giovedì 30 giugno 2022

Campione di arti marziali in carcere per aver sparato a un uomo, adesso lo denuncia: «Ha abusato di mio figlio»

In carcere per aver sparato un uomo ora vuole denunciarlo. Cain Velasquez, l’ex campione dei pesi massimi UFC (la più importante organizzazione al mondo di arti marziali) ha citato in giudizio il proprietario dell'asilo frequentato da suo figlio, all'interno del quale il bambino avrebbe subito molestie sessuali tra il 2021 e il 2022.

La denuncia civile è stata presentata presso il tribunale della contea di Santa Clara (California). Il 39enne è in carcere con l'accusa di tentato omicidio per aver sparato in faccia a Harry Goularte, l'uomo gestiva un asino nido con sua madre Patricia Goularte e il suo patrigno. A bordo di un camion Velasquez aveva speronato la vettura condotta da Goularte e poi gli ha sparato in faccia.

Pare che a mandarlo su tutte le furie ci sarebbe stato il sospetto delle molestie sul figlio. Parallelamente alla condanna del wrestler è stata avviata un'indagine su Goularte per abusi su minore mentre la madre e il patrigno sono accusati di favoreggiamento. Il 43enne si è dichiarato innocente ed è stato rilasciato su cauzione. A settembre sono previsti entrambe i processi.

mercoledì 29 giugno 2022

Operai torturati dal datore di lavoro: «Martellate, elettrochoc e acqua gelata». Le immagini choc

Mentre in Italia tanti imprenditori lamentano la mancanza di personale puntando il dito sul reddito di cittadinanza o sulla scarsa voglia di lavorare dei giovani, e dall'altra parte si ribatte sottolineando le paghe da fame in troppi settori lavorativi, altrove il dibattito monta su questioni decisamente più gravi. Orrore e sdegno ha provocato nelle ultime ore in Libano la diffusione di un video in cui si ritraggono sedici operai agricoli, tra siriani e libanesi, tra cui minori, torturati, percossi, umiliati per lunghe ore dal loro datore di lavoro, di nazionalità libanese, nel Monte Libano a nord-est di Beirut.

Il quotidiano libanese francofono L'Orient-Le Jour e altre piattaforme media hanno dato ampio risalto alla vicenda che ha spinto a intervenire lo stesso ministro degli interni libanese, Bassam Mawlawi, e il capo della polizia Imad Osman, sollecitando le autorità investigative e giudiziarie competenti. Le presunte violenze - a quanto pare scatenate dopo la richiesta da parte degli operai di ricevere il salario settimanale - sono state riprese da un filmato, datato 20 giugno, e sono state compiute nella zona di Akura, nel distretto montagnoso di Jbeil (Byblos) a nord-est di Beirut.

Il presunto colpevole, Charbel Tarabey, e suoi quattro complici sono ora in stato di fermo con l'accusa di «sequestro di persona, torture, minacce, uso di armi». Muhammad Baarini, avvocato delle presunte vittime - 13 siriani e tre libanesi - ha affermato ai media che Tarabey e i suoi complici rischiano ora una pena massima di tre anni. Nel filmato si mostrano i 16 operai agricoli allineati in piedi di fronte a un muro, senza vestiti, legati a catene, ciascuno con una patata infilata nella bocca. Fuori campo si sentono le urla di Tarabey e di altri suoi complici che urlano agli operai mentre vengono percossi ripetutamente e insultati. Secondo le testimonianze, raccolte dagli investigatori e recepite dalla procura di Jbeil, gli operai, tra cui figurano adolescenti, sono stati torturati per lunghe ore con fili elettrici, martelli, bastoni, storditi con getti di acqua gelata e scariche elettriche.

martedì 28 giugno 2022

Malore improvviso, muore una modella trevigiana: Sara aveva 26 anni. Il dolore degli amici

Addio a Sara Pegoraro, morta per un malore. Una bellezza mozzafiato, un vulcano mosso da passioni: dai tatuaggi alle moto passando per il ballo e i viaggi. E poi quel senso di libertà che mostrava anche con scatti di nudo nei suoi profili social accompagnando ogni foto da una frase che inneggiava alla sensualità e all'essere se stessi, sempre. «Un diamante per sempre». Così oggi, gli amici, ricordano la modella trevigiana di 26 anni che ha perso la vita in seguito ad un malore improvviso.

Sara Pegoraro morta, chi era

Per far chiarezza sulle cause del decesso, la Procura ha aperto un fascicolo per morte in conseguenza di altro reato. Il sostituto procuratore Anna Andreatta, titolare del fascicolo, ha già disposto l'analisi del sangue per fare chiarezza sul tipo di sostanza che la modella potrebbe aver assunto. La tragedia nella sua abitazione, dove viveva con la mamma che l'ha trovata senza vita. Immediata la chiamata ai soccorsi, ma per Sara non c'è stato niente da fare.

Il fatto è accaduto venerdì, 24 giugno, in mattinata. Sara è stata colta da un malore vicino al supermercato Aldi di viale della Repubblica ed era caduta in un fossato. Era stata soccorsa e portata in ospedale al Ca' Foncello per dei controlli. Poi un nuovo malore, in casa, provocato dall'assunzione di sostanze stupefacenti. Da chiarire quali. Un'assunzione che potrebbe esserle stata fatale. Un anno e mezzo fa, era stata investita e lo scorso maggio era stata operata allo scafoide. Era stata lei stessa a testimoniare il tutto sui suoi social: «E anche questa è fatta. Grazie mamma per esserci stata sempre, pronta ad aiutarmi in ogni momento e grazie epr non avermi lasciata mai sola. Sei la mia ancora». Su instagram, l'ultimo post del 21 maggio scorso, la mostra con un polso fasciato e la scritta «Mi prendo un momento di pausa per prendermi cura di me stessa». Ad inizio mese, il 5 giugno, il compleanno con gli amici. L'ultimo.

Il ricordo degli amici: «Ciao Sara, ci mancherai». Tutti sono attoniti per questa improvvisa scomparsa, tanti i messaggi sui social da amici e conoscenti. «Alla fine la grigliata che volevi tanto che facessi, la faremo insieme lassù, riposa in pace cugina», scrive Giulio. «Non ci posso credere, buon viaggio», aggiunge Federico. «Eri una persona speciale, chi ti conosceva lo sa. Avevamo già programmato la giornata ma tu purtroppo non sei venuta. Non ti dimenticherò mai», scrive Leonardo. «Per sempre», scrivono Marta e Ivano.


Laura Pausini sbarca su TikTok con la figlia Paola: il balletto è virale, fan impazziti

Laura Pausini sbarca su TikTok e lo fa insieme a sua figlia Paola. In realtà la cantante aveva già aperto il social da marzo, sul quale aveva però solo pubblicato contenuti che riguardavano i suoi show o i videoclip, oggi per la prima volta ha inserito un video amatoriale, con un balletto studiato insieme alla sua bambina.

In meno di 12 ore il video ha avuto oltre 800 mila visualizzazioni. «Quando pensavi di aver già visto e fatto tutto, arriva tua figlia e… jiggle jiggle», afferma nella didascalia Laura che si riferisce proprio a uno dei trend del momento. Il motivetto su cui ballano mamma e figlia è uno dei più conosciuti del social, da sempre molto amato dai bambini. La piccola Paola, nata nel 2013 tra la cantante e il compagno Paolo Carta, non poteva essere da meno e, come spesso accade, ha voluto coinvolgere la mamma. I fan sono impazziti per il video studiato ad hoc dalla bimba come una vera tiktoker, e tra i commenti c'è chi vede una somiglianza tra Laura e Simona Ventura.


Palinsesti Rai, big confermati: Amadeus superstar. Nuovi programmi in vista per Elisa Isoardi e Alessia Marcuzzi

I Mondiali di calcio in Qatar - dal 22 novembre al 18 dicembre - sono l’appuntamento più importante degli eventi televisivi targati Rai da qui alla fine dell’anno. Purtroppo l’Italia non ci sarà ma i telespettatori potranno gustarsi uno spettacolo unico. Torna in Rai la Coppa Davis. Per il resto grande sforzi prodotti dai nuovi direttori di genere per allestire dei palinsesti ricchi e di interesse. Oltre ai campioni degli ascolti sono diverse le novità, soprattutto su Rai2, una rete in cerca di rilancio che ha in Stefano De Martino la sua icona. In pratica la rete diventa un laboratorio delle idee. Da segnalare due grandi ritorni sul piccolo schermo. Dopo l’estate di Caterina Balivo ecco che tornano in conduzione Elisa Isoardi e Alessia Marcuzzi.


