lunedì 30 agosto 2021

J-Ax, minacce di morte al rapper dai no vax: «Una volta ti mandavano dei proiettili, adesso foto di proiettili»

«Aver superato il Covid mi ha portato a schierarmi anche per un mondo meno egoista, rafforzando la mia propaganda sui vaccini che mi ha portato molti hater no-vax e minacce, anche di morte». Il rapper italiano J-Ax, dichiara di aver subito minacce di morte da alcuni hater per la sua posizione sui vaccini anti-Covid. 

In passato J-Ax si era mostrato disponibile a parlare con i negazionisti del coronavirus ma, dopo aver vissuto in prima persona l'esperienza del Covid, è diventato un sostenitore del vaccino. Ad aprile, infatti, sia lui che la moglie Elaina Coker e il figlio Nicholas si sono contagiati. «Ho visto la morte da vicino, ero terrorizzato», racconta Alessandro Aleotti, che è stato molto male e ha riscoperto la preghiera e ha scritto anche il brano 'Voglio la mamma'.

In una intervista al Corriere della sera, il rapper ha svelato di aver ricevuto anche minacce di morte. «Una volta ti mandavano dei proiettili, adesso foto di proiettili. Ma sono sempre profili anonimi, non ci mettono mai il nome - esplicita J-Ax -. Io capisco che sia tutto nuovo ed è vero che non si sa molto su questi vaccini, ma basta per capire che è la scelta giusta, anche pensando agli altri, per non intasare le terapie intensive. Viene confuso il vaccino con l’antidoto, anche, ma alla fine sono tutte scuse che la gente si trova perché ha paura».

«Avevo mal di ossa, - dice il cantante raccontando la sua esperienza covid - ma era un mal di ossa mai provato prima, mal di stomaco, ma un mal di stomaco mai provato prima, lo stesso con il mal di testa. Era qualcosa di esageratamente più forte rispetto a come siamo abituati: la sensazione è che il tuo sistema immunitario stia fronteggiando qualcosa a cui non era abituato. Lo avverti proprio. È come un imprinting: ti scopri a recitare quelle preghiere che ti avevano insegnato da bambino. Per dieci giorni sono stato veramente male, non dormivo la notte e la preghiera era che tutto non arrivasse ai polmoni. Mia moglie non riusciva più a mangiare: non lo ha fatto per quattro giorni. Lei non riusciva ad alzarsi dal letto e io giocavo con mio figlio, che ha quattro anni. Il mio pensiero era: e se io peggioro, lui con chi va? Chi lo tiene? Come si fa?. Mi sforzavo di mangiare tenendo chiusa la bocca con le mani, per cacciare i conati di vomito: sentivo che dovevo farlo, per avere la benzina per stare con lui. Per fortuna abbiamo una casa abbastanza grande, con un giardino. Ci siamo inventati un po’ di giochi, abbiamo fatto mille disegni. E ringraziando l’entità superiore che non vogliamo per forza chiamare Dio, ne siamo usciti».

domenica 29 agosto 2021

Ragazza uccisa dai cani, l'autopsia rivela: «Simona attaccata dal branco alle spalle e alle gambe»

Ragazza uccisa dai cani, l'autopsia rivela: «Simona ​è stata attaccata dal branco alle spalle e alle gambe». E' questo il risultato dell'esame effettuato sulla ragazza di 20 anni, di Soverato, uccisa giovedì scorso da alcuni cani nell'area picnic di località Monte Fiorino, nel comune di Satriano.

Simona Cavallaro probabilmente stava cercando di fuggire ed ha anche tentato di difendersi: sotto le sue unghie sono stati trovati peli di cane. Starà ora a un team di esperti stabilire a quali tra i 12 cani catturati appartengano i peli prelevati. La giovane ragazza, secondo i risultati dell'autopisia durata cinque ore, è stata attaccata dal branco dal branco alle spalle e alle gambe.

