mercoledì 31 agosto 2022

Michelle Hunziker si rimette la fede al dito: vuole riavvicinarsi a Tomaso Trussardi? Gli indizi dai social

Michelle Hunziker torna pian piano sui suoi passi. Avrà forse capito di aver fatto un errore ad allontanarsi dall'imprenditore Tomaso Trussardi? Eppure l'amore con Giovanni Angiolini sembrava proseguire a gonfie vele durante l'estate in Sardegna, fino a quando non si è rivelato un fuoco di paglia, solo poche settimane fa l'ufficialità della rottura. 

Ora è saltato fuori il gossip, secondo Chi, che la bella Michelle abbia provato a riavvicinarsi all'ex marito, proprio intorno a ferragosto, ma lui le abbia servito un bel due di picche. Chissà che il fidanzamento lampo con il bel chirurgo non abbia infastidito un pò troppo Tomaso, che al momento ha deciso di dedicarsi solo al lavoro e alle figlie Celeste e Sole.

Il mistero della fede di Michelle  

La Hunziker non molla e sembra dare dei chiari segnali di volontà verso un ritorno dall'ex marito. Così la bella conduttrice svizzera rimette la fede al dito e non la nasconde, anzi la mostra quasi orgogliosa su Instagram. Questa mattina, un buongiorno ai fan con tanto di bacio mandato con la mano, impossibile non notare il dettaglio. Apparentemente sembra si tratti della destra, essendo un selfie, ma nei video delle stories e nelle foto pubblicate la fede è sulla mano sinistra. Insomma, pare che Michelle stia lavorando per far tornare la famiglia unita sotto lo stesso tetto.

Francesco Totti e la confessione all'amico: «Se Ilary avesse fatto di più non mi sarei allontanato»

Francesco Totti e Ilary Blasi sono ormai alla resa dei conti. Dopo la prima estate da single, per i due è arrivato il momento di discutere la divisione del patrimonio familiare e dare il via alle pratiche della separazione che ha sconvolto l'Italia e il mondo del gossip. E dopo un lungo silenzio, ecco che finalmente i protagonisti della vicenda più chiacchierata dell'estate hanno iniziato a rilasciare dichiarazioni. È l'ex campione giallorosso a rompere il silenzio e a raccontare i motivi della rottura. 


Francesco Totti rompe il silenzio

Mentre si rincorrono le voci sulla scelta di aver arruolato per i suoi interessi la regina dei matrimonialisti, Annamaria Bernardini de Pace, Francesco Totti è il primo a rompere il silenzio e a parlare apertamente con qualcuno spiegando i motivi che hanno portato alla rottura. Ilary Blasi lo farà, probabilmente con più dovizia di particolari, nel salotto televisivo dell'amica Silvia Toffanin, a Verissimo. Mentre Francesco, per ora, la sua verità l'ha racconata ad Alex Nuccetelli, famoso pr romano e amico di Totti. 

«Guai a chi me la tocca»

E così in un lungo sfogo, Francesco Totti racconta la rottura che per mesi ha riempito i giornali di gossip. Ma l'inizio del racconto spiazza. Se non fosse che i due si stanno separando, sembrerebbe quasi che Francesco sia ancora innamorato della sua Ilary Blasi, la donna con cui ha condiviso gli ultimi 20 anni di vita. «Lo sai, per me guai a chi me la tocca Ilary, perché resta mia moglie, ok, ex moglie, la madre dei miei figli», spiega all'amico che fece scoppiare la scintilla tra lui e Ilary. «Capirai, dopo 20 anni. Oh, abbiamo passato insieme quasi un quarto di secolo. Non le ho fatto mancare niente, in tutto e per tutto, perché ero proprio innamorato pazzo». 

La rivelazione choc

Ma durante il suo racconto, Francesco Totti fa capire che qualcosa, con il tempo, si è incrinato. Forse addirittura rotto. Lasciando presupporre che Ilary Blasi si è allontanata dal suo Francesco e lui, se tutto fosse rimasto come è sempre stato, non avrebbe mai pensato alla separazione. «Se avesse fatto qualcosa in più, non mi sarei mai allontanato, questo è scontato», rivela. Una patata bollente lasciata in mano a Ilary che, a questo punto, viene incolpata di aver rovinato quella storia d'amore che in tanti hanno inviadiato negli ultimi 20 anni. 

Alessia, morta a 23 anni in autostrada: «Chiedeva aiuto al telefono col fidanzato». Poi la tragedia

È accaduto tutto in pochi istanti. L'auto si è spenta improvvisamente mentre era in corsia di sorpasso, Alessia si è spaventata e ha chiamato il fidanzato per chiedere aiuto. Ma pochi secondi dopo un Suv l'ha tamponata violentemente ed è stata sbalzata fuori dall'abitacolo. È morta così Alessia Grimaldi, 23 anni di Castel Maggiore (Bologna) che la sera di sabato 27 agosto stava percorrendo l'A14 in direzione Milano Marittima per raggiungere alcuni amici. 

 


 L'auto si è fermata in corsia di sorpasso 

L’incidente è avvenuto intorno alle 19 di sabato sera sull’autostrada A14 all’altezza del chilometro 34, tra i caselli di San Lazzaro di Savena e di Castel San Pietro Terme. Secondo una prima ricostruzione l'auto della ragazza - una Fiat 500 - avrebbe urtato il guard rail, forse per un guasto meccanico al motore. Non riuscendo a riaccendere l'auto, la giovane in preda al panico ha chiamato il fidanzato che le ha detto di abbandonare il veicolo. Ma non ha fatto in tempo a mettersi in sicurezza perchè un Suv in arrivo l'ha travolta tamponando la sua auto e sbalzandola fuori dall'abitacolo. Il pensionato alla guida del Suv è stato portato all'ospedale in stato di choc e con ferite lievi. È stata aperta un'inchiesta per omicidio stradale.

L'ultima chiamata al fidanzato 

«Le informazioni che abbiamo sono frammentarie, il fidanzato ci ha raccontato l'ultima telefonata e abbiamo visto le immagini dei mezzi in tv e sui giornali» ha detto in un'intervista al Corriere Massimo Grimaldi, padre della ragazza che ha sottolineato anche che l'auto era stata recentemente controllata e che le gomme erano nuove. L'idea dei genitori è che il Suv sia arrivato a velocità sostenuta e l'impatto sia stato molto violento: «La 500 non ha praticamente più la parte posteriore, e la vettura è distrutta anche sul davanti. Per questo pensiamo che la vettura sia arrivata a una velocità sostenuta. La vettura di Alessia, tamponata, sarebbe finita girata nel senso di marcia opposto rispetto a quello in cui stava procedendo».  