INTRATTENIMENTO PRIME TIME – Amadeus resta la punta di diamante di Rai1. Oltre al suo quarto Sanremo (dal 7 febbraio) e ai Soliti Ignoti lo vedremo il sabato sera (17 e 24 settembre e 1° ottobre) dall’Arena di Verona, il 12 dicembre con Sanremo Giovani e nella notte di Capodanno con il tradizionale L’Anno che verrà. Conferme anche per Roberto Bolle a Capodanno e per i senatori Milly Carlucci (Ballando dall’8 ottobre) e Carlo Conti (Tale e Quale dal 30 settembre). Una prima serata Show (il 16 settembre) anche per la Domenica In di Mara Venier. E novità Go Gianni Go, one-man-show con Gianni Morandi il 19 dicembre. Sbarca su Rai2 Paolo Conticini nella fascia access prime time dal 10 ottobre al 18 novembre con Una scatola al giorno. Un pacco gigante misterioso che deve essere indovinato. Confermato l’Almanacco di Drusilla prima del Tg2 delle 20:30. Mara Maionchi arriva su Rai2 in prima serata dal 12 settembre con “Nudi per la vita”, un inedito docu-reality in quattro episodi. Mentre dal 26 settembre fino al 31 ottobre tocca a Stefano De Martino con la novità Sing Sing Sing, evoluzione del game show musicale. Dal 7 novembre al 5 dicembre spazio alle Drag Queen, o meglio a personaggi nei loro panni da indovinare nel format “Non sono una signora”. Il Collegio torna il 27 settembre. Nuovo ingresso su Rai2 anche per Alessia Marcuzzi, dal 22 novembre con Boomerissima (uno show che mette di fronte boomer contro millennials, genitori contro influencer). In seconda serata potremo vedere dal 13 settembre Alessandro Cattelan - martedì, mercoledì e giovedì – con #epccsuraidue. Conferme (anzi gli appuntamenti aumentano) per Belve con Francesca Fagnani e Bar Stella. Su Rai3 in prime time dal 1° dicembre Cristiano Malgioglio con “Mi casa es tu casa”.

INTRATTENIMENTO DAYTIME – Su Rai1 Reazione a Catena con Marco Liorni fino al 30 ottobre poi dal 31 torna l’Eredità con Flavio Insinna. Conferme anche per Unomattina che cambia format, Eleonora Daniele, Antonella Clerici, Serena Bortone, Alberto Matano su Rai1, Sottile-Falchi su Rai2, Agorà con Monica Giandotti su Rai3: si riparte il 12 settembre. E nel weekend per Unomattina in famiglia con Tiberio Timperi, Monica Setta e Ingrid Muccitelli, le domeniche di Mara Venier e Francesca Fialdini, di Ventura-Perego (su Rai2 al mattino) e grande ritorno per Elisa Isoardi dalle 15 su Rai2 con “Vorrei dirti che…” con la conduttrice che viaggia per tutta l’Italia alla ricerca di storie emozionanti da raccontare.

Novità dal 12 settembre dal lunedì al venerdì dalle 15:15 per Bellamà, il nuovo programma di Pierluigi Diaco che prende il posto di Bianca Guaccero. Mia Ceran conduce alle 17 dal lunedì al venerdì “Nei tuoi panni” sul cambio dei ruoli e Alessandro Di Sarno “Italiani fantastici e dove trovarli”. Greta Mauro “Top” il magazine del pomeriggio. Emma D’Aquino dal 10 settembre al 1° ottobre il sabato alle 15:15 conduce su Rai3 “Ribelli”. E ancora il nuovo game show del sabato pomeriggio di Rai 2, Ti Sembra Normale, la nuova edizione de Il Provinciale promosso su Rai1 alle 11:20. Confermate tutte le Linee (verde, bianca ecc.). 

APPROFONDIMENTO - Porta a Porta con Bruno Vespa su Rai1, #cartabianca con Bianca Berlinguer su Rai3 dove vedremo anche Report, arrivato al suo 25esimo anno, con Sigfrido Ranucci, PresaDiretta con Riccardo Iacona, Chi l’ha visto? con Federica Sciarelli. Nuovi programmi invece da ottobre nella prima serata di Rai2 per Ilaria D’Amico che conduce “Che c’è di Nuovo” e tutti i giorni una striscia sul fatto del giorno con Marco Damilano, in access dal lunedì al venerdì con “Il cavallo e la torre”. Per il daytime Agorà con Monica Giandotti su Rai3, Ore 14 con Milo Infante su Rai2. Nel weekend, su Rai 3, Agorà Weekend con Giusi Sansone, Mi Manda RaiTre con Federico Ruffo, O anche no, dedicato a inclusione e solidarietà, con Paola Severini Melograni, Timeline con Marco Carrara, dedicato ai social media, Mezz’ora in più e Mezz’ora in più/Il mondo con Lucia Annunziata, Frontiere con Franco Di Mare, Rebus, su informazione e cultura, con Corrado Augias e Giorgio Zanchini, Le parole con Massimo Gramellini e Indovina chi viene a cena con Sabrina Giannini. Un’attenzione particolare alla salute con Buongiorno benessere con Vira Carbone su Rai 1, Check up con Luana Ravegnini su Rai2, Elisir con Michele Mirabella e Benedetta Rinaldi su Rai3. Ai problemi della violenza di genere sono dedicati Amore Criminale e Sopravvissute, su Rai3. Ai disturbi dei comportamenti alimentari e alle sue implicazioni psicologiche e sociali il programma in seconda serata su Rai 3 Fame d’Amore con Francesca Fialdini. Conferme per Un giorno in pretura su Rai3 con Roberta Petrelluzzi, Cose Nostre con Emilia Brandi e Codice con Barbara Carfagna su Rai1, Onorevoli confessioni con Laura Tecce, Generazione Z con Monica Setta e ReStart con Annalisa Bruchi su Rai2.

SERIE TV E FICTION – Sbarcano in Rai Morgane detective geniale, Sophie Cross, Esterno Notte, Il Nostro Generale, Sopravvissuti, la nuova stagione di Mina Settembre, Imma Tataranni, Lolita Lobosco, Il Paradiso delle Signore, Un Posto al Sole, Un Passo dal Cielo 7, Rocco Schiavone 5, Mare Fuori 3, La Porta Rossa 3. Ovviamente non poteva mancare il Commissario Montalbano con una versione restaurata delle sue storie. E poi c'è il film su Francesco Totti.

DOCUMENTARI – Grandi monografie dedicate ai 50 anni dei Pooh, a Sophia Loren, Patty Pravo, UnaBomber, Gianni Agnelli, Le Donne di Pasolini, il Nobel di Dario Fo, Lotta Continua, Moby Prince, I Magnifici 4 della risata (Verdone, Benigni, Nuti e Troisi) con Emanuela Fanelli.

RAIPLAY – Jovanotti, Valerio Lundini e le serie tv più amate dai giovani sono i fiori all’occhiello della tv streaming. Tanti cartoni animati accompagneranno i più piccoli su Rai Kids. Renzo Arbore, Alberto Angela, Fabio Fazio e Gigi Marzullo sono le star di RaiCultura. 

Mary Mara, morta annegata nel fiume: la tragica fine dell'attrice di «E.R.» e «Law & Order»

Mary Mara è morta. L'attrice americana, protagonista in ruoli di primo piano in serie tv famosissime come 'Law & Order', 'E.R. - Medici in prima linea', 'Criminal Minds' e 'Ray Donovan' è scomparsa tragicamente all'età di 61 anni. A darne notizia è stato il suo manager, Craig Dorfman, in un comunicato inviato alla Cnn e, secondo fonti della polizia della Stato di New York, l'attrice è annegata nel fiume St. Lawrence.

Secondo quanto riportato dal The Hollywood Reporter, i funzionari della polizia di New York hanno scoperto il cadavere di Mary Mara nel fiume St. Lawrence a Cape Vincent la mattina di domenica 26 giugno. L'indagine preliminare suggerisce che l'attrice sia annegata mentre nuotava. Secondo il rapporto della polizia, non ci sono segni di violenza sul cadavere, che è stato trasportato all'ufficio del medico legale della contea di Jefferson, dove l'autopsia determinerà la causa ufficiale del decesso.

Elena Del Pozzo, l'autopsia: «Sepolta quando era ancora viva». La mamma le ha detto: «Andiamo a giocare in un campo»

Ha infierito su quel corpicino con più di undici coltellate, violentissime. Ma la piccola Elena Del Pozzo non è morta sul colpo: quando la madre Martina Patti cercava di spingere il corpo della piccola dentro alla buca che aveva appena scavato nel campo abbandonato dietro casa, probabilmente, la bambina era ancora viva, avvolta in cinque sacchi neri. Emerge dall'autopsia effettuata ieri nell'ospedale Cannizzaro dal medico legale Giuseppe Ragazzi, nominato dalla Procura di Catania.

L'ORDINANZA

Intanto il gip ha convalidato il fermo della Patti e ha disposto la misura cautelare in carcere. Le accuse sono omicidio premeditato e pluriaggravato, e occultamento di cadavere. Il delitto è stato studiato nei dettagli: la donna, 23 anni, era andata a prendere la piccola all'asilo alle 13, con un'ora di anticipo, poi l'aveva portata a casa - una villetta in via Euclide, a Mascalucia - e l'avrebbe convinta a uscire di nuovo, dicendole che sarebbero andate in un campo a giocare. Invece, in auto aveva caricato una pala, una zappa, un coltello da cucina e cinque sacchi neri, della spazzatura. Elena sarebbe stata infilata in una delle buste e poi accoltellata. Con violenza, con crudeltà, sottolineano gli inquirenti. «Quella donna ha agito con lucida freddezza - ha detto il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro - I colpi sono stati inferti con un'arma compatibile con un coltello da cucina. E sono più di undici. Uno solo è stato letale, perché ha reciso i vasi dell'arteria succlavia, ma la morte non è stata immediata. Il decesso è intervenuto dopo più di un'ora dal pasto che la bimba aveva consumato a scuola intorno alle 13». Ora, quindi, è possibile ricostruire con esattezza l'ora del delitto: le 14. La speranza degli inquirenti è che la piccola fosse stata sedata prima della mattanza. Un dato che verrà chiarito dagli esami tossicologici disposti dalla Procura.