Tra gli animali catturati solo uno aveva impiantato il microchip che consente di risalire al proprietario. Nelle ultime ore sono stati effettuati prelievi dal pelo degli animali, alcuni dei quali avevano il capo sporco di sangue. Al momento i militari, con l'aiuto dei veterinari, hanno catturato 12 animali per otto dei quali si è resa necessaria la sedazione. Gli animali sono affidati in custodia al canile municipale mentre i carabinieri sono alla ricerca degli ultimi esemplari che mancano alla cattura.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, in un primo momento i due ragazzi si sarebbero rifugiati in una chiesetta in legno che si trova nell'area picnic. Solo in un secondo momento Simona, forse pensando che gli animali fossero andati via, ha cercato di raggiungere l'auto, ma è stata assalita dal branco.

sabato 28 agosto 2021

Donna trovata morta dentro una valigia abbandonata in strada: «Era vicino a un cassonetto»

Il suo corpo senza vita è stato trovato vicino a un cassonetto dell'immondizia. Varsha Gajula, una donna di 41 anni residente a Caledon, località a nord di Toronto, è stata trovata priva di vita accanto a un cassonetto sul bordo della strada da uno dei residenti della zona che ha notato qualcosa di insolito.

Un passante che stava gettando la spazzatura ha notato in prossimità del cassonetto una valigetta da cui fuoriusciva una mano e ha immediatamente allertato la polizia. Sul luogo sono giunti anche i sanitari che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della 41enne. Inizialmente si è cercato di capire l'identità della donna che non aveva con sé alcun documento, ora che è stato dato un nome alla vittima si cerca di capire cosa possa essere successo.

Intanto la polizia di Toronto ha lanciato un appello alla cittadinanza e a chiunque possa aver visto Varsha Gajula o sentito e assistito a qualcosa di sospetto. 

giovedì 26 agosto 2021

Enzo Galli, l'ultimo messaggio alla moglie prima di morire: «Mi intubano, da domani non parleremo più»

Enzo Galli, l'ultimo messaggio alla moglie prima di morire: «Mi intubano, da domani non parleremo più». L'uomo, morto ieri all'ospedale di Careggi, a fine aprile era rimasto bloccato in India dove si era recato, insieme alla donna, per adottare una bambina. Tornò positivo al Covid e dal 9 maggio è stato sempre ricoverato.

«Mi intubano, ora ti saluto. Amore da domani non parleremo più. Mi affido totalmente alla volontà di Dio e alle decisioni che prenderete. Vi amo tanto. Stai sicura che Dio è più grande». È l'ultimo messaggio che Enzo Galli, ha inviato alla moglie Simonetta Filippi lo scorso il 29 maggio prima che lo intubassero.

Il 45enne è morto ieri all'ospedale di Careggi, dove era ricoverato dallo scorso 8 maggio a seguito della positività al Covid. «Né noi, né i medici ci aspettavamo quello che è accaduto. I medici - ha raccontato la moglie di Galli Simonetta Filippi - sono stati meravigliosi, sia sul piano professionale che umano. Hanno provato fino all'ultimo secondo».

La coppia, a fine aprile era rimasta bloccata una decina di giorni in India dove si era recata per adottare una bambina, quando a maggio sono riusciti a rientrare in Italia grazie a un volo sanitario sono risultati entrambi positivi. La situazione di Galli però è apparsa subito grave. Secondo il racconto della donna Galli è rimasto positivo dall'8 maggio «fino a due settimane fa» quando si è negativizzato ma ormai il suo organismo era stato troppo colpito dalla malattia e non ce l'ha fatta.

Modella sbranata da un leopardo durante un servizio fotografico, Jessica Leidolph è gravissima

Una modella è stata attaccata da un leopardo martedì scorso durante un servizio fotografico nel recinto dell'animale, nell'est della Germania: Jessica Leidolph, che ha 36 anni, riporta la Bbc, è stata ricoverata in ospedale in gravi condizioni con ferite alla testa.

L'attacco è avvenuto a Nebra, nella Sassonia-Anhalt, in un centro privato per animali in pensione già impiegati in produzioni cinematografiche, spot pubblicitari ed altre attività commerciali. Il proprietario del centro non ha voluto rilasciare commenti. Nel recinto in questione c'erano due leopardi, Troy e Paris.

Non è chiaro chi ha organizzato il servizio fotografico. In passato Troy e Paris sono sati impiegati per uno spot pubblicitario di tv al plasma. Il gruppo Peta per la difesa dei diritti degli animali ha chiesto che i felini siano tenuti in centri di soccorso riconosciuti dallo Stato, dove non possono essere sfruttati a fini commerciali.

Abbassa i pantaloni e fa vedere i glutei davanti alla cattedrale per la foto social: denunciato

Denunciato un turista di 37 anni, residente a Milano ma di origini calabresi, per atti osceni in luogo pubblico. Identificato ieri dalla polizia, il ragazzo è stato multato con una sanzione di 10 mila euro.