«Era una ragazza solare e un po' ribelle» 

Alessia Grimaldi si era diplomata all'istituto alberghiero e poi aveva frequentato un corso professionale da parrucchiera, per aiutare la madre nell'attività di famiglia. Si stringe a lui Daniela, la mamma di Alessia, parrucchiera come la figlia. «Alessia era una bella ragazza solare, un po’ ribelle, rispettosa di tutto e di tutti, molto precisa sul lavoro» ricorda il padre Massimo Grimaldi. Tanti i messaggi di familiari e amici che si sono stretti al dolore dei genitori. «A te che mi facevi ridere, che mi hai capito e sostenuto. A te che mi hai sempre amato Non ti dimenticherò mai. Non smetterò mai di amarti. Ripsoa in pace con gli angeli piccola mia» le parole del fidanzato. 

lunedì 29 agosto 2022

La battaglia della sorella di Kim Rossi Stuart: «Mio figlio malato ancora in carcere. É un'ingiustizia»

La battaglia di una madre per il figlio malato in carcere. Una lotta «d'amore, coraggio e umiltà». Lei è Loretta Rossi Stuart, sorella dell'attore, lui è Giacomo Seydou Sy, un ragazzo bipolare costretto a stare dietro le sbarre per mancanza di posti nelle Rems (Residenze per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza), le strutture sanitarie che dovrebbero accogliere gli autori di reati affetti da disturbi mentali.  «Mio figlio è ancora in carcere, da cinque mesi. Nel raccontare la nostra storia di ingiustizia, stiamo dando voce a decine di casi inascoltati e, finalmente, qualcuno ha smesso di girarsi dall'altra parte! Dalla Regione Lazio l'assessore alla sanità Alessio D'Amato ci ha assicurato la massima attenzione sulla vicenda e che presto arriveranno buone notizie con l'apertura a gennaio di una nuova Rems nel Lazio. Mio figlio ed io». 

La sorella di Kim Rossi Stuart , anche lei attrice, ha girato un docu-film “Io combatto- Dalla comunità alla Rems, passando per il carcere, il viaggio di una madre nel buio delle istituzioni”. Il figlio è stato arrestato due volte nel giro di poco tempo:  per resistenza a pubblico ufficiale, per un piccolo furto da 60 euro, compiuto in uno stato psicotico. Per Jack si sono spalancate le porte di Rebibbia. ​Venticinque anni, il sogno di diventare campione del mondo di pugilato, la droga.  «Con questo bipolarismo quando assume delle sostanze va subito fuori di testa. Non è un criminale». A maggio aveva finito di scontare la pena per il furto ma su di lui pende ancora un anno di Rems per infermità mentale. «È un internato, senza le cure adeguate, perché non c'è posto nella struttura alternativa dove dovrebbe andare. La lista d'attesa è pazzesca. Le Rems sono ancora pochissime! Nel Lazio sono 3-4, 80 in tutta Italia a fronte di un fabbisogno di 120. Non si può trattenere in carcere chi è stato destinato ad una struttura di cura, le Rems vanno potenziate, questo è il problema».

Il docu-film "Io combatto" sarà proiettato nel corso di un convegno che si terrà a Roma martedì 12 novembre a Roma, presso la Fondazione Don Luigi Di Liegro, in via Ostiense. Moderato dalla psicologa specialista in Psicologia Giuridica Elisabetta Caponetti, all'incontro interverrà l'assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato e le persone che l'hanno affiancata in questa battaglia: Gabriella Stramaccioni, Garante Detenuti del Comune di Roma Capitale, Giusy Gabriele, Psichiatria Democratica e Giancarlo Di Rosa, avvocato di Loretta Rossi Stuart. 


Nedved balla con tre donne in un locale, il video virale sui social: cosa è successo

Pavel Nedved protagonista sui social per un video privato diventato virale nelle ultime ore. Il vice presidente della Juventus è stato filmato durante una serata a Torino. Nel video, girato in un locale della città piemontese, si vede l'ex calciatore ballare divertito con tre ragazze (la cui identità al momento è sconosciuta), con le quali ha formato una sorta di trenino. Nedved tocca il seno di una di loro e dice a uno dei presenti: «Guarda che bombe che ha». Una scena che sta creando non pochi imbarazzi alla Juventus, visto l'importanza della carica che il ceco ricopre nel club.

Il secondo video sospetto

Insieme al video del balletto, che dura solo pochi secondi ma dal quale si riconosce chiaramente Nedved, sui social ne gira un altro che riprenderebbe lo stesso dirigente della Juventus lasciare il locale.

L'uomo ripreso di spalle somiglia molto a Nedved, ma non viene mai inquadrato in faccia, così da lasciare il dubbio sulla sua identità.

Dalla stessa serata arriva anche una foto, nella quale si vede Nedved seduto al tavolo con una ragazza e diversi calici davanti a loro.

La vita privata di Nedved

Nedved nel 2019 ha lasciato la moglie Ivana, con la quale era sposato dal 1994. La scorsa estate i media della Repubblica Ceca hanno rivelato la nuova relazione con la cantante-attrice slovacca Dara Rolins. Relazione confermata dai due sui social. Non è dato sapere se i due siano attualmente fidanzati (l'ultima foto insieme pubblicata dalla cantante risale a due settimane fa) e se il video in questione sia stato girato proprio durante la sua nuova frequentazione. 

sabato 27 agosto 2022

Selvaggia Lucarelli svela i messaggi ricevuti da Vanessa Incontrada e attacca: «Non ti permettere»

Dopo le polemiche con Valeria Marini, Selvaggia Lucarelli parte all'attacco di un altro volto televisivo, Vanessa Incontrada. Nulla a che vedere con la politica, ma solo una bella stoccata da parte della giornalista nei confronti dell'attrice che le ha mandato dei messaggi che non le sono particolarmente piaciuti.

Selvaggia Lucarelli svela i messaggi ricevuti da Vanessa Incontrada 

Vanessa Incontrada è stata spesso attaccata sui social ma anche da alcune testate a causa della suo forma fisica. Bodyshamig in piena regola a cui l'attrice ha risposto sempre con classe e un meraviglioso sorriso raccogliendo il plauso del pubblico e di tanti vip che hanno visto in lei un "paladina" dell'accettazione del proprio corpo.

Anche la Lucarelli si è sempre espressa a favore dell'attrice, fino allo scorso agosto quando la Incontrada è apparsa sulla copertina di Vanity Fair. Secco il commento del giudice di Ballando con le stelle «Sei grassa, no sei magra, “guardatemi nuda, io vado bene così”, no non va bene così, quella copertina è bodyshaming, no è solo una sua foto in costume, e allora io vado in tv e mi mangio una mozzarella così faccio vedere che me ne frego, dai diciamole che è bellissima, ok per la copertina in cui mi dite bellissima, non parliamo più del corpo della Incontrada però mi raccomando parliamo del corpo di Vanessa Incontrada fingendo di parlare d’altro. Posso dire? Questa storia ha rotto il cazz*». Finito qui? Neanche per sogno.