IL SOPRALLUOGO

Ieri i carabinieri del Ris hanno effettuato nuovi rilievi nella villetta di via Euclide e anche nell'area circostante, fondamentali per stabilire se effettivamente la piccola sia stata uccisa nel campo. Gli inquirenti avevano infatti ipotizzato che la piccola potesse essere colpita a morte dentro casa e che qualcuno potesse avere aiutato la madre a trasportare fuori il cadavere. Il sopralluogo è servito anche per cercare l'arma del delitto. Ma non è l'unico punto oscuro della vicenda: nemmeno il movente è chiaro. Per il momento si sospetta una vendetta nei confronti dell'ex compagno, che aveva presentato alla piccola la nuova fidanzata.

«L'ho uccisa nel campo, ma non ricordo i particolari», aveva detto la Patti lunedì notte, crollando davanti agli inquirenti dopo avere mentito per un'intera giornata. Alle 15, infatti, si era presentata dai carabinieri della Tenenza di Mascalucia dicendo di essere stata aggredita da uomini armati che avevano rapito la piccola. «Tornata da scuola, Elena ha voluto mangiare un budino, aveva già pranzato all'asilo, poi ha guardato i cartoni animati dal mio cellulare. Io intanto stiravo, in serata dovevamo andare da un amico di famiglia per festeggiare l'onomastico insieme ai miei genitori e la bambina era contenta», aveva detto Martina, con estrema calma. Troppa, secondo chi indaga. «Io ed Elena siamo uscite per andare a casa di mia madre, ma poi ho rimosso tutto, ricordo solo che siamo scese per le scale null'altro».

GLI INSULTI

Le notizie sulla Patti, dopo la confessione e il ritrovamento della piccola, sono diventate virali sui social. Ieri centinaia di persone hanno insultato e minacciato via web un'omonima della donna: una ragazza di Catania che lavora in un panificio e non conosce nemmeno la ventitreenne di Mascalucia. «Non sono io la mamma della bambina trovata morta», ha scritto su Facebook. Poi, ha denunciato le minacce alla Polizia Postale. Sui suoi profili Fb e Instagram si leggono frasi durissime: «Marcisci in carcere e rifletti su cosa hai fatto», «Sei una m... di donna. Hai ucciso tua figlia, il sangue del tuo sangue», «Ti sei rovinata l'esistenza. Tua figlia ti maledirà, come i tuoi genitori e i tuoi suoceri».

Sara e Jessica, cugine morte sulla A28: solo sette anni al bulgaro che provocò l'incidente a 180 all'ora

La vita di due ragazze vale solo sette anni di carcere. È questa infatti la condanna ai danni di Dimitre Traykov, 61enne bulgaro, responsabile del tamponamento mortale del 30 gennaio scorso nel quale persero la vita due ragazze, Sara Rizzotto, di 26 anni di Conegliano e la cugina, Jessica Fragasso, di 20, di Mareno di Piave. L'incidente avvenne lungo la A28, ad Azzano Decimo.

Il bulgaro è stato condannato dal gup del Tribunale di Pordenone a sette anni di reclusione per omicidio stradale, aggravato dall'omissione di soccorso, e fuga dal luogo dell'incidente: la pena tiene conto dello sconto di un terzo grazie al rito abbreviato, la Procura aveva chiesto una condanna a 7 anni e 8 mesi. Il gup non ha contestato la guida in stato d'ebbrezza. L'uomo era stato rintracciato nella propria abitazione soltanto alcune ore dopo il tamponamento, da cui era fuggito a piedi. Agli agenti aveva affermato di aver bevuto soltanto dopo l'incidente.

La perizia del tribunale aveva evidenziato che il tamponamento nel quale sono morte le due cugine venete sarebbe avvenuto ad almeno 180 chilometri all'ora. Il Procuratore capo di Pordenone, Raffaele Tito, nel corso del dibattimento aveva anche ricordato che l'incidente era avvenuto mentre l'imputato era al telefono con la moglie, circostanza che avrebbe ulteriormente rallentato i suoi riflessi. 

«Non è giusto: sono morte due persone e sette anni non sono una pena sufficiente»: con queste parole la nonna delle vittime ha commentato la sentenza di condanna nei confronti del 61enne. Le ha fatto eco la mamma di una delle giovani vittime: «Significa che ognuna delle loro vite valeva tre anni e mezzo», ha aggiunto addolorata. Il papà dell'altra vittima ha spiegato ai giornalisti che la famiglia si attendeva una condanna esemplare, che non scendesse sotto i dieci anni, pur nel rispetto degli sconti previsti dalla legge con questo tipo di rito. I legali dell'imputato hanno preferito non commentare, rimandando l'analisi della situazione alla lettura delle motivazioni della sentenza, che saranno depositate tra 15 giorni.

lunedì 27 giugno 2022

Briatore, Roberto Parodi lo attacca: «Sai cos’è il Pata Negra? Allora non puoi metterlo sulla pizza»

Crazy Pizza, ancora polemiche. Il nuovo capitolo della saga che da giorni ruota attorno alla pizzeria di Flavio Briatore arriva da Roberto Parodi, che mette nel mirino l'imprenditore di Verzuolo. Lo scrittore, giornalista e conduttore televisivo (nonché fratello di Cristina) ha pubblicato un video sul proprio profilo Instagram in cui attacca la pizza al Pata Negra di Flavio Briatore.

L'affondo sui social

«Mi vedo costretto a esprimere il mio parare su ’sta pizza con il Pata Negra che ha sortito una bufera di commenti: e il costo e il prezzo... Quanto deve costare una pizza…Non è questo il punto . Il punto è che una pizza con il Pata Negra .Non-si-fa. Non è che se un cibo costa tanto lo posso sbattere dappertutto. Questa pizza è l’apoteosi della burinata. Piuttosto la dice lunga sul pubblico a cui si rivolge Briatore. Degli zanza ossessionati dal far vedere che non sono poveri. Che possono comprare una pizza con 60 euro. Ma cos’è: vuoi fare il ricco con 60 euro? Manco un pieno alla Panda fai oggi con 60 euro! Invece fai la figura del cafone perché se sapessi davvero che cos’è il Pata Negra, l’ultima cosa che fai è metterlo sulla pizza».

«Jamón Ibérico Pata Negra Bellota etichetta nera: una storia millenaria che ti impone di gustarlo con rispetto e alla giusta temperatura, apprezzandone il grasso con quel tenue aroma di ghianda. Aromi delicatissimi. E tu me lo butti sulla pizza?! Ho un suggerimento: mettigli un po’ di beluga, 40 euro. Gran figura! Però prima vai su Wikipedia a cercare “beluga” . Così, eh…».

domenica 26 giugno 2022

Padova, gita in moto con gli amici: Nicholas Menato sbanda e muore a 29 anni

Ancora uno schianto mortale in Veneto poco dopo le 12 e 30 di oggi 26 giugno: il tragico incidente in via San Pietro Viminario tra Monselice e San Pietro Viminario.

La vitima è un motociclista padovano: Nicholas Menato, 29enne nato a Monselice e residente a San Pietro Viminario. Affrontando una semicurva ha perso il controllo schiantandosi sul guardrail, le lesioni riportate non gli hanno lasciato scampo.

Dalla prima ricostruzione emerge la dinamica: mentre viaggiava in gruppo con  altri motociclisti avrebbe sbandato in curva perdendo il controllo e si sarebbe schiantato: gli altri centauri non sono rimasti coinvolti, ma hanno assistito alla terribile scena e chiamato subito i soccorsi.

Isola 2022, Alvin ha un occhio nero: «Tutta colpa di Ilary Blasi»

All'Isola dei Famosi «tutto può cambiare», anche il rapporto tra conduttrice e inviato. Ilary Blasi e Alvin, in questa 16esima edizione, hanno abituato i telespettatori ai loro siparietti fatti di battibecchi e prese in giro. E anche adesso che Alvin ha un occhio nero, la «colpa» non può che essere di Ilary Blasi. Nonostante tra i due ci siano migliaia e migliaia di chilometri, Alvin su Instagram ne è certo.

L'inviato dell'Isola dei Famosi, tre giorni fa ha condiviso delle foto che lo ritraggono al mare con un finto quadro di Ilary Blasi. «So che non ci crederete ma ve lo dico lo stesso: dopo 3 mesi e 4 giorni, sono andato a fare il mio primo bagno al Cayo quest’anno e ci ho portato anche Ilary». Un fotomontaggio divertente che è stato apprezzato anche da Totti che nei commenti risponde con «Numero 1». Un fotomontaggio, però, che adesso sembra essergli costato molto. 

Alvin infatti, sempre su Instagram, ha condiviso altre foto e un video in cui si vede in maniera ben evidente che ha un occhio nero, se l'è procurato giocando ma su Instagram ha scritto, in modo provocatorio: «Ho fatto fare il bagno a Ilary ai Caraibi e il giorno dopo avevo l’occhio nero…poi dicono coincidenze!».

In molti hanno anche ipotizzato che Alvin potesse saltare la finale a causa di questo piccolo imprevisto. Ma nel video, Alvin, rassicura tutti i suoi fan e i telespettatori: lunedì 27 giugno sarà ancora una volta lui a incoronare il naufrago vincitore di questa 16esima edizione dei record. 