L'episodio è avvenuto la notte del 17 agosto a Noto (Sicilia), quando il ragazzo, approfittando della presenza di poca gente nel centro storico della città, dopo essere salito sulla scalinata della Cattedrale, in pieno centro storico, e si è abbassato i pantaloncini mostrando i glutei. Si è fatto poi scattare una foto e l'ha postata sul proprio profilo Instagram.

mercoledì 25 agosto 2021

Nirvana, il neonato sulla copertina dell'album "Nevermind" fa causa alla band per pedopornografia

Spencer Elder, il protagonista della copertina di “Nevermind“, celebre album dei Nirvana del 1991, ha ufficialmente fatto causa alla band per sfruttamento sessuale di minori. L’ormai 30enne fu fotografato all’età di 4 mesi nudo in una piscina di Pasadena, California.

Spencer ha dichiarato di non aver mai dato il consenso per quello scatto e per l'uso della sua immagine sulla copertina dell’album, in quanto neonato, e, a suo dire, nemmeno i genitori all’epoca firmarono una liberatoria. I due ricevettero un compenso di 150 dollari.

Quella foto ha contribuito a lanciare i Nirvana nel firmamento del rock mondiale con un album che la critica ha ritenuto tra i migliori di sempre, “pornografia infantile”. Il giovane ha dichiarato che il gruppo non ha mai mantenuto la promessa di coprire i genitali del piccolo con un adesivo: ora l’accusa chiede a ognuno dei componenti almeno 150mila dollari di risarcimento per non aver protetto l’immagine del bambino.

Gli eredi Kurt Cobain, per ora, non hanno replicato. In passato, lo stesso Eden aveva manifestato la sua ammirazione per i Nirvana, e in particolare la felicità di aver fatto parte di quell’album, tanto che, nel 2008, ricreò l’iconica immagine, facendosi ritrarre in piscina, ma in costume.

Ciro Di Maio, il conduttore tv di Marco Polo trovato con un litro di droga dello stupro in casa: arrestato

Un litro di Gbl, la droga dello stupro. Ne bastano pochissime gocce per annebbiare completamente una persona e renderla incapace di reagire. Quel flacone pieno di Gbl è arrivato a Milano dall'Olanda e se lo sarebbe fatto inviare a casa sua il conduttore tv Ciro Di Maio. Per questo Di Maio è stato arrestato ieri per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Di Maio, 46 anni, è stato fermato su disposizione del pm di turno di Milano Leonardo Lesti nelle indagini della Squadra mobile. La sostanza è stata sequestrata. Nel suo sito personale si legge che Di Maio «dal 2009 è il volto del canale Marcopolo per il quale cura e conduce il programma televisivo di successo 'Diario Di Viaggio' girato in 30 paesi diversi in 5 continenti».

L'arresto si inserisce nell'ambito di accertamenti in una più ampia indagine della Squadra mobile, partita mesi fa e già nel periodo del lockdown, sulla diffusione in feste private delle droghe, tra cui anche il Gbl, ossia il gamma-butirrolattone (liquido incolore che ha effetti simili ai barbiturici e può essere miscelato in acqua o altre bevande). La Polaria ha individuato un pacco sospetto all'aeroporto di Fiumicino e gli investigatori hanno seguito la consegna fino a casa del conduttore. Inizialmente il 46enne avrebbe detto di non c'entrare nulla con quella spedizione, ma poi avrebbe spiegato che era per lui perché, a suo dire, è un consumatore di quella sostanza. Pare che nella casa di Ciro Di Maio sia stata trovata altra quantità della stessa sostanza. Tra l'altro, a quanto riferito, Di Maio era stato già arrestato diversi mesi fa perché con lo stesso sistema si sarebbe fatto inviare quattro litri di Gbl dalla Cina.

Da un litro di Gbl si ottengono circa 1400 dosi. La droga, che in Olanda viene venduta legalmente, era stata spedita, assieme ai flaconcini per le dosi, nell'abitazione del conduttore, ma l'indirizzo del destinatario, a quanto si è appreso, conteneva generalità diverse. L'arresto dovrà essere convalidato dal gip che deciderà anche sulla misura cautelare. Nel sito del conduttore si legge che il 46enne, nato a Napoli, è stato «inviato per vari programmi» tv, anche Raiuno e Sky, e «ha realizzato e condotto» diversi «prodotti televisivi: dai reportage e programmi rotocalchi in studio di cucina, moda, design, arte e fotografia». E ancora: «Nel suo background anche partecipazioni come attore in fiction e film tv come "Le tre rose di Eva 3", "Un Medico In Famiglia 9", "Un posto al sole", "Padri e figli"». Ha esordito, si legge ancora, «con Raffaella Carrà nel 1988 in "Carramba che fortuna!"». 

