta d'uscita. L'animale è poi rimasto qualche minuto nel parcheggio antistante il supermercato, per poi allontanarsi. Come riporta l'Unione Sarda, il cavallo è di proprietà di un giovane allevatore della zona ed era scappato, ma essendo abituato alla presenza dell'uomo non si è mai imbizzarrito, neanche nei momenti di maggior confusione all'interno del supermercato. Dopo la 'libera uscita', l'equino è tornato a casa.

domenica 3 aprile 2022

Bimba dispersa, il poliziotto che ha trovato Nicole: «Che emozione vedere quel giacchino rosa»

Dopo 20 minuti di sorvolo con l'elicottero ha visto una giacca rosa tra i rovi, in una zona impervia. Una volta a terra nel dirupo, l'ha chiamata e lei ha risposto subito, voleva la merenda. Era la piccola Nicole. A raccontare all'Adnkronos i momenti concitati e la grandissima emozione del ritrovamento della bimba di 5 anni scomparsa ieri sera a Sant'Angelo Limosano e individuata dopo 12 ore di ricerche è il vice ispettore Rosario Serago, che insieme al collega del Soccorso Alpino, ha avvistato per primo la piccola Nicole. Serago, 51 anni, fa parte dell'Undicesimo Reparto Volo della Polizia di Stato di Pescara ed è originario di Riccia, paesino della provincia di Campobasso a circa 40 km dal luogo dove oggi ha trovato Nicole.

«Siamo decollati questa mattina alle 11.40 dal campo sportivo di Limosano e dopo una ventina di minuti, verso le 12.05, applicando le nostre tecniche di ricerca, elicottero con i portelloni aperti con due persone da una parte e due dall'altra che guardano fuori, siamo riusciti a vedere in mezzo ai rovi un giubbotto rosa, che era quello che sapevamo che indossava la bambina - dice il vice ispettore della Polizia - Ci siamo abbassati con l'elicottero per vedere meglio. Abbiamo visto che la bambina era in piedi, quindi non era distesa. La zona era molto impervia ma siamo riusciti a trovare un punto nei paraggi dove poter atterrare».

«Eravamo attrezzati anche a calare i soccorritori con il verricello ma non ce ne è stato bisogno perché nei paraggi c'era una zona idonea per l'atterraggio - aggiunge - Siamo atterrati, io sono sceso per terzo e siamo andati subito a cercare la bambina. Siamo scesi nel dirupo e lei era lì in mezzo ai rovi, era in piedi e non piangeva. Si vedeva che era spaesata ma l'abbiamo chiamata 'Nicole Nicole' e lei ha risposto subito. Ci ha detto che aveva fame e voleva fare merenda. Abbiamo visto che non era politraumatizzata e l'abbiamo presa in braccio. Poi a catena siamo riusciti a risalire dal dirupo. Abbiamo cercato di rassicurarla, di coprirla, gli ho messo il mio cappellino di lana in testa e la coperta termica. L'abbiamo tenuta stretta in braccio. Poi l'abbiamo caricata sull'elicottero e portata al campo sportivo dove è stata visitata dal 118». «Non le dico l'emozione, io ho un figlio di 6 anni, e quando mi hanno chiamato questa notte ho pensato subito a lui. Noi facciamo tanti soccorsi perché abbiamo come zona di competenza Abruzzo, Molise e Marche, facciamo tanti soccorsi ma non sempre vanno a buon fine - conclude - Questa volta mi sentivo positivo». 

Bambina di 5 anni scomparsa nei boschi vicino casa da ieri sera. Centinaia di persone impegnate nelle ricerche

Nicole, una bambina di cinque anni, risulta dispersa da sabato sera nei boschi attorno alla casa di famiglia. Centinaia, tra vigili del fuoco, carabinieri, polizia, uomini del soccorso specializzato e volontari del paese, sono alla ricerca della piccola.

Davanti alla casa in campagna nella frazione di Fonte San Pietro, a Sant'Angelo Limosano (Campobasso), è tutto un dispiegamento di mezzi corsi a prestare soccorso. In queste ore, con la luce del giorno, gli elicotteri dei Vigili del fuoco sorvolano il paese, si sta ricorrendo anche all'utilizzo di un drone. La masseria è attaccata a un bosco, è lì che si stanno concentrando le operazioni di ricerca. 

La notizia della scomparsa della piccola ha scosso tutti, non solo in paese ma anche nelle zone confinanti. Dal comune di Limosano, contiguo a Sant'Angelo, è stata immediata la collaborazione nel tentativo di rintracciare la bambina. Al momento non è chiaro che cosa sia potuto accadere. Probabilmente la piccola è uscita davanti a casa e, questione di attimi, si sarebbe smarrita nella campagna attorno. A dispetto del sole della giornata, l'aria è freddissima: la neve caduta ancora fino a ieri sera ha reso il terreno una fanghiglia scivolosa.

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