«Piangeva troppo». Bambina di 11 mesi uccisa con l'acido dalla maestra dell'asilo in Francia. Era figlia di un italiano

«Piangeva troppo». Per questo motivo un'insegnante di 27 anni ha ucciso una bimba di 11 mesi in un asilo nido di Lione in Francia. La piccola, figlia di un ingegnere italiano originario di Torre Boldone in provincia di Bergamo, è stata uccisa con una sostanza caustica, di quelle usate per sgorgare i lavandini, che le ha fatto ingerire l'educatrice dell'asilo.  La notizia è stata riportata da Prima Bergamo e ripresa dalla stampa francese.

La tragedia si è consumata mercoledì all'asilo nido People & Baby di rue Danton a Lione: intorno alle 8 del mattino sono stati chiamati i soccorsi, che hanno trasportato la piccola all'ospedale, dove Lisa è però morta a causa delle terribili ustioni riportate. Sull'accaduto la Procura lionese ha aperto un'inchiesta, ma secondo la stampa locale nella stessa struttura erano stati già denunciati episodi di maltrattamenti nei confronti di bambini che piangevano. 

La donna si trova in carcere con l'accusa di omicidio. Per il suo legale, non aveva intenzione di uccidere la bambina, ha agito per rabbia, non rendendosi conto delle conseguenze. L'avvocato - che ha anticipato la richiesta di perizia psichiatrica - parla di una 27enne fragile, con una "situazione personale particolare", che probabilmente non doveva essere lasciata sola con la bambina, che avrebbe compiuto un anno la prossima settimana.

venerdì 24 giugno 2022

Schianto con il minivan: morte tre sorelle, erano in vacanza in Guatemala

Tre sorelle muoiono in un incidente stradale durante una vacanza. Natalie, Katherine e Tiffany, di età compresa tra i 18 e i 21 anni, sono morte mentre si trovavano in Guatemala. Le giovani sono morte a seguito di un incidente stradale dopo che il Minivan guidato dal nonno si è schiantato contro un tir.

Le ragazze erano andate in Guatemala, dalla California dove vivevano, per far visita alla famiglia della madre, come riporta la stampa locale. La maggiore, Tiffany, era tecnicamente la zia delle altre due, ma la madre di Natalie e Katherine le ha cresciute come se fossero tre sorelle. La loro scomparsa è un dolore enorme per tutta la famiglia, come spiega anche la zia Cindy Gonzalez: «Non ci sono parole per descrivere la tragedia che stiamo vivendo in questo momento».

Pare che la causa dell'incidente sia da imputare all'autista del tir che è stato arrestato dalla polizia. Intanto, la madre delle ragazze ha anche creato una pagina su GoFundMe per poter raccogliere soldi per il funerale delle ragazze. Sulla pagina della racconta fondi online ha scritto: «Sono veramente devastata e piango la perdita delle persone a me più vicine che sono state portate via così all'improvviso. La mia figlia più piccola aveva appena finito il liceo e stava per andare all'università insieme alle altre sue sorelle».

giovedì 23 giugno 2022

Chi l'ha visto, Federica Sciarelli furiosa difende Piera Maggio: cos'è accaduto durante la puntata di ieri

Federica Sciarelli va su tutte le furie e difende Piera Maggio, la mamma della piccola Denise Pipitone. Nel corso della puntata la giornalista ha voluto dedicare una parentesi alla donna che da anni lotta per ricercare la figlia scomparsa a Mazara del Vallo e proprio ieri sera ha aperto Chi l'ha visto in modo particolare.

Diversi siti hanno riportato la notizia, falsa, della morte della donna. Uno "scherzo" di pessimo gusto, inaccettabile su cui la Sciarelli è stata molto dura: «Scusatemi ma stasera voglio iniziare in una maniera un po’ strana. Vogliamo denunciare che ieri è stato pubblicato un post davvero vergognoso su un sito che si chiama Calabria da Sogno.it. Il sito annuncia la morte di Piera Maggio. E poi viene ripreso, come spesso succede, da altri. Alla fine la notizia è circolata su diversi siti on line. C’è chi lo rilancia sui social, chiedendo di scrivere una preghiera oppure di mettere un cuoricino», ha raccontato.

Poi ha aggiunto: «Perché vogliamo denunciare questo? Perché per conquistare contatti si fanno questi titoli a effetto che sono delle vere e proprie bufale. È una mancanza di rispetto nei confronti di una donna che già sta soffrendo abbastanza, troppo per la scomparsa della figlia. Piera Maggio, quando si è accorta di questo post, con grande ironia ha scritto che forse qualcuno in questo momento sta festeggiando, ma gli roviniamo la festa. Lei sta conducendo una battaglia incredibile per trovare la figlia e tante cose le vanno contro».

Piera si è spesso rivolta al programma della Sciarelli per i suoi appelli alla ricerca della figlia, motivo per cui tra le due è nata negli anni una sincera amicizia. La Conduttrice ha chiesto agli spettatori di segnalare tutte le fake news come quella su Piera: «Secondo noi serve una regolamentazione. Faccio una proposta, secondo me servono delle regole anche per questi siti. Non si possono sparare delle cose così, sparare sulle persone solo per conquistare più contatti, più pubblicità. Se vedete altre cose di questo tipo in giro, ditecelo e le denunceremo. Ovviamente il post poi è stato immediatamente rimosso».

martedì 21 giugno 2022

Schiacciato dal trattore nel vigneto: morto a 26 anni il figlio del direttore della cantina Valpolicella

Un giovane agricoltore di 26 anni è morto questa mattina, poco dopo le 8, a Fumane (Verona), in contrada La Ca', schiacciato dal trattore sul quale stava lavorando in un vigneto. Si tratta di Marco Accordini, uno dei figli di Daniele Accordini, direttore della Cantina Valpolicella. Inutili i soccorsi del 118 di Verona giunti sul posto con l'elicottero ed un'ambulanza. Sulle cause dell'incidente stanno indagando i carabinieri della stazione di San Pietro in Cariano. Ancora non si conoscono le generalità della giovane vittima.

Il giovane è morto dopo essere finito sotto il trattore che stava guidando nell'azienda di famiglia a Mazzurega, frazione di Fumane (Verona). La famiglia Accordini aveva inaugurato nel maggio 2019 l'agriturismo Acinatico Wine Relais, a 500 metri dalla cantina, in località La Cà. La dinamica dell'incidente è ancora da chiarire. Da una prima ricostruzione, sembra che Marco Accordini con il trattore si trovasse su un tratto in pendenza nella tenuta di famiglia e mentre stava facendo retromarcia il mezzo avrebbe urtato un muretto rovesciandosi. Il giovane imprenditore agricolo è finito sotto il trattore ed è morto per i traumi subiti.

domenica 19 giugno 2022

Incidente sul set di una serie Netflix: morti due attori, produzione sospesa. La rabbia degli amici

Due attori muoiono durante le riprese, la produzione viene sospesa. Tragedia durante i ciak della serie The Chosen One, uno dei nuovi progetti di Netflix: due attori, Raymundo Garduno Cruz e Juan Francisco Gonzalez Aguilar (nome d'arte 'Paco Mufote'), hanno perso la vita in un brutto incidente. I due erano a bordo di un furgone che si è ribaltato proprio a due passi dal luogo delle riprese, a Santa Rosalia in Messico.

Gli amici dei due attori, scrive The Daily Beast, si sono scagliati contro la produzione, sostenendo che gli stessi membri del cast si erano già lamentati più volte di trasporti e logistica scadenti. Netflix, per ora, non ha rilasciato alcun commento. The Chosen One, adattamento del fumetto American Jesus di Mark Millar, racconta la storia di un dodicenne che scopre di essere Gesù Cristo e di avere un destino enorme: salvare l'umanità. Le riprese erano iniziate da un paio di mesi, lo scorso aprile.

venerdì 17 giugno 2022

Chiara Ferragni e Fedez, la beffa della piccola Vittoria: «Per me lo fa apposta...»

Fedez e Chiara Ferragni, ormai, non sanno più come fare. La piccola Vittoria «Ferragnez» sta diventando una vera e propria star sui profili Instagram dei genitori. Da oltre un mese suo papà Fedez cerca in ogni modo di farle dire «papà», ma lei con il faccino vispo si prende gioco del cantante e risponde solo «mamma». 

E così dopo il post pubblicato lunedì 13 giugno da Fedez in cui si accende una vera e propria lotta tra padre e figlia, ecco che anche oggi il cantante milanese torna all'attacco sperando che la piccola Vitto prima o poi ceda. Soprattutto dopo essere guarito dal tumore al pancreas, Fedez dedica molte delle sue storie di Instagram ai suoi due bambini. Leone e Vittoria sono sempre sorridenti e spesso regalano delle gioie che riescono a far sorridere tutti i follower. E la lotta eterna tra un «papà» non detto e un «mamma» sempre più convinto è ormai diventata virale.

Così, anche oggi, mentre Vittoria è sul fasciatoio Fedez ci riprova e annuncia: «Ci risiamo». Fedez dice in modo perentorio «papà», ma lei non casca nella provocazione e risponde «mamma, mamma, mamma». Così Fedez stremato dalla battaglia persa continua deluso: «Cooosa? Vittoriaaa».