Stando a quanto affermato da Selvaggia Lucarelli nelle sue storie Instragram Vanessa Incontrada l'avrebbe contattata via messaggi  chiedendole di non parlare più di lei. Apriti cielo. Selvaggia ha deciso di risponderle a tono utilizzando però le sue storie Instagram: «Siccome dopo anni in cui la difendo, anche in alcuni dei miei libri (non la conosco), recentemente mi sono permessa di scrivere che Vanessa Incontrada, forse, dovrebbe smettere di rispondere a commenti sul suo corpo piazzandosi su copertine che mettono al centro il suo corpo… Perché è comunque alimentare un sistema sbagliato e perverso… Mi succede di ricevere un suo messaggio di spiegazioni confuse (i cui contenuti giustamente tengo per me), che si chiude (questo invece lo dico) con un “gradirei non essere più nominata nei tuoi post”».

Richiesta respinta al mittente con la Lucarelli che prosegue: «Ora , al di là del fatto che non ho ben capito se almeno posso nominarla negli articoli, chiarisco che i giornalisti non sono megafoni buoni solo quando devono lisciarti nell’intervista per l’ennesima copertina vittimistica. Per cui, gentile Vanessa Incontrada, non permetterti di chiedere a un giornalista di non nominarti, se non nei toni che gradisci tu. Non funziona così, dopo anni di luminosa carriera dovresti saperlo. Così come dovresti sapere che alla quarta copertina per dire “non parlate del mio corpo”, parlando del tuo corpo, può succedere che qualcuno a cui magari eri anche simpatica ti dica che ci stai marciando».

«Senza rancore - chiude ironicamente la Lucarelli -  però, eh, magari, pensaci su».

mercoledì 24 agosto 2022

Alessandra Matteuzzi, la sorella: «Era ossessionato da lei, quando l'ha uccisa di botte era al telefono con me»

Quando Alessandra Matteuzzi, la donna di 56 anni uccisa ieri sera a Bologna, è stata aggredita a morte dall'ex compagno, il calciatore Giovanni Padovani, in quel momento era la telefono con la sorella. «È scesa dalla macchina e ha cominciato a urlare: no Giovanni, no, ti prego, aiuto. Io ero al telefono, ho chiamato immediatamente i carabinieri che sono arrivati subito. Io abito a 30 chilometri. Alla fine l'ha massacrata di botte», ha detto la donna in lacrime al Tgr Rai Emilia Romagna.

«C'era stata una denuncia e anche delle integrazioni, erano stati sentiti dei testimoni e nominato un pm», spiega ancora la sorella in un video pubblicato dal quotidiano Il Resto del Carlino. «Hanno avuto una frequentazione a distanza, perché lui faceva il calciatore in Sicilia, quindi si sono visti poche volte - ha aggiunto la sorella della vittima - era poco più di un anno che si conoscevano, però è dallo scorso gennaio che ha cominciato ad avere delle ossessioni verso di lei».

«Si vedevano una volta al mese, poi hanno passato qualche giorno insieme, durante il periodo di pausa calcistica, lui è stato qua con lei - ha detto ancora - A quel punto però le sono successe delle brutte cose, lui aveva rotto piatti e bicchieri, si era arrampicato dalla terrazza, staccava la luce generale del suo appartamento, e le faceva degli agguati sulle scale», ha spiegato la donna.

Il club: «Lo avevamo già allontanato»

Intanto la Sancataldese, squadra che milita nel campionato di Serie D, precisa che Padovani era già stato allontanato dalla squadra. «Condanniamo senza se e senza ma ogni violenza e femminicidio. Non riusciamo a trovare le parole per commentare i fatti che si sono verificati ieri sera a Bologna, per la furia e la ferocia subita da Alessandra Matteuzzi. Ciò che proviamo in questo momento è shock e sgomento», fa sapere in una nota il club di San Cataldo (Caltanissetta). «La Società Sancataldese Calcio - continua la nota - tiene a puntualizzare che il calciatore Giovanni Padovani già lo scorso sabato 20 agosto era stato messo fuori rosa a causa del suo ingiustificato allontanamento. La dirigenza verde amaranto si stringe al dolore della famiglia della vittima, certi che la legge faccia il suo corso». 

martedì 23 agosto 2022

Christian De Sica, l'attrice Gaia Nanni critica i suoi cinepanettoni e lui replica: «Ma chi te vo». Ovazione sui social

Christian De Sica sta vivendo una nuova giovinezza grazie ai social. Dopo essersi scagliato contro gli atteggiamenti "cafoni" degli influencer, ha replicato, in perfetto stile cinepattone, ad un'intervista rilasciata da Gaia Nanni. L'attrice in una delle sue risposte al quotidiano ha preso le distanze da quei film.

Christian De Sica ci ha preso gusto e attraverso i suoi profili social fa sentire la sua voce e conquista nuovi follower. Su Instagram l'attore ha postato uno stralcio dell'intervista che Gaia Nanni ha rilasciato all'edizione toscana del Corriere della Sera in cui prende apertamente le distanze da lui e dal mondo dei cinepattoni di cui De Sica è il massimo rappresentante.

Christian De Sica contro l'attrice Gaia Nanni

«Pesco nel grandissimo supermarket dei dialetti ... in una ricerca antropologica culturale che mi permetta di stare lontano da Mirandolina o dalla quarta amante di Christian De Sica in Vacanze di Natale», ecco la frase "incriminata" dell'intervista rilasciata da Gaia Nanni.

Inevitabile la replica: «Gaia Nanni - scrive Christian De Sica in un post Instagram - dice che rifugge da me e dalle Vacanze di Natale. “Ma chi te conosce, ma chi te vo Gaia Nanni”». Non contento l'attore ha postato l'intervista anche nelle sue storie Instagram commentando «Ma bella chi te vo'». Boom di like e di messaggi di apprezzamento per De Sica da parte dei suoi follower.

lunedì 22 agosto 2022

Darya Dugina, com'è morta la figlia dell'ideologo di Putin: «La bomba azionata a distanza». Le prime ipotesi

Com'è morta Darya Dugina, giornalista e politologa e figlia dell'ideologo di Vladimir Putin, Alexander Dugin, e chi l'ha uccisa? Sui media russi oggi emergono nuovi particolari sulla morte della donna, che ha perso la vita nell'esplosione della propria auto a Bolshiye Vyazemy, nella periferia di Mosca. Secondo quanto afferma la polizia russa - citata dall'agenzia Tass e ripresa dal quotidiano Izvestija - la bomba installata sull'auto della Dugina sarebbe stata innescata a distanza. «Ora è stato accertato che la bomba sull'auto di Dugina è stata innescata a distanza. Presumibilmente, l'auto è stata monitorata e il suo movimento è stato seguito», ha detto una fonte della polizia.