lunedì 16 agosto 2021

Gigi D'Alessio e Denise Esposito, le foto della vacanza in barca col pancione in mostra

Gigi D'Alessio si lascia alle spalle il passato e si gode l'estate con la sua nuova compagna e futura mamma del suo quinto figlio, Denise Esposito. Il cantante e l'avvocatessa fanno ormai coppia da circa un anno e lei è un attesa del loro primo figlio al settimo mese di gravidanza. 

I due questa estate sono stati paparazzati dal settimanale Gente a bordo di uno yacht al largo della Costiera Amalfitana dove lei sfoggia un pancione bello grosso fasciato dal costume intero bianco. Non si sono risparmiati coccole ed effusioni felici e spensierati e sempre più innamorati. I due hanno 26 anni di differenza ma hanno deciso di bruciare le tappe e infatti hanno già scelto di mettere su famiglia.

Per Gigi quello in arrivo è il quinto figlio, dopo l'ultimo arrivato avuto dalla lunga unione con Anna Tatangelo. Proprio lei pare non abbia preso bene la notizia, Anna, sebbene impegnata in un'altra relazione, si sarebbe subito preoccupata della reazione di loro figlio di 11 anni.

Selvaggia Lucarelli, vacanza da incubo nel "lato oscuro" di Noto: «Vergognoso». Il sindaco risponde, gli utenti sono con lei

Immondizia in strada, assenza totale di raccolta differenziata perché molti non pagano la tari, mancanza di energia elettrica e conseguenti disservizi soprattutto per chi alloggia in case in affitto e non in alberghi solitamente dotati di generatore. Queste sono le gravi problematiche riscontrate da Selvaggia Lucarelli a Noto, nel corso della sua vacanza in Sicilia. Disservizi che, a malincuore, ha deciso di raccontare e denunciare sui suoi social.

La giornalista e influencer da oltre 1,1 milioni di follower, sta raccontando su Instagram la sua disavventura nella tappa di Noto, città barocca in provincia di Siracusa. L'energia elettrica che la sera va in tilt, lasciando lei e la sua famiglia al buio, senza aria condizionata, e pure senza acqua. Non solo. Con la spazzatura che non viene ritirata e finisce per strada. Con le foto e i video pubblicati sui social. E un botta e risposta con il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti che la invita al "rispetto" della sua città e che si dice "offeso". In una delle tante stories Selvaggia Lucarelli è stata costretta a rifugiarsi in macchina con il compagno, lo chef Lorenzo Biagiarelli e il cane, per sfuggire al caldo asfissiante e potere caricare il cellulare dopo l'ennesimo black out elettrico. "Io devo stare in macchina a ricaricare un cellulare con il cane distrutto, è veramente vergognoso", dice Selvaggia. Che poi aggiunge: "Lo dico con profonda mestizia ma questo a Noto è il viaggio che ricorderò con più dispiacere nella vita. Ho apprezzate la sfolgorante bellezza di tanti luoghi, ma non posso fare finta che non esista il resto. Sono completamente abbandonata al locatore del posto che ho affittato a prezzi esorbitanti, in una situazione folle".

E aggiunge: "Tutti i giorni va via la luce per guasti Enel in zona, oppure - quando va bene -salta solo il contatore se accendo un semplice forno. Quando va via la luce essendoci la trivella e non l'allacciamento alla rete idrica va via anche l'acqua. Non c'è un generatore, neppure una lucina di emergenza in giardino. Bui pesto, zero acqua, caldo atomico". E poi aggiunge: "Il proprietario e l'agenzia non hanno fatto niente, neppure mettere una luce a batteria sulla porta, oltre a invitarmi a pagare e andarmene di 13 agosto ma non so dove visto che non c'è un buco da nessuna parte. Ho viaggiato in tutto il mondo, ho dormito in bettole 5 stelle mai vissuto una situazione più surreale di questa. Affittate ville apparentemente bellissime, chiedete cifre astronomiche e poi nascondete magagne, zero servizi, maleducazione, menefreghismo. Non è questa la Sicilia che volevo raccontare. La misura è colma". Ma non solo i black out. C'è anche il problema della spazzatura che non viene ritirata. E dei cumuli di immondizia lungo le strade, anche queste documentate su Instagram.