Ma lo scontro è aperto e le storie continuano. Fedez è ormai pronto a gettare la spugna e con rammarico ammette: «Lo fa apposta a questo punto».

Vittoria, divertita, continua a ripetere «mamma» senza mai darla vinta al suo papà. E lui ammette: «Se fa questo gioco fino a quando ha 14 anni mi farebbe molto ridere e soffrire allo stesso tempo». Tra i due la battaglia è ancora aperta e il tenero gioco di complicità che ne è nato fa intenerire tutti i suoi follower, ma sicuramente l'orgoglio di papà Fedez inizia a vacillare. Vittoria farà mai contento suo padre? Chissà... 

mercoledì 15 giugno 2022

L'ultima notte di Elena Del Pozzo: la felicità a casa dei nonni, con il papà e la nuova compagna. «Così scattò la gelosia»

Il timore di essere sostituita, che nel cuoricino della figlia l'affetto per la nuova compagna del papà potesse toglierle spazio prezioso. Per gli inquirenti potrebbe essere stata proprio la gelosia ad armare di coltello la mano di Martina Patti, la mamma rea confessa dell'omicidio di Elena Del Pozzo, la bimba di 5 anni di Mascalucia, nel catanese. 

La nuova compagna di Alessandro Del Pozzo

Un amore finito da tempo quello tra la 23enne che non è riuscita a spiegare la dinamica dell'omicidio e Alessandro Nicodemo Del Pozzo, il papà della piccola di un anno più grande. Entrambi si erano rifatti una vita, lui con una compagna con la quale conviveva e alla quale Elena si era affezionata, la stessa che lo ha sorretto nel momento in cui ha scoperto che sua figlia non c'era più. 

La tensione con la famiglia dell'ex

I rapporti tra Martina Patti e la famiglia dell'ex compagno erano tesi, come ha raccontato la nonna Rosaria Testa: «Elena era meravigliosa, sua madre aveva un atteggiamento autoritario e aristocratico, non mostrava segni di affetto e non era empatica, nemmeno nei confronti della bambina. Non rispondeva mai al telefono alle mie chiamate e decideva lei quando portarci la bambina. Quando litigavano, Elena non voleva andare via da casa nostra. Un giorno la mamma le stava dando botte e gliela abbiamo dovuta togliere dalle mani. L'abbiamo accompagnata a scuola e le ho detto: Nessuno ti vuole bene più di me. Lei mi ha guardata e mi ha fatto capire che aveva capito».

Con i nonni paterni Elena aveva trascorso la sua ultima notte: aveva dormito a casa loro ed era contenta, si divertiva con loro e con la nuova compagna del padre. La mattina dopo la zia l'accompagna all'asilo e la madre la va riprendere alle 13.30 e torna a casa, a Mascalucia. La 'scintilla' potrebbe essere stata il racconto della sera trascorsa dalla bambina con i nonni paterni e la felicità dimostrata nel frequentare la donna che sarebbe potuto diventare la sua 'matrigna'.

Stava guardando i cartoni

«Quando ho preso mia figlia all’asilo siamo andate a casa mia - racconta Martina Patti -, Elena ha voluto mangiare un budino poi ha guardato i cartoni animati dal mio cellulare. Io intanto stiravo... in serata saremmo dovute andare da un mio amico per il suo compleanno ed Elena era contenta... poi siamo uscite per andare a casa di mia madre, ma poi ho rimosso tutto». Il piano per uccidere la bambina, però, è già in atto. «Non ricordo se ho portato con me qualche oggetto da casa. All’incirca erano le 14.30, siamo andate nel campo che ho indicato ai carabinieri». E poi aggiunge: «Era la prima volta che portavo la bambina in quel campo... ho l’immagine del coltello, ma non ricordo dove l’ho preso. Non ricordo di aver fatto del male alla bambina, ricordo solo di aver pianto tanto».

Il legale: «Sembrava riposseduta»

Il legale della donna, l'avvocato Gabriele Celesti, parla di «un interrogatorio drammatico» di una «donna distrutta e molto provata che ha fatto qualcosa che neppure lei pensava di poter fare», agendo come se «qualcuno si fosse impadronito» di lei, dimostrandosi «tutt'altro che fredda e calcolatrice». «Farò incontrare la mia assistita con uno psichiatra di fama - aggiunge il penalista - per verificare le sue condizioni e dopo decideremo sulla perizia. Devo dare atto di grande correttezza ai carabinieri e alla Procura».


Elena Del Pozzo, il legale della mamma: «Spinta da forza sovrannaturale, ha agito come se non fosse lei»

La Sicilia e l'Italia sono ancora sotto choc per la storia della piccola Elena Del Pozzo, uccisa a cinque anni dalla madre Martina Patti a Mascalucia, nel catanese. Un bigliettino scritto a mano, lasciato su un cuscino a forma di cuore da qualcuno insieme ad una bambolina, è apparso accanto alla buca dove è stato trovato sepolto il corpicino della bambina, a circa 600 metri dalla casa di famiglia.

Accanto al biglietto e al cuore, anche dei fiori di garofano e una bambolina di pezza. «Non so perché la tua mamma ha deciso di farti questo. Anch'io sono mamma e amo mia figlia più di qualsiasi cosa al mondo. Non pensare che non ti abbia amato perché andare via con questo ricordo è terribile. Non si può perdonare ma si può cercare di capire che malgrado tutto sei stata amata», si legge nel toccante bigliettino.


Legale mamma: «Spinta da forza sovrannaturale»

«Ha agito come se non fosse lei, come se avesse avuto una forza sovrannaturale alla quale non ha potuto resistere e non c'è stato un pensiero che l'ha potuta frenare», le parole dell'avvocato Gabriele Celesti, che difende Martina Patti, e che torna sulla ricostruzione fornita sul movente dell'omicidio dalla sua assistita. La giovane donna, 23 anni, accusata di omicidio premeditato pluriaggravato e occultamento di cadavere, per nascondere il delitto aveva simulato il sequestro della bambina da parte di un 'commando' armato. «È stato un interrogatorio drammatico - ha ricostruito il penalista - lei non è una donna fredda e calcolatrice, ma una donna che sta prendendo consapevolezza del fatto. È ovviamente sconvolta, perché ha sconvolto non solo la propria vita, ma anche quella della propria famiglia e di quella del suo ex compagno. E le ripercussioni saranno gravi».

L'interrogatorio di convalida del fermo eseguita dai carabinieri di Martina Patti e l'autopsia sulla piccola non sono state ancora fissate, ha detto il legale della donna, prima di entrare al Palazzo di Giustizia, «Lei - aggiunge il penalista - la vedrò oggi o domani per l'interrogatorio, vedrò in che stato la troverò». Sulla premeditazione contestata dalla Procura il legale sottolinea che «è un'ipotesi investigativa che - osserva - a mio avviso si abbina al movente che è ancora in fase di accertamento: anche un furto d'auto richiede un minimo di organizzazione. Vediamo cosa emergerà dagli atti - sottolinea l'avvocato Calesti - che io ancora non conosco perché non c'è stata l'udienza di convalida davanti al Gip. Io ho soltanto il verbale dell'interrogatorio».

«La signora ha detto di avere ucciso la figlia sul luogo del ritrovamento» e l'arma utilizzata «sembrerebbe sia stato un coltello», ha aggiunto l'avvocato. Lei «non ha saputo ricostruire» cosa accaduto, perché «era come annebbiata». «È chiaro che poi - osserva il legale - si possono innescare dei meccanismi psichici di rimozione perché ovviamente si tende ad allontanare da sé il fatto». «Una perizia psichiatrica? Noi faremo accertamenti del caso con uno specialista - ha anticipato l'avvocato Celesti - per vedere se ci sono rilievi di profilo psichiatrico che possono avere influito sul fatto. Ma una valutazione su questo oggi è prematura. Poi tecnicamente cercheremo di fare tutto quello che possiamo fare anche per colmare le lacune che ancora ci sono nelle indagini».

«​Nonni materni sconvolti, volevano bene a Elena»

«Il rapporto con l'ex - ha detto il penalista - si era concluso da tempo. C'era la figlia che, come può accadere nelle separazioni, può costituire motivo di ripicca, conflitto o ricatto, a seconda delle mentalità dei protagonisti. Non so se il movente della gelosia sia reale o parziale, di questo la signora non ne ha parlato». «I nonni materni sono sconvolti: hanno perso una nipote che era come una figlia e una figlia che è in carcere. È un fatto che ha stravolto la loro vita. Si sono stupiti della notizia del rapimento, ma in quel momento immagino che il loro pensiero principale sia quello di trovare la bambina, non di pensare ad altro», ha aggiunto ancora il legale.


sabato 11 giugno 2022

Scompare dalla spiaggia: la piccola Vittoria, 5 anni, trovata in mare: muore poco dopo all'ospedale

È morta nell'ospedale di Castellammare di Stabia la piccola Vittoria, di cinque anni (non quattro come si era appreso in precedenza) smarritasi in spiaggia e poi ritrovata in mare dopo lunghe ricerche sul litorale di Torre Annunziata (Napoli), nei pressi del lido Risorgimento.

La piccola Vittoria si trovava con la madre e la sorellina più piccola nel lido Risorgimento sul lungomare Marconi di Torre Annunziata. Attorno alle 14 la mamma della piccola si è accorta della sua assenza e ha dato l'allarme. Sul posto sono iniziate le ricerche, condotte dai carabinieri della compagnia di Torre Annunziata, con il supporto in mare di alcuni mezzi della Capitaneria di Porto e pescatori privati.