L'obiettivo era il padre Alexander
L'auto sulla quale viaggiava Dugina era una jeep di proprietà del padre: è presumibile che il vero obiettivo dell'attentato non fosse dunque Darya, ma suo padre Alexander, da tempo ritenuto uno dei politologi più vicini al presidente russo Putin, e con qualche legame anche con i leader populisti nei Paesi occidentali. Per il momento, affermano i responsabili delle indagini, si seguono «tutte le piste» sui possibili mandanti ed esecutori dell'attentato: ma fonti filorusse e alcuni media governativi hanno già puntato il dito contro l'Ucraina, che ha risposto negando ogni coinvolgimento.

Padre e figlia dovevano rientrare dalla tenuta di Zakharovo, sede di un convegno sul tema della 'tradizione' al quale sabato sera era intervenuto il filosofo. Inizialmente, hanno raccontato i testimoni, i due avevano deciso di rientrare a Mosca sulla stessa automobile, ma all'ultimo momento c'è stato un cambio di programma: il padre Alexander è salito su un'altra vettura e Darya si è messa alla guida di una Toyota Landr Cruiser per far ritorno da sola nella capitale. Cinque minuti dopo, l'esplosione, mentre l'auto percorreva l'autostrada Mozhaisk a tutta velocità nei pressi del villaggio di Bokshiye Vyazemy, 20 chilometri a ovest di Mosca. Residenti locali hanno riferito che la vettura ha preso fuoco mentre era ancora in corsa per poi schiantarsi contro una barriera.

Le prime immagini diffuse sui social hanno mostrato le fiamme, frammenti dell'auto sparsi sull'asfalto e un uomo, apparentemente lo stesso Dugin, accorso sul luogo della tragedia, che osserva la scena con le mani tra i capelli. Gli investigatori parlano per ora solo di un omicidio «premeditato su contratto». Ma non si sbilanciano né su chi possano essere i sicari né, soprattutto, i mandanti. Denis Pushilin invece, capo dell'autoproclamata repubblica di Donetsk, nel Donbass, ha apertamente accusato Kiev, definendo i dirigenti ucraini «vigliacchi infami» e «terroristi».

Per il suo sostegno pubblico all'operazione militare russa, Darya Dugina, come il padre, era oggetto di sanzioni varate dalle autorità americane e britanniche. Secondo Londra, Darya era «una fautrice di alto profilo della disinformazione» di Mosca. Mentre il Dipartimento del Tesoro americano la indica come caporedattore del sito United World International, che gli stessi Usa ritengono sia di proprietà di Yevegny Prigozhin, stretto alleato di Putin. Dopo essersi laureata alla facoltà di Filosofia dell'Università statale di Mosca, Darya Dugina aveva cominciato a collaborare con media filogovernativi impegnati nel sostegno all'immagine del governo russo all'estero, tra cui la televisione Russia Today. Aveva inoltre fornito contributi a siti conservatori sotto lo pseudonimo di Darya Platonova.

Alexander Dugin, chi è il politologo vicino a Putin
«Una guerra santa contro l'Anticristo e il satanismo» rappresentato dal «moderno sistema di valori occidentali»: Alexander Dugin ha definito così l'invasione russa dell'Ucraina, «una questione di essere o non essere» che la Russia farà di tutto per vincere, «anche fino a una collisione nucleare». In Occidente si è guadagnato l'appellativo di 'Rasputin di Putin', o anche di 'cervellò dello zar, perché nei discorsi del leader del Cremlino le parole d'ordine di Dugin sono sempre più frequenti. A cominciare dal concetto di 'Nuova Russia' per indicare i territori ucraini da «liberare», oppure i ripetuti richiami all'ortodossia russa che lo zar sbandiera facendosi immortalare in chiesa e presentandosi come paladino della cristianità e della tradizione.

Non mancano le sortite in Italia del filosofo padre della 'Quarta Teoria Politica' (scavalcando fascismo, comunismo e liberalismo) che nel 2018 ha benedetto il governo gialloverde. «Ha vinto Salvini, che con le sue felpe e le sue magliette ha contribuito a far smetter di demonizzare il populismo, e anche i Cinque Stelle. Insieme a loro ha vinto il popolo, in questa nuova lotta contro le élite per ritrovare la propria identità», disse allora. La «grande simpatia» per il leader leghista, che Dugin aveva intervistato a Mosca nel 2016, è però durata poco. «La sua trasformazione in senso atlantista e liberale è un peccato, perché ha perduto la dimensione del vero populismo», commentò Dugin un paio di anni fa, deluso per «l'influenza della destra liberale Usa su Salvini». In una delle ultime uscite il nuovo Rasputin aveva indicato in Giorgia Meloni la nuova favorita, per le sue critiche alle misure anti-Covid e la distanza «dalle politiche fallimentari del globalista e liberale Draghi»: «Ho un presentimento, si farà strada», il vaticinio.

Dugin, 60 anni, figlio di un ufficiale dell'intelligence sovietica, arrivò alla ribalta delle cronache russe all'inizio degli anni '90, in pieno disfacimento dell'Urss. All'epoca scriveva sul quotidiano di estrema destra Den, dove nel 1991 pubblicò il suo manifesto: 'La grande guerra dei Continenti'. Teorizza che la Russia sia «un'eterna Roma» che ha il compito di combattere il materialismo e l'individualismo dell'Occidente, «eterna Cartagine» da radere al suolo. Poi fondò il partito nazional-bolscevico, assieme al rocker della letteratura russa Eduard Limonov, un mix di elementi ideologici fascisti e comunisti per superare entrambi. Tanto che la bandiera dell'organizzazione era una falce e martello in un cerchio bianco su sfondo rosso, una sorta di svastica comunista insomma.

Nel 1997 il suo 'The Foundations of Geopolitics: The Geopolitical Future of Russià diventa un bestseller, così popolare da essere venduto anche nei supermercati. Indica, aprendo la strada agli ingegneri del caos, gli strumenti per destabilizzare l'Occidente, Stati Uniti in testa: disinformazione e soft power. «L'Eurasia e il cuore della Russia rimangono teatro di una nuova rivoluzione. Il nuovo impero euroasiatico verrà costruito sulla base del principio fondamentale del nemico comune: il rigetto dell'atlantismo, del controllo strategico americano, il rifiuto di consentire ai valori liberali di dominarci», scriveva.

Nel 2002, due anni dopo l'ascesa di Putin al Cremlino, battezza la nascita del partito 'Eurasia', che attira molti esponenti dell'entourage del nuovo zar. Nel 2014 è in prima linea nel sostegno ai separatisti filorussi del Donbass, ma i suoi proclami incendiari sono giudicati all'epoca eccessivi, soprattutto quando fa appello al «massacro» degli ucraini, e gli costano un ruolo prestigioso all'Università statale di Mosca, dalla quale viene cacciato. Ciononostante, Dugin diventa ospite fisso dei talk-show in tv, la prova secondo molti dell'ampio consenso di cui gode ai piani più alti del Cremlino.

domenica 21 agosto 2022

«Andate a c***are»: Elisa D'Ospina e l'ex della Pettinelli sbottano in diretta social. Ecco cos'è successo

Stefano Macchi, ex storico di Anna Pettinelli, ha voltato pagina e si gode le vacanze ad Ibiza con il nuovo amore Elisa D'Ospina. La coppia, uscita da poco alla scoperto da poco, ha organizzato una live sociale e non sono mancati gli haters, ma la loro reazione è stata decisa.


