sabato 26 febbraio 2022

Silvio Berlusconi, bacio appassionato da Cracco in Galleria: la merenda con la fidanzata Marta Fascina e i nipoti

Silvio Berlusconi da Cracco in Galleria. Puntata in centro a Milano per il leader di Forza Italia prima della partita a San Siro Milan-Udinese: l'ex presidente del consiglio si è concesso una golosa merenda insieme alla compagna Marta Fascina e ai suoi nipoti. 

Dopo la notizia, poi smentita, del presunto matrimonio, la coppia torna a farsi vedere insieme in centro a Milano. Accomodati nel dehors a piano terra, che affaccia direttamente sul passaggio della Galleria Vittorio Emanuele, Silvio Berlusconi e Marta Fascina hanno attrato subito la curiosità di una piccola folla turisti e curiosi che si sono accalcati fuori dal locale per scattare video e foto. 

Tra spremute e brioche, la coppia è rimasta impassibile davanti al flash dei fotografi, concedendosi anche un romantico bacio. Con loro al tavolo anche due ragazzini, probabilmente due dei quattordici nipoti di Berlusconi. Prima di lasciare il tavolo, il Cavaliere è stato raggiunto da Carlo Cracco per un breve saluto.

Anna Safroncik