VITTORIA, LA BIMBA DI 5 ANNI MORTA 

Solo dopo un paio di ore dalla prima segnalazione, un battello della Guardia Costiera ha individuato il corpo della bambina in acqua. La piccola, ancora viva ma in condizioni critiche, è stata trasferita d'urgenza all'ospedale di Castellammare di Stabia, dove purtroppo tutti i tentativi di salvarle la vita sono risultati vani. Sull'episodio la procura di Torre Annunziata ha aperto un fascicolo affidando le indagini ai carabinieri.

venerdì 10 giugno 2022

Beve whisky alla guida (in diretta Facebook) e si schianta a folle velocità a Sassari

Prima un lungo sorso di whisky al volante, poi una serie di sorpassi a folle velocità, infine lo schianto contro un'altra auto. Sono le immagini della surreale diretta Facebook di un 36enne di Porto Torres, che ieri sera per questa bravata ha messo a serio rischio la sua vita e quella degli altri automobilisti lungo la statale alle porte di Sassari. L'uomo ora rischia l'arresto, il ritiro della patente di guida e una condanna a 1 anno di carcere.

Incidente choc a Sassari: beve whisky alla guida e si schianta

Come racconta il quotidiano La Nuova Sardegna, l'automobilista è uscito quasi indenne dalla sua utilitaria, e così anche le due persone che viaggiavano sull'auto che ha speronato a tutta velocità. Sono finiti tutti in ospedale per curare le lievi ferite riportate. Ma per il 36enne è stato solo l'inizio di un mare di guai. Il video della sua "performance" in diretta è finito nelle mani della Polizia locale di Sassari, che già al momento dei soccorsi si era resa conto dello stato di alterazione psicofisica dell'uomo. L'alcol test effettuato in ospedale avrebbe confermato una grande quantità di alcol nel sangue e ora gli agenti, guidati dal dirigente Gianni Serra, stanno procedendo ad accertare le responsabilità penali e amministrative del 36enne, con tanto di video come prova inconfutabile.

Il video in diretta su Facebook

Nel video si vede il 36enne bere un lungo sorso di whisky da una bottiglia mentre è alla guida, poi pigia sull'acceleratore e inizia una gimcana a tutta velocità fra le auto, sorpassando a destra e a sinistra, fino a schiantarsi contro una macchina appena uscita da una corsia di accelerazione. La sua Fiat Punto si ribalta, si sente un fragore di vetri che si rompono e lamiere che si contorcono.

mercoledì 8 giugno 2022

Lidia uccisa a Vicenza, l'ex compagno trovato morto: nell'auto con lui il cadavere di un'altra donna

Orrore a Vicenza dove una donna di origini serbe di 42 anni, Lidia Miljkovic, residente a Schio, è stata uccisa questa mattina a colpi di pistola in strada: a toglierle la vita sarebbe stato il suo ex compagno. L'uomo è stato trovato morto qualche ora dopo dentro un'automobile ferma in una piazzola di sosta della Tangenziale Ovest di Vicenza: all'interno dell'auto sarebbe stato visto anche un altro corpo.

Il fatto è avvenuto nel quartiere Gogna, nella periferia di Vicenza, ai piedi dei colli: la vittima aveva appena accompagnato a scuola i due figli e aveva ripreso l'auto per dirigersi in via Vigolo. Secondo i primi accertamenti degli investigatori, l'ex marito, anche lui di origini serbe, con i quali la vittima forse aveva un appuntamento, ha iniziato a sparare mentre la donna era ancora dentro la vettura.

Il corpo della donna è stato trovato riverso sull'asfalto vicino alla vettura con cui era giunta sul posto. Alcuni residenti hanno riferito ai giornalisti di aver sentito sei spari. Gli investigatori stanno ricostruendo i movimenti della donna, che farebbe lavori domestici in alcune villette della zona.  Dai primi accertamenti è emerso che nei confronti dell'ex compagno era stata emessa nel 2019 un'ordinanza di divieto di avvicinamento alla donna. 

La caccia all'uomo era scattata in tutta la provincia di Vicenza e in tutto il Veneto, sulla direttrice della vicina ferrovia e dell'autostrada A4. Nelle operazioni sono coinvolti gli agenti della Questura di Vicenza, la Polizia ferroviaria e i carabinieri. L'uomo sarebbe pericoloso e armato anche di esplosivi: il Questore Paolo Sartori ha chiesto l'intervento per le ricerche di un elicotteri e dei reparti speciali, per pattugliare la zona boschiva che si trova ai piedi di Monte Berico. Dalle testimonianze dei residenti l'uomo allontanandosi avrebbe fatto esplodere due ordigni, sulla cui natura sono in corso accertamenti.

Era stata picchiata e anche denunciata dall'ex

Era stata picchiata, e poi denunciata dall'ex compagno, Lidia Miljkovic, la donna uccisa a colpi di pistola stamani a Vicenza. Lo ha rivelato il titolare della ditta per cui la vittima lavorava, la Food&co di Vicenza, una ditta specializzata in catering. Ai giornalisti il titolare, Benedetto Mondello, ha rivelato che l'uomo «le aveva fracassato il cranio» causandole ferite gravi. La denuncia ai suoi danni sarebbe stata presentata dall'uomo per il presunto abbandono dei figli. Nel 2019 era stato infine emesso il divieto di avvicinamento per l'ex compagno.

La donna - ha riferito Mondello - ha due figli, uno di 16 e l'altra di 13 anni; quest'ultima era stata da lei accompagnata a scuola. Lidia Miljkovic si è quindi recata nel quartiere per il suo lavoro di domestica, che alternava nella ditta a quello di catering. «È stata in malattia per diverso tempo - ha proseguito - per percosse è stata anche ricoverata all'ospedale. Era dentro e fuori dal tribunale con denunce assurde. Una tragedia annunciata, come tutte le tragedie di questo genere. Gente pazza che va in giro tutto il giorno senza far niente», ha concluso Mondello.

Il sindaco: Vicenza sotto choc, un altro femminicidio

«Vicenza registra un altro terribile femminicidio. Questa volta a cadere in strada sotto i colpi di pistola sembra dell'ex compagno è una mamma che aveva appena portato a scuola i figli». Lo dice il sindaco e presidente della Provincia di Vicenza Francesco Rucco sul femminicidio avvenuto questa mattina in via Vigolo, dove una donna di 42 anni è stata uccisa a colpi di pistola dall'ex compagno, nell'auto con cui aveva appena portato i figli a scuola. «L'amministrazione è sgomenta di fronte a questo nuovo episodio di violenza - rileva - che condanna con forza, certa che le forze dell'ordine si stanno impegnando al massimo per assicurare il responsabile alla giustizia». 

martedì 7 giugno 2022

Fedez, sorpresa ai fan: concerto in strada tra la folla, ecco dove

Probabilmente era nata come una normale cena per festeggiare il successo del nuovo singolo «La Dolce Vita», o magari era già tutto programmato da giorni. Ma la sopresa organizzata da Fedez a tutti i suoi fan è stata davvero un successo. Il rapper milanese, in compagnia dell'inseparabile moglie Chiara Ferragni e dei compagni di avventura Tananai e Mara Sattei, si è esibito a Chinatown a Milano in un concerto live dopo cena.

Poco prima di cena, Fedez sulle sue storie Instagram ha annunciato una «sorpresonaaa» per tutti i suoi follower. «Appuntamento fissato alle 23:30 in piazza» e in tanti sono accorsi a un appuntamento al buio senza sapere cosa sarebbe accaduto. 

Poi la diretta chiarificatrice a pochi minuti dall'appuntamento: «A breve canteremo 'La Dolce Vita' qui in piazza», inquadrando la folla in delirio. Sono bastate pochi ore, infatti, per radunare una folla di fan per assistere all'evento. 

Fedez ha trasformato la strada in palcoscenico e, accolto dall'affetto dei fan che lo hanno letteralmente circondato, si è esibito ballando e cantando live insieme a Tananai e Mara Sattei sulle note del suo ultimo successo «La Dolce Vita», che si candida a diventare uno dei tormentoni dell'estate 2022. Il rapper, armato di bastone per selfie, ha ripreso l'evento e lo ha poi postato tra le sue stories su Instagram. 

E per chi non è di Milano? Nessuna paura: Fedez ha pensato anche ai fan lontani. Chi non è riuscito a partecipare al live, infatti, lo ha potuto seguire in diretta Instagram sul profilo di Fedez. Il 28 giugno Fedez tornerà sul palco in piazza Duomo assieme a J-Ax, l’amico con cui si è da poco riconciliato, per un concerto benefico organizzato come omaggio a Milano.

Soleil e Manuel Bortuzzo, cala il gelo tra i due: lo scontro sui social

Nell'ultima edizione del Grande Fratello Vip sono stati due protagonisti assoluti. Ma anche adesso, a distanza di mesi dalla fine del reality, Soleil Sorge e Manuel Bortuzzo non smettono di far parlare di loro. L'influencer italo americana dopo la sua partecipazione come giudice a La Pupa e Secchione Show, è partita per l'Honduras per un'esperienza lampo anche all'Isola dei Famosi, mentre l'ex nuotatore ha tenuto banco con la fine della storia d'amore con Lulù Selassié, nata nella casa più spiata d'Italia. E, adesso, tra i due è calato il gelo. In uno scontro social vissuto a distanza.