Elisa D’Ospina e Stefano Andrea Macchi sono ufficialmente una coppia. Quest'ultimo è stato il compagno storico della conduttrice radiofonica ed ex insegnante di Amici Anna Pettinelli. Insieme avevano partecipato a Temptation Island Vip 2 ed è ormai un cult la frase della Pettinelli «Bella patata sono io» a causa delle le eccessive «cortesie» di lui nei confronti della sua “tentatrice”.

Ora Stefano fa coppia con la modella e conduttrice Elisa D’Ospina e entrambi hanno deciso di fare una live sui social per rispondere alle domande dei propri followe, ma qualcosa è andato storto, e per la prima volta giocano insieme sui social con la loro prima diretta live.

Come purtroppo accade i due sono stati "attaccati" da numerosi haters che scrivevano insulti del tipo «vergognatevi». La prima a rispondere è la D’Ospina ch ein modo diplomatico invita chi non ama questa coppia ad uscire dalla diretta e di togliere il ‘segui’ «Se non vi piace o rosicate andate via, non abbiamo bisogno di voi».

Più incisivo Macchi: «Andate a cag*re», accompagnando l’esternazione con una risata finale.

Entrambi si dicono consapevoli che gli haters in questo periodo saranno un po’ più ‘attivi’ del solito nei loro confronti… ma quando si ama, non c’è haters che vinca. Vince l’amore.

La reazione di Anna Pettinelli

Dopo 8 anni d'amore Anna Pettinelli e Stefano Macchi si sono lasciati. La conduttrice è in vacanza in America e non ha commentato la nuova coppia però  ha cambiato la biografia del suo profilo Instagram così «Conduttrice radio televisiva. Ogni giorno su RDS. Madre orgogliosissima di Carolina. Credevo nell’amore ora solo nell’amicizia. Sono la solita cogliona».


Kobe Bryant e le foto choc del suo cadavere: la moglie Vanessa in lacrime al processo

Vanessa, la moglie del campione di basket, Kobe Bryant è scoppiata in lacrime nell'aula di tribunale per testimoniare al processo contro i funzionari della contea di Los Angeles, accusati di aver condiviso le foto dei resti di Kobe e della figlia Gianna, morti nell'incidente in elicottero, in cui hanno perso la vita altre sette persone. Il 26 gennaio del 2020, l'elicottero su cui viaggiava Kobe e sua figlia si è schiantato a terra, per un errore del pilota, senza lasciare alcuna possibilità di salvezza ai passeggeri.

In lacrime ricordando marito e figlia

Vanessa Bryant, sopraffatta dall'emozione, ha iniziato a piangere mentre spiegava come ha appreso la notizia dell'incidente mortale, ricordando marito e figlia che non ci sono più. Preoccupata dai paparazzi che avrebbero cercato di scattare foto dei resti umani, Vanessa disse allo sceriffo che la informò, di proteggere l'area dello schianto, ma l'uomo non le disse che i suoi vice avevano già fotografato i corpi dei suoi familiari.

«Avrei voluto correre giù dall'isolato e urlare, ma non potevo scappare. Non potevo fuggire via, non potevo sfuggire al mio corpo» ha detto in aula la donna, straziata dal doloroso ricordo, e dalla paura che le foto possano spuntare nel web. Dopo lo schianto, il personale del dipartimento dello sceriffo di Los Angeles e i vigili del fuoco scattarono delle fotografie sulla scena e se le scambiarono. «Non voglio che si imbattano in quelle immagini mai», ha ripetuto Vanessa Bryant, riferendosi al timore che le sue tre figlie possano vedere le foto del padre e della sorella in condizioni strazianti.

Causa milionaria

Ora la vedova della stella dell'Nba sta facendo causa alla contea di Los Angeles per un milione di dollari, perché «mi fidavo di loro», ha detto Vanessa Bryant, e le azioni dei funzionari le hanno causato un grave stress emotivo e ha detto che è disposta ad «andare attraverso l'inferno e tornare» per ottenere giustizia per Kobe e Gianna. «Nessuno dovrebbe mai vedere la propria famiglia in quel modo».

lunedì 15 agosto 2022

Wanda Nara e Mauro Icardi denunciano l'ex colf: «Schiavitù? Accuse infondate»

«Li abbiamo lasciati parlare troppo, adesso tocca a noi dire la verità». Queste le parole che una Wanda Nara furiosa usa nelle sue Instagram Stories per rispondere alle accuse di schiavitù che ritiene essere infondate. Mauro Icardi e sua moglie continuano ad essere nell'occhio del ciclone. Dopo i tanti rumors e le indiscrezioni del gossip relativi a un loro imminente divorzio, ecco avere inizio una battaglia legale contro Carmen, la loro ex colf. 

Dopo aver diffuso un messaggio vocale in cui la manager fa riferimento alla separazione sempre più vicina dal calciatore del Psg, Carmen ha rincarato la dose. In un programma televisivo argentino, ha accusato Wanda Nara e Mauro Icardi di averla trattata per anni come una schiava. Accuse a cui una delle coppie più chiacchierate del momento non ha potuto che rispondere tramite i propri legali. Ma Wanda ha voluto fare di più. Ha condiviso su Instagram una sequenza di storie in cui spiega la verità dell'accaduto annunciando: «Sono accuse infondate»

Nella prima storia Wanda Nara pubblica la nota ufficiale in cui si annuncia la battaglia legale: «I signori Icardi Mauro e Nara Wanda hanno dato mandato al proprio legale di fiducia, avv. Giuseppe Di Carlo, di attivarsi presso le competenti Autorità Giudiziarie per censurare fermamente le dichiarazioni rilasciate dalla ex domestica Carmen - riprese da numerose testate giornalistiche - relative ad un presunto e con forza contestato caso di 'schiavitù', in quanto palesemente infondate e non corrispondenti al vero. Si intende così tutelare e difendere il buon nome dei Sig.ri Icardi Mauro e Nara Wanda dalle dichiarazioni evidentemente false rilasciate pubblicamente dalla predetta ex collaboratrice, evidentemente lesive dell'immagine, dell'onore e della reputazione dei medesimi». Ma è soltanto l'inizio. Perché Wanda Nara pubblica le prove dell'infondatezza di quanto dichiarato, facendo capire ai propri follower chi è dalla parte della ragione.