Il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, ha deciso di rispondere con un post su Facebook: "Signora Lucarelli, la sua presenza a Noto in occasione della settima edizione del “Giacinto Festival” ha certamente arricchito di contenuti l’iniziativa e onorato l’evento e i suoi organizzatori. Siamo stati, altresì, molto felici della sua scelta di prolungare le vacanze in città e abbiamo appreso che ha optato per la scelta di affittare un’intera villa privata, di proprietà di un privato, in un luogo privato. Dal suo racconto, prolungato, si evince che quanto oggetto del contratto non è stato assicurato, principalmente, per l’assenza di energia elettrica, fonte primaria per la vivibilità di un luogo. Io penso che nessuno di noi avrebbe voluto vivere questa brutta esperienza che trasforma la serenità di una vacanza in un incubo e, come riferitole telefonicamente, il nostro disappunto e la nostra condanna per quanto da lei e dai componenti della sua famiglia vissuto è totale e senza riserve. Non è il caso, in questa sede, stabilire se una parte di responsabilità possa essere attribuita alla compagnia elettrica, non avrebbe senso: ha senso il disagio, la rabbia, le vacanze tanto agognate e sfumate, ecc.. Anche in questo caso ci saranno luoghi e ci sarà tempo per recuperare, nel rispetto della legge, i propri sacrosanti diritti violati, attraverso il ristoro del danno subito". E ancora: "Gentile signora, così come il suo disagio merita comprensione e rispetto, allo stesso modo la nostra città e il nostro territorio, luoghi unici e ricchi di storia, meritano, anzi esigono, altrettanto rispetto pur nella consapevolezza che molti di noi, che questi luoghi abitiamo, siamo lontani dal farlo, anzi, molto spesso, pronti a rincarare la dose rinnegandoli e profanandoli".

mercoledì 11 agosto 2021

Can Yaman, aria di crisi con Diletta Leotta e nuovi lavori: il progetto con Francesca Chillemi

La vita professionale di Can Yaman procede a gonfie vele con nuovi ingaggi, ma con Diletta Leotta sembra che ci sia aria di crisi. Lei è in vacanza da sola alimentando il gossip. Intanto, l'attore turco è stato scelto per la serie tv 'Viola come il mare' con Francesca Chillemi. Le riprese partiranno a fine settembre tra Roma e Palermo.

Can Yaman e  Diletta Leotta

Da settimane circolano i rumors secondo cui la storia tra Can Yaman e la conduttrice sportiva sia in crisi. Alcuni sono convinti che non sia stata mai autentica. Stando a quanto trapela anche dai social Leotta è in vacanza senza di lui. Il loro amore aveva attirato l'attenzione e guadagnato copertine. 

Intanto sul lavoro questo è il suo momento: tante le produzioni in cantiere. Can Yaman e l'ex miss Italia saranno i protagonisti della nuova serie prodotta da Lux Vide di Matilde e Luca Bernabei in collaborazione con RTI, 'Viola come il mare', le cui riprese inizieranno a fine settembre tra Roma e Palermo. 'Viola come il Mare' è un light crime che amalgama nel racconto elementi di commedia e crime stories, ispirato al romanzo di Simona Tanzini 'Conosci l’estate?' edito da Sellerio.

Can Yaman sarà Sandokan

La star turca, inoltre, da febbraio 2022 sarà impegnata sul set per l’inizio delle riprese del remake in chiave contemporanea del kolossal 'Sandokan', la maestosa co-produzione internazionale targata Lux Vide, nata da un’idea dell’AD della società, Luca Bernabei. Dopo il successo internazionale della serie tv del 1976, in oltre 85 Paesi, la grande storia d’amore tra Est e Ovest - che ha ispirato intere generazioni alla lotta per la libertà e l’uguaglianza - è pronta a rivivere con un taglio inedito, fresco e moderno, raccontata da un punto di vista femminile.

Principe Andrea, donna fa causa al figlio della Regina Elisabetta per abusi sessuali: «Non può nascondersi»

Il principe Andrea «non può nascondersi dietro la ricchezza ed i muri di palazzo»: deve rispondere alle accuse di abuso sessuale presentate in un tribunale degli Stati Uniti. Lo ha detto alla Bbc l'avvocato di Virginia Giuffre, la donna che ha avviato l'azione legale contro il figlio della regina Elisabetta.