Dopo la frecciatina velata di Manuel Bortuzzo nei confronti di Clarissa Selassiè, sulla questione è intervenuta anche Soleil Sorge. Quest'ultima, non si è fatta sfuggire l'occasione per dire la sua in merito alle ultime dichiarazioni del nuotatore a Radio Radio. Bortuzzo, durante l'intervista nel programma radiofonico «Non Succederà Più», dopo il forfait all'ultimo di Clarissa per la medesima intervista ha detto alla conduttrice: «Sono sincero, io non ti avrei mai chiesto le domande prima». E la frecciatina dell'ex gieffino non ha lasciato indifferente Soleil che su Twitter ha risposto con la stessa moneta.

«'Utilizza più amore e meno odio' cit - Le ipocrisie invecchiate male», ha scritto Soleil, facendo riferimento una discussione avuta proprio con lei all'interno della casa del Grande Fratello Vip.

Terminati questi botta e risposta a distanza, un dettaglio non è poi sfuggito ai fan più accaniti: Franco e Manuel Bortuzzo non seguono più Soleil su Instagram. Il padre di Manuel, aveva mostrato simpatia nei confronti della Sorge mentre tra il nuotatore e l'ex corteggiatrice c'erano stati già dei malumori durante il loro percorso nella Casa.

Dopo le dichiarazioni di Manuel, anche Clarissa ha replicato indirettamente su una storia di Instagram a chi le ha domandato come facessero le tre sorelle a non controbattere alle varie calunnie:

«Come facciamo a mantenere la calma con tutte le allusioni che fanno su di noi, dandoci anche delle visionarie? Poco mi interessa Soprattutto quando tendono a parlare senza sapere, sono loro che sprecano solo tempo a criticare e buttano aria al vento», ha dichiarato su Instagram la più giovane delle sorelle Selassié.

Caserta, bagnino eroe salva quattro bambini ma non riesce a tornare a riva e muore

Muore in mare dopo aver salvato quattro bambini in difficoltà a causa delle acque agitate. È successo a Castel Volturno, in provincia di Caserta. 

A perdere la vita un 42enne, gestore del lido dove sono avvenuti i fatti. L'uomo è riuscito a salvare due bambini, riportati a riva grazie all'aiuto di un secondo adulto, ma è stato probabilmente colto da un malore e non è riuscito a risalire a riva a sua volta. Inutili i tentativi di salvarlo. Il corpo è stato recuperato dalla Guardia Costiera intervenuta sul posto. 

Si chiamava Said aveva due figli. Dopo molti anni a ottobre sarebbe tornato nel suo Paese per rivedere la famiglia. E' successo a Lido dei Gabbiani, Villaggio Coppola Pinetamare, Comune di Castel Volturno in provincia di Caserta.

domenica 5 giugno 2022

Una Madonna a seno nudo al Pride di Cremona: scoppia la polemica

Provocazione o atto blasfemo? Si infiammano le polemiche per il Pride di Cremona dove una statua vestita da Madonna di grandi dimensioni è stata portata in corteo con i seni scoperti. L'evento si è svolto ieri nel centro della cittadina lombarda e ha suscitato non poca indignazione diventando virale sui social. 

Il corteo 

Durante il corteo dedicato all'orgoglio e alla rivendicazione dei diritti LGBT, è stata esibita una bambola a grandezza naturale, travestita da Madonna, con i seni scoperti. Le immagini della statua sono rapidamente diventate virali in rete suscitando polemiche e indignazione.

Al centro del ciclone di polemiche è finito anche il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, per il patrocinio concesso all'evento. Un coro di indignazione unanime si è alzato dagli esponenti dei partiti di destra, da Lega a Forza Italia e Fratelli d'Italia: «Non è cosi, con questo modo squallido e irrispettoso della fede cristiana, che si rivendicano i diritti». Sulla vicenda è intervenuto anche Matteo Salvini che ha scritto su Instagram: «Offendere la fede, la cultura e la sensibilità di milioni di italiani non c'entra niente con la richiesta di diritti LGBTQetc… ma è solo un'esibizione di ignoranza e arroganza». 

Anche Giovanni Arvedi, imprenditore dell'acciaio (del suo gruppo le acciaierie di Cremona e di Terni), patron della Cremonese appena riportata in serie A. L'imprenditore ha espresso stupore e rammarico per il fatto che nessuna autorità sia intervenuta. Di fronte alle immagini della «Vergine Maria» portata su un baldacchino con i seni di fuori, ha commentato che «questi simboli non hanno nulla a che vedere con la legittima tutela dei diritti e la lotta all'omofonia e alle discriminazioni. Sono immagini stonate perché offendono la sensibilità altrui. 

sabato 4 giugno 2022

«Come fa la Ferragni a stare con Fedez?»: la risposta del rapper all'hater è clamorosa

Fedez è tornato. Dopo la paura e i momenti difficili legati alla malattia al pancreas, per il rapper torna a splendere il sorriso sul volto. E sui social spunta quell'autoironia che lo ha sempre contraddistinto. Tra siparietti con il figlio Leone e gag con Tananai e Sara Mattei per l'uscita del nuovo singolo «La Dolce Vita» che si candida a essere la nuova hit dell'estate, ecco che su Twitter scherza sul suo rapporto con Chiara Ferragni.

Un utente, probabilmente un hater, si chiede in un tweet come l'influencer Chiara Ferragni possa stare con suo marito, Fedez. E il rapper con ironia ricondivide il «cinguettio», aggiungengendo «Pure io». Come in ogni rapporto che si rispetti ci sono alti e bassi e sicuramente anche due celebrità come Fedez e la Ferragni non sono esclusi. Ma se l'amore è forte si consolida anche e soprattutto nei momenti difficili. Proprio come quello appena trascorso dai Ferragnez a causa della tumore al pancreas che ha colpito il rapper. 

E, proprio per questo, in molti rispondono al tweet dell'utente con il video che che ha commosso il web diventando subito virale. Fedez il giorno dell'uscita del suo nuovo singolo ha condiviso un post strappa lacrime in cui ha rivelato che la sua nuova canzone, «La Dolce Vita», è stata in grado di fargli riaccendere il microfono durante il periodo buio della malattia. Un periodo condiviso accanto a sua moglie, capace di sostenerlo e rincuorarlo quando tutto attorno a lui era nero.

E proprio nel suo ultimo singolo, con Tananai e Sara Mattei, parla di una vita che senza amore non gli farà mai bene. E la risposta all'utente polemico è servita. Lui si è sempre chiesto come la Ferragni riesca a stare con Fedez e il web risponde: con l'amore. La forza più pura e potente che possa esistere. Anche quando si tratta di celebrità.

Kim Kardashian, niente Giubileo di platino: «Rifiutata da Buckingham Palace». Cos'è accaduto

Niente festa del Giubileo di Platino per Kim Kardashian. La pop star di 41 anni avrebbe cercato di accaparrarsi due biglietti, per lei e il fidanzato Pete Davidson, mentre sono in vacanza a Londra, ma da Buckingham Palace è arrivato un secco rifiuto.

Secondo quanto riferito dal Daily Mail, i suoi rappresentanti hanno chiesto ai funzionari reali i biglietti per il Platinum Party a Buckingham Palace previsto per stasera, sabato 4 giugno, ma la risposta è stata negativa. Una fonte avrebbe riferito al quotidiano inglese che: «Raramente Kim viene rifiutata per partecipare a un qualsiasi evento, quindi questo è stato piuttosto sorprendente, soprattutto perché non visita spesso il Regno Unito. Kim e Pete adorano la famiglia reale e volevano davvero far parte di questa celebrazione speciale».

Artisti del calibro di Queen, Diana Ross e Alicia Keys si esibiranno all'evento di alto profilo, ma tra gli ospiti non ci sarà Kim Kardashian. Sir David Attenborough, David Beckham ed Elton John, invece, sono tra le celebrità che faranno la loro apparizione.

Circa 10.000 biglietti sono stati assegnati tramite votazione pubblica. Nel frattempo, sono stati riservati 7.500 biglietti per i lavoratori chiave, quelli delle Forze armate, i volontari e gli enti di beneficenza. La copertura in diretta del concerto sarà trasmessa su BBC One, BBC iPlayer e BBC Radio 2, e probabilmente Kim sarà costretta a guardare la festa dal divano di casa.

Ragazzine molestate sul treno da Gardaland, l'ipotesi choc: «Sono gli stessi della maxirissa a Peschiera»

Il terribile caso delle molestie sessuali ad un gruppo di ragazzine di 16-17 anni sarebbe legato ad un'altra vicenda preoccupante, quella della maxirissa a Peschiera del Garda. L'ipotesi choc viene dal sindaco di Castelnuovo del Garda, Giovanni Dal Cero, che non ha dubbi: secondo lui «gli autori delle aggressioni ai danni di un gruppo di adolescenti che stava tornando a casa in treno da Peschiera del Garda, dopo una giornata trascorsa a Gardaland, facevano parte molto probabilmente, anzi sicuramente, dei ragazzi protagonisti il 2 giugno della maxi rissa avvenuta sul lago di Garda».