«Per dare credito a così tante sciocchezze ci vuole coraggio - prosegue Wanda Nara -. Questa signora e il suo entourage, a quanto pare, amano avere 'due secondi di fama'. Qui adesso pubblico i documenti di Carmen che, secondo i suoi 'amici', non ha mai avuto. Li ho preparati personalmente, pagando ogni spesa... e sottolineo che le ho anche fatto avere un documento italiano per essere legalmente una cittadina europea. Hanno parlato troppo, adesso parliamo con la verità», controbatte alle accuse furiosa. 

Smentita punto per punto

E dopo aver caricato le immagini dei documenti, Wanda Nara torna ad attaccare. «Il termine babysitter, non regge quando i bambini vivono da anni a Parigi e lei in Italia. Carmen ha dichiarato di essere sempre sola, di aver bisogno di aiuto e di non avere una famiglia. Per questo adesso pubblicherò anche gli audio in cui, quotidianamente, la contattavo per chiederle come stesse e alla quale lei ha sempre risposto 'sto bene, grazie per tutto'. Ha vissuto per anni nella casa che amava, circondata da persone che lavoravano nella nostra casa, badando agli animali che amava. Ogni mese riceveva il bonifico sul suo conto per lo stipendio, oltre che un bonifico per l'affitto in Argentina. Trovo anche poco elegante che parli di regali, lei a Natale ha sempre ricevuto regali da parte mia, tra cui anche una borsa di Louis Vitton. Il dolore che proverà un giorno, spero sia così grande che tutti intorno a lei spariscano. Ed è per questo che finirà in tribunale», controbatte con rabbia. 

Lo sfogo social

«La casa che hanno fatto vedere, dove ha dichiarato di dormire, in realtà non è la casa dove ha vissuto. La sua stanza era enorme, con letto matrimoniale e tutte le comodità. Ha sempre potuto viaggiare e muoversi in giro per il mondo con noi. Ci ha dipinti come mostri, in preda all'angoscia e alla schivitù, accusandoci di averla rapita. Ma queste cose non ce le ha mai fatte notare e nemmeno alle altre 6 persone che lavoravano con lei. Ha sempre mentito dicendoci di essere sola al mondo e invece, adesso, dalla televisione scopriamo avere tre figli che noi non le abbiamo mai fatto vedere», conclude il suo sfogo social Wanda Nara, senza aggiungere altre parole per far capire ai suoi fan e follower chi tra le due sta mentendo. Per il momento, il gossip può attendere. Adesso Wanda Nara e Mauro Icardi devono risolvere questioni legali ben più importanti, contro la diffamazione della donna che per anni hanno accolto nella loro famiglia. 

domenica 14 agosto 2022

Chiude il bar ma dimentica la porta aperta. La mattina dopo trova una «sorpresa» sul bancone

Anca Nicoleta Scolareanu, giovane romena titolare del bar Belvedere in piazza Angeletti di Sant'Angelo a Pontano (provincia di Macerata), come ogni sera ha chiuso il suo locale, ma ha dimenticato di chiudere la porta. E al suo rientro, il mattino seguente, ha fatto una curiosa scoperta. Il biglietto sul bancone recitava: «Abbiamo preso due Peroni, ecco qui i soldi». All'interno del suo bar sono entrati, non dei ladri, ma dei clienti che hanno sfruttato l'occasione, ma senza approfittarsene per non pagare. 

L'onestà dei ragazzi

Quello compiuto da tre ragazzi, che è stato ripreso anche dalle telecamere di videosorveglianza, è un gesto di estrema onestà di quelli che fanno bene al cuore. È l’altra faccia della medaglia di una generazione che spesso finisce sotto i riflettori per tristi fatti di cronaca. Ed è per questo che la titolare del bar ha voluto raccontare la sua storia. Per dimostrare come un piccolo gesto possa far sperare in un futuro migliore. 

«Dire che sono sorpresa per quello che è accaduto è poco - racconta al Corriere Adriatico la titolare del bar - perché una cosa del genere credo sia unica. Nei giorni in cui i tragici fatti accaduti in sequenza a Civitanova hanno gettato la nostra provincia nel dramma, quello che è accaduto a me va in netta controtendenza e regala speranza per un mondo migliore per tutti noi. Venerdì notte mi ero dimenticata di chiudere la porta del bar e sabato mattina la mia collega ha ritrovato il biglietto».

«Presa dalla curiosità di capire chi fosse stato, ho visto le immagini delle telecamere di sicurezza del locale. Si nota che intorno alle 4.30, tre ragazzi sono entrati nel bar e si sono diretti verso il frigo, hanno preso le birre e poi hanno lasciato accanto alla cassa i tre euro della consumazione con tanto di biglietto su cui c’era scritto 'Abbiamo preso due Peroni, ecco qui i soldi'. Da quello che si nota nel video sono addirittura usciti dal locale per prendere i soldi in macchina e poi sono rientrati. Questo gesto di onestà dimostra che ci sono anche ragazzi bravissimi. Non era affatto scontato: potevano andarsene senza pagare o danneggiare il locale. È stato soprattutto un segno di rispetto per il mio lavoro». Anca Nicoleta Scolareanu ha anche lanciato un appello affinché i tre clienti notturni si facciano vivi: «Offrirò loro un aperitivo» ha concluso.                                                                                         

venerdì 12 agosto 2022

Pamela Prati, il dolore dopo la morte del nipote Alessio: «Ho un vuoto lacerante nel cuore»

È un dolore che non accenna a diminuire quello di Pamela Prati per il nipote Alessio, scomparso lo scorso 16 luglio a soli 40 anni per un tumore. Per la showgirl si tratta dell'ultimo dispiacere da cui sembra non riuscire a risollevarsi.

Proprio al nipote è dedicato il singolo «Sale del Sud», una dichiarazione d'amore per il suo "ragazzo" che per lei era come un figlio. «Non è facile reagire a una tale tragedia, ma devo riuscire a farlo per mia sorella. È un modo per dividere il suo dolore con me, lei non può sopportarlo tutto da sola», ha spiegato Pamela Prati al settimanale Nuovo.

Alessio è solo l'ultimo di una drammatica serie di lutti per la showgirl, che ha perso la madre e la sorella Francesca solo due anni fa. «A parlare di loro mi spezza ancora la voce. Il vuoto che ho nel cuore è lacerante, ma cerco di trovare la forza per andare avanti. Certe perdite non si superano, ma con il tempo si impara a conviverci. Si va avanti per dare il proprio amore a chi è rimasto».

Adesso nel suo cuore non c'è più posto per fidanzati immagnari, ormai ha capito che l'unica storia d'amore che merita di essere vissuta è quella con se stessa.

Federica Pellegrini, l'appello disperato di una bambina: «Ti prego aiutaci...». Cos'è accaduto

Un lettera strappalacrime. Protagonista del gossip degli ultimi tempi per l'attesissimo matrimonio col suo allenatore Matteo Giunta, Federica Pellegrini pubblica su Instagram un post che commuove i follower.