Il duca di York dovrebbe consentire a una giuria di decidere cosa è successo, ha detto il legale, David Boies. Giuffre sostiene di essere stata aggredita sessualmente dal principe quando aveva 17 anni. Boies ha ricordato che la sua assistita ha «provato in tutti i modi possibili a risolvere questo contenzioso» senza ricorrere alle vie legali e adesso vuole che siano un giudice e una giuria ad ascoltare le prove.

«A questo punto il contenzioso è l'unico modo per stabilire una volta per tutte quale sia la verità - ha proseguito l'avvocato - e il contenzioso è l'unico modo per stabilire una volta per tutte quali siano effettivamente le prove del principe Andrea». Le persone «ignorano i tribunali a loro rischio», ha concluso: «Sarebbe molto sconsigliabile che il principe Andrea ignori il processo giudiziario».


domenica 8 agosto 2021

Covid e vaccini, Heather Parisi: «A Hong Kong 7 nuovi casi tutti importati e tutti completamente vaccinati»

Heather Parisi torna a parlare del Covid e dei vaccini con un tweet. «Il Governo di Hong Kong conferma 7 nuovi casi totali di Covdi19 tutti importati e tutti completamente vaccinati. 

A credere che i vaccinati non si contagiano sono rimasti solo Draghi Pinocchio e i fanatici GreenPass. Non servono parole». Lo scrive su Twitter Heather Parisi. 

Grecia in fiamme, turisti e residenti scappano in traghetto dagli incendi sull'isola di Evia: «Qui è l'apocalisse»

Nella notte e ancora nelle prime ore del mattino di oggi, oltre mille persone sono state evacuate con traghetti dall'isola greca di Evia, dopo che gli incendi che ancora divampano hanno reso impossibile gli spostamenti con altri mezzi. Lo riferisce l'emittente britannica Sky News, che diffonde anche un video in cui si vedono le persone imbarcarsi mentre l'orizzonte, nella notte, oltre lo specchio d'acqua, appare come incorniciato dal fuoco: sono le fiamme che si alzano da dietro le colline.

"Qui è come un'apocalisse. Non so in che altro modo descrivere la situazione", ha detto all'emittente statale Ert il capo della guardia costiera nella città di Aidipsos. Il responsabile della protezione civile greca, Nikos Hardalias, ha detto che i vigili del fuoco hanno dovuto affrontare "condizioni eccezionalmente pericolose e senza precedenti" nel tentativo di spegnere 154 roghi ancora attivi ieri, 64 di questi che hanno continuato a bruciare nella notte in tutto il Paese. Uno degli elementi che ha reso l'evolversi della situazione ancora più imprevedibile è stato il repentino cambiamento dei venti ieri, che hanno portato le fiamme alle porte di Atene e a Evia a cambiare più volte direzione, tornando in alcuni casi a minacciare aree che già nei giorni scorsi erano state lambite dagli incendi.

sabato 7 agosto 2021

La storia di Yara Gambirasio diventa un film su Netflix con Alessio Boni: «Non è facile»

La storia di Yara Gambirasio, la 13enne di Brembate (nel bergamasco) scomparsa e trovata senza vita nel 2010 sarà un film per Netflix con l'attore Alessio Boni. Uno dei casi di cronaca più seguiti e discussi degli ultimi anni è al centro dell'ultima regia di Marco Tullio Giordana, che ha già lavorato con Boni. A rivelare qualche dettaglio in più sulla pellicola prodotta dalla TaoDue di Pietro Valsecchi è stato proprio l’interprete.

«Presto sarò nel film Netflix di Marco Tullio Giordana sulla vicenda di Yara Gambirasio. Io interpreto un comandante dei Carabinieri, mentre Isabella Ragonese è il pubblico ministero Letizia Ruggeri. In sostanza è un film sull’indagine. Non è facile entrare in una vicenda di cronaca così vicina, così drammatica, che ci ha coinvolto tutti», ha detto Boni in un’intervista a La Stampa.

Yara Gambirasio, il film

Il film che sarà disponibile sulla piattaforma di streaming Netflix si intitolerà Yara e uscirà a dicembre. Ad interpretare Yara sarà la giovane attrice Chiara Bono. «Mi sono preoccupato che non fosse scossa, sono ruoli che spaventano. Ha talento, solarità, innocenza, voglia di vivere… Sono le caratteristiche che aveva Yara», ha spiegato Marco Tullio Giordana. Il film parlerà delle indagini che hanno portato a individuare l'ignoto 1, che nella realtà era Massimo Bossetti. 

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