Proprio la località veronese di cui Dal Cero è primo cittadino è rimasta coinvolta insieme a Peschiera nei tafferugli che hanno avuto per protagonisti centinaia di giovani, molti dei quali minorenni. Il sindaco ricostruisce così all'ANSA l'accaduto: «L'altro ieri a Gardaland c'era il pienone. Le ragazze sicuramente al rientro hanno preso la navetta che dal parco di divertimento porta in stazione. Sul loro stesso treno sono salite alcune decine di ragazzi, ubriachi e fuori controllo, che avevano preso parte alla rissa».

Oggi la situazione è tornata tranquilla, con un nutrito contingente delle forze dell'ordine che presidia la stazione ferroviaria: pochissimi i ragazzi scesi dai convogli in arrivo, controllati a vista dalla Polizia per scongiurare nuovi atti di violenza. «Dopo l'annuncio che oggi sarebbero tornati per il secondo round - sottolinea Dal Cero - ci siamo organizzati per bene. C'è un presidio del territorio in queste ore importante e imponente. A vigilare vi sono le forze dell'ordine e anche diversi carabinieri in congedo. Da noi non c'è stato l'arrivo di nessuno, avranno capito che oggi ci sarebbe stata una nutrita presenza dello Stato».

Sono decine i ragazzi identificati nelle ultime ore dopo la gigantesca rissa sul lago di Garda avvenuta tra Peschiera e Castelnuovo del Garda (Verona) il 2 giugno, durante un raduno convocato su Tik Tok, secondo quanto confermano fonti delle forze dell'ordine. Si tratta di giovanissimi, molti minorenni, arrivati non solo dal veronese ma anche da altre province del Veneto, ma soprattutto dalla Lombardia, fino a Milano.

Oltre a rissa aggravata, una delle accuse ipotizzate, cui si potrà dar seguito solo in seguito alla denuncia delle parti offese, è di danneggiamenti. I più scalmanati infatti sono saliti sulle auto in sosta, altri hanno travolto i plateatici. Durante l'assalto molti locali sono rimasti chiusi. «Siamo molto preoccupati - ha detto all'ANSA il sindaco di Castelnuovo del Garda, Domenico Dal Cero - perché episodi come questo sono già successi in passato, ma soprattutto lo siamo per il numero di giovani coinvolti ed in particolare perché il tam tam sui social ha annunciato un nuovo assalto per oggi.».

Il primo cittadino gardesano ha poi spiegato che molti dei ragazzi coinvolti erano privi di documenti. In vista di un possibile nuovo «raduno», il prefetto di Verona, Donato Cafagna, al termine del Comitato provinciale straordinario per l'ordine e le sicurezza pubblica ha annunciato un rafforzamento dei presidi di sicurezza, a cominciare dalla stazione ferroviaria di Peschiera del Garda, dove si concentra il maggiore arrivo di componenti di queste baby gang. Per tutto il fine settimana è entrata in vigore l'ordinanza sindacale che vieta di portare in spiaggia alcolici, bottiglie di vetro e anche casse per ascoltare la musica.

Stuprò e uccise una bimba di 6 anni: massacrato in cella dai detenuti. «Lo minacciavano da mesi»

Gli agenti lasciano per errore la sua cella aperta e gli altri detenuti lo massacrano di botte. Aaron Campbell, in carcere in Scozia per aver stuprato e poi ucciso la piccola Alesha MacPhail, una bambina di appena sei anni. Il caso fece scalpore in tutto il Regno Unito e quando i poliziotti hanno lasciato per pochi minuti la sua cella incustodita alcuni detenuti lo hanno aggredito.

Campbell è stato ritrovato a terra completamente insanguinato, con ancora uno degli aggressori sopra di lui. Gli agenti hanno dovuto trascinarlo via con la forza. Secondo una prima ricostruzione pare che la cella sia stata aperta per distribuire i pasti e rimasta incustodita per pochi minuti. Gli altri detenuti si sono prontamente scagliati su di lui, colpendolo di sorpresa e non dandogli nemmeno modo di difendersi. Campbell si trova in gravi condizioni in ospedale e l'aggressore sarà denunciato.

Il detenuto deve scontare 24 anni di carcere dopo aver stuprato e ucciso Alesha MacPhail nel luglio 2018, quando lui aveva 16 anni. Da subito fu separato dagli altri detenuti che hanno ripetutamente minacciato di volerlo uccidere. La piccola fu rapita dal letto della stanza in cui dormiva insieme alla sua famiglia mentre era in vacanza e dopo qualche giorno il suo corpo fu ritrovato nel bosco esanime. I segni della violenza erano tremendi e le lesioni alle parti intime della piccola furono giudicate dal medico che fece i rilievi "catastrofiche, le peggiori mai viste".

È morta Liliana De Curtis, la figlia di Totò. Aveva 89 anni

È morta oggi a Roma a 89 anni Liliana De Curtis, la figlia di Totò. Lo si apprende da ambienti vicini alla famiglia.

Liliana De Curtis è morta stamani nella sua casa romana, assistita dalla figlia Elena. I funerali si terranno a Napoli, ma la data non è stata ancora resa nota. Liliana De Curtis era nata nella Capitale il 10 maggio del 1933, figlia di Totò e Diana Rogliani. 

Le fu dato il nome di battesimo in ricordo di Liliana Castagnola cui l'attore napoletano era stato legato e che si suicidò per amore di Totò. Ha partecipato alle riprese di alcuni film come San Giovanni decollato e Orient express. È stata anche attrice di teatro e ha scritto alcuni libri. A Napoli il 21 settembre 2013 ricevette un premio alla carriera in occasione della festa di San Gennaro.

mercoledì 1 giugno 2022

Raccoglie il frisbee sulle rive del lago, un alligatore gli strappa un braccio e lo uccide

Ucciso da un alligatore mentre recupera il frisbee sulle sponde di un laghetto. Un venditore ambulante statunitense è stato trovato senza vita lungo le sponde di un lago in Florida con il braccio strappato via. L'animale sarebbe spuntato fuori dall'acqua all'improvviso proprio mentre l'uomo provava a recuperare il suo frisbee. 

L'episodio è avvenuto nei pressi del lago del John S. Taylor Park di Largo, città nella contea di Pinellas. A lanciare l'allarme è stato un passante che si è accorto del cadavere e ha subito avvertito le autorità. L'uomo è stato identificato dopo qualche ora, si tratterebbe di un 47enne che si guadagnava da vivere vendendo frisbee  a persone che giocavano in un campo che corre parallelo al lago. Molro probabilmente nel tentativo di recuperare la sua merce è stato aggredito dall'animale che non gli ha lasciato scampo.

La polizia ha chiuso le indagini archiviando il caso come un drammatico incidente. 


Fabio Rovazzi, la fidanzata Karen aggredita per strada: «Sto ancora tremando. Non mi era mai successa una cosa simile»

«Non mi era mai successa una cosa simile, sto ancora tremando» con queste parole, Karen Casiraghi, alias Karen Kokeshi, racconta lo spavento che si è presa. La fidanzata di Fabio Rovazzi è stata vittima di una brutta aggressione per strada. Il racconto è arrivato ieri sera sulle pagine Instagram dell'influncer che ha condiviso con i suoi follower una foto che la ritrae seduta a terra con le ginocchia sbucciate. Lo scatto è arricchito dai dettagli di quanto accaduto.

«Venti minuti fa mentre tornavo a casa dopo una visita medica due uomini mi hanno aggredita». Il racconto entra nei dettagli. «Mi hanno lanciata a terra e strappato il telefono dalle mani (io lo stavo usando per orientarmi)». Karen aveva paura. «Ero terrorizzata. Quando sono saliti in macchina non ho guardato la targa, mi stavano fissando e avevo paura che lo notassero e che scendessero di nuovo, stavolta magari per farmi del male». Il post termina con le parole ancora impaurite dell'influencer: «Non mi era mai successa una cosa simile. Sto ancora tremando».

La ragazza è nota al pubblico soprattutto per la sua storia d'amore con Fabio Rovazzi. Ma da tempo si rincorrono le voci di una rottura tra i due. Il primo fu Oggi a dichiararlo: “persone vicine alla coppia avrebbero confermato che i due hanno smesso di stare insieme”. I due ancora si seguono sui social e le foto insieme ancora ci sono, ma il gossip non si placa così torna sulla questione anche Diva e Donna che in questi giorni ha ipotizzato che Karen avrebbe iniziato a cercarsi una casa a Milano dove andare a vivere da sola. Nessuna conferma e nessuna smentita per ora dai protagonisti che però ultimamente non appaiono piu' insieme. 

Sorelle sfregiate con l'acido, si è costituita una zia 22enne

Ha 22 anni ed è la zia delle due sorelle sfregiate con l'acido a Napoli la donna sulla quale si è concentrata l'attenzione degli inquirenti della Squadra Mobile e della Procura di Napoli. 

La donna si è recata in Questura per dichiarare di essere stata lei l'autrice dell'insano gesto, che avrebbe potuto avere conseguenze più gravi per le nipoti. Gli investigatori l'hanno lungamente interrogata, in presenza del suo avvocato, lei ha risposto e non ha potuto negare dinanzi le prove evidenti rappresentatele. Il reato di «deformazione dell'aspetto della persona mediante lesioni permanenti del viso» le viene contesto in concorso.

Alla base del gesto ci sarebbero gravi dissidi familiari. La donna è stata sottoposta a fermo di polizia giudiziaria. L'attenzione degli investigatori si concentrerà ora sulle altre persone che hanno preso parte all'agguato.

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