Una lettera scritta a mano da Isabel, una piccola nuotatrice della squadra del Trentino "Amici nuova Riva", che ha scritto al suo mito per parlarle di un problema che l'affligge. Appassionata di nuoto come la campionessa italiana, Isabel ha parlato a Federica della piscina di 50 metri, dove lei e la sua squadra si allenano, che sarà demolita per crearne altre più piccole. Un disastro per chi si allena, avendo bisogno di vasche. «Ti prego aiutaci a non distruggere la nostra piscina» è l'appello disperato della bambina. 

Federica non ha esitato a pubblicare la lettera in segno di sostegno alla bambina e a tutti i piccoli atleti del paese. «Mi colpiscono sempre molto le lettere dei bimbi innamorati di Sport…. E sono tanti veramente tanti per fortuna…. Lo Sport e’ una delle Fortune più grandi e belle che abbiamo in questo Paese… ma abbiamo ancora bisogno di certezze in questo senso?!?! ….». A tutti piace giocare e divertirsi ma senza distruggere la nostra piscina!"» scrive la futura moglie Giunta a corredo del post. 

«Gli italiani lavorano e mantengono me e migliaia di stranieri»: il video social diventa virale e scoppia la polemica

Di lei si sa pochissimo, ma il suo è già diventato un piccolo caso mediatico. Il potere dei social. Il suo username su TikTok è “mayabellator02”, ma adesso il suo profilo è scomparso, probabilmente per le decine di attacchi arrivati nei commenti da altri utenti. Il motivo? Un video nel quale questa donna, con accento dell'est, si prende gioco degli italiani e del governo che, a suo dire, la mantiene senza che debba fare nulla. «Io vivo sulle vostre spalle, faccio la bella vita e a voi sta bene», dice. 

Il video, ripostato da diversi utenti, dura circa un minuto. La donna, seduta in un parco, si inquadra e racconta come farebbe a vivere da disoccupata, grazie all'assistenzialismo del governo: «Io il bonus di 200 euro non l’ho preso perché hanno annullato il bonifico e io vivo sulla vostra schiena: voi lavorate e mantenete me e migliaia di stranieri che sono in Italia. Non è colpa nostra, è colpa del vostro governo… ma no, neanche, è colpa vostra, che accettate tutto ciò! Quindi io vivo con il reddito di cittadinanza, casa gratis, bonus bollette, bonus tutto, mangio gratis… Non devo fare niente, faccio la mantenuta, faccio la bella vita!», dice.

La provocazione continua: «Se avete bisogno venite, vi aiuto. Vi do volentieri un piatto da mangiare. In Italia funziona così, avete scelto un governo che decide per voi la vostra vita, o meglio, “non vita” e secondo me, vi sta bene così, perché in Italia sono 50 anni che il governo fa come cazzo gli pare, gli stipendi sono gli stessi da trent’anni, quindi… se a voi va bene così, va bene così! Tanto ascoltate la televisione che vi dice che va tutto bene, che andrà tutto bene…», conclude. 

Chi è la straniera che attacca gli italiani

Maya era "famosa" su TikTok per altri contenuti di questo genere. Nei suoi video rispondeva agli utenti che la attaccavano e prendeva in giro gli italiani e il suo governo. «Resterete senza gas ed energia elettrica e sarà colpa di Putin e delle straniere come me, che vi rubano i mariti e il lavoro», ha detto ironicamente in un altro video. 

martedì 9 agosto 2022

Olivia Newton-John, l'ultimo post solo due giorni prima di morire che ha commosso i fan

L'ultima fotografia condivisa su Instagram da Olivia Newton-John risale a due giorni prima della sua morte e la ritrae insieme al marito John Easterling. La star di Grease, 73 anni, è morta lunedì 8 agosto dopo una lunga battaglia contro il cancro al seno.

Ad annunciare la morte dell'attrice è stato proprio il marito attraverso i suoi canali social, gli stessi attraverso i quali la sua Olivia venerdì aveva pubblicato una foto di qualche tempo fa che li vedeva insieme, felici e sorridenti. Il volto disteso e lo sguardo innamorato, la foto di coppia ha conquistato il cuore dei fan che si sono affrettati a commentare con frasi di incoraggiamento - prima della notizia della morte - che si sono trasformante in breve tempo in pensieri di cordoglio.

La storia d'amore tra Olivia e John

Newton-John e Easterling si sono incontrati per la prima volta grazie a un amico all'inizio degli anni '90, ma hanno cominciato a frequentarsi solo 15 anni dopo. Entrambi condividevano l'interesse per la spiritualità e le cure olistiche, e lui l'ha aiutata a gestire i sintomi del cancro con la marijuana medicinale che ha coltivato personalmente. Dopo aver reso pubblica la loro storia d'amore nel 2007, i due si sono sposati nel giugno 2008. Easterling ha sostenuto la Newton-John dopo la sua diagnosi di cancro al seno. Hanno anche unito le forze per lanciare nel 2020 l'Olivia Newton-John Foundation Fund per continuare la ricerca sulla fitoterapia per il cancro.

domenica 7 agosto 2022

Myanmar, due modelle di Onlyfans arrestate: «Hanno postato foto e video porno»

Due modelle di Onlyfans hanno postato foto e video hard sui loro siti internet, e sono state arrestate. Non accade in Italia né in Europa, ma in Myanmar (Birmania), Paese in cui la Giunta militare non perdona ormai più niente dal punto di vista dei contenuti a sfondo sessuale, da quando ha preso il potere l'anno scorso destituendo Aung San Suu Kyi con un colpo di Stato. Secondo i militari, il governo di quest'ultima - premio Nobel per la Pace nel '91 - ha attaccato la cultura tradizionale del Paese, profondamente buddista, spiega il quotidiano Il Messaggero.

Le due modelle di Onlyfans arrestate si chiamano Nang Mwe San e Thinzar Wint Kyaw: la prima, si legge in un comunicato delle autorità, avrebbe «messo a disposizione foto e video pornografici a pagamento che potrebbero danneggiare la cultura e la dignità del Myanmar», mentre la seconda avrebbe anche lei pubblicato video simili, sul sito Exantria. Lo hanno fatto, dicono dalla Giunta, «senza il pudore che dovrebbe essere mantenuto dalle donne del Myanmar». Entrambe rischiano fino a 15 anni di carcere.

mercoledì 3 agosto 2022

Sabrina Ferilli critica Vanessa Incontrada: «Una copertina in meno...». Il commento pungente

Vanessa Incontrada continua a far parlare di sè, al centro dell'attenzione di nuovo le sue generose forme. Per la terza volta appare nella copertina del settimanale Vanity Fair, un richiamo al body positivity, per alcuni l'ennesimo! Il titolo è "Sei Bellissima", l'artista spagnola viene immortalata in un elegante abito rosso dove mostra un sorriso sgargiante che fa da muro alle critiche sul suo corpo. Sabrina Ferilli, a quanto pare, non gradisce questa eccessiva esposizione sull'argomento, ormai visto e rivisto dalla stessa Incontrada. Così l'attrice romana invita, con un commento su Instragram, la collega a tornare a parlare di lavoro. 

Il commento di Sabrina Ferilli su Vanessa Incontrada

«Critico questo modo di raccontare tutto ed il contrario di tutto che porta ad un corto circuito insopportabile! - ha scritto, sotto la foto di Vanity Fair, Sabrina Ferilli - Probabilmente s’è rotta le balle anche lei di essere messa in mezzo a sta storia che non ha più senso! Dura da secoli! È che uno ad un certo punto da donna matura deve pure capire che ste storie non hanno più senso… e magari fare una copertina in meno e raccontare che lavoro sta facendo! Visto che meritatamente lavora tanto! Dai su! Ma basta!».

Sabrina Ferilli ha già esposto, lo scorso anno, il suo pensiero contro Vanessa Incontrada, dove sottolineò che non è facile lavorare nel mondo dello spettacolo e che non è la prima a essere esposta a critiche: «Ti posterei quello che hanno pubblicato su di me! E che didascalie sotto. Poi noi che siamo esposte su tante cose, ti lascio immaginare che occhi obiettivi abbiamo di fronte! Uhh! Ma ho sempre pensato che non me ne fregava niente e devo dire che ho lasciato queste cose nell’ambito del faceto. Non credo vada scomodato chissà che problema sociale o civile. Per noi personaggi pubblici è così. Se ti fotografano in una spiaggia poco puoi fare, se non affidarti al tatto di chi pubblica».


Chiede di essere pagata: «Dove sono i miei soldi?». E il datore di lavoro la picchia a calci e pugni

Si è presentata dal suo datore di lavoro, chiedendo di essere pagata. Ma è stata aggredita, in una escalation di violenza, con calci e pugni. Il tutto, in diretta sui social.

La denuncia social
L'episodio è stato denunciato da una pagina Facebook, 'Il pagamento? Poi vediamo - Osservatorio sullo sfruttamento in Calabria'. Nel post si vede il video della diretta fatta dalla giovane donna, originaria dell'Africa, che si era presentata nella struttura balneare dove lavora, chiedendo al datore di lavoro: «Dove sono i miei soldi? Io da qui non me ne vado». Secondo quanto riportato dalla pagina Facebook, l'episodio sarebbe avvenuto a Soverato Marina (Catanzaro).

L'aggressione
«Non ti preoccupare, ci sono gli avvocati e adesso arrivano i carabinieri. Questa è casa mia», la replica del datore di lavoro. Che poi, quando scopre che la ragazza sta riprendendo tutto in una diretta social, diventa sempre più aggressivo, fino a prenderla a calci e pugni, tentando anche di distruggere il cellulare.

Chi è la vittima
La vittima dell'aggressione si chiama Beauty ed è una giovane donna straniera, mamma di una bambina di quattro anni. Dopo l'aggressione non aveva sporto denuncia, ma si era presentata al pronto soccorso per farsi medicare: è stata poi dimessa e ora sta bene, secondo quanto denuncia l'associazione calabrese che denuncia soprusi sul lavoro, che si è offerta di fornirle assistenza legale e sindacale. «Il locale non è nuovo a cose di questo tipo, anche l'anno scorso ha avuto gli stessi atteggiamenti con il figlio della signora del video - aggiunge l'associazione - La ragazza ha già un avvocato, gli abbiamo offerto assistenza sindacale per recuperare immediatamente le spettanze (poi l'iter penale per l'aggressione segue un altra procedura)».

Le reazioni
Mentre i carabinieri stanno indagando sull'accaduto, non si sono fatte attendere le reazioni di condanna della politica, specialmente quella locale. Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, ha scritto su Twitter: «Dalla bellissima Soverato arriva una brutta storia. Il lavoro - che non deve in alcun modo somigliare alla schiavitù - si paga, sempre. E deve essere regolare: il nero o il fuori busta sono contro la legge. Solidarietà a Beauty. Gli inquirenti facciano piena luce su quanto accaduto».

Anche Ernesto Magorno, senatore e coordinatore regionale di Italia Viva, ha condannato l'aggressione: «Chiede di essere pagata per il suo lavoro e viene aggredita. Enorme dispiacere per quanto successo a #Soverato. Ogni atto di violenza è da condannare fermamente, sia fatta piena luce su quanto accaduto».

«A Soverato ennesima scena di razzismo, ennesima violenza su una donna, ennesimo mancato rispetto di una lavoratrice» - ha scritto sui social Caterina Bini, senatrice del Pd e sottosegretaria di Stato per i rapporti con il Parlamento - «Condanno fermamente quanto avvenuto e invio a Beauty, la giovane ragazza nigeriana aggredita e alla sua famiglia un abbraccio di solidarietà e vicinanza».

Archie in coma dopo la sfida social, ultima chance per salvarlo: avrebbero dovuto staccare la spina alle 12

Nuovo slittamento in vista per l'avvio dell'iter per la fine del sostegno vitale ad Archie Battersbee, il 12enne inglese considerato con «alta probabilità» in stato vegetativo permanente da medici e giudici britannici, ma tuttora al centro di un drammatico braccio di ferro legale con i genitori: aggrappati alla speranza di un risveglio contro le aspettative dei camici bianchi.

La famiglia ha deciso di tentare all'ultimo minuto anche la carta di un ricorso alla Corte Europea per i Diritti Umani, cui aveva finora rinunciato visti i ripetuti rifiuti dell'istituzione di Strasburgo d'intervenire in passato in contenziosi simili. Ricorso per il quale le era stato concesso tempo fino alle 9 di stamattina e che è stato frattanto depositato, come annunciato ai media da mamma Hollie, da papà Paul e da un loro avvocato. «Speriamo e preghiamo che la Corte Europea voglia guardare questa volta con favore ai nostri argomenti, noi non intendiamo arrenderci fino alla fine», ha dichiarato Hollie Dance a dispetto del volto segnato e in contrasto con l'apparente rassegnazione all'inevitabile mostrata ieri sera dopo l'ultimo rifiuto di una sospensiva dalla Corte Suprema britannica.

La decisione di staccare la spina - confermata dai giudici del Regno come in numerosi precedenti analoghi - era stata rinviata ieri a partire dalle 11 locali di oggi (le 12 in Italia). Ma ora appare di nuovo in standby, in attesa di notizie da Strasburgo, da parte dell'equipe del Royal London Hospital: dove Archie è ricoverato da aprile, dopo essere stato trovato privo di conoscenza in casa il 7 aprile in seguito a un incidente domestico a Southend, nell'Essex. Il ragazzo è rimasto soffocato mentre provava a riprodurre una sfida lanciata sui social. Il suo cervello è rimasto a lungo privo di ossigeno e le conseguenze sono state gravissime e irreversibili. La famiglia ha sempe sostenuto che Archie fosse un combattente e potesse svegliarsi, ma la scienza non ha conferme di questa speranza dei familiari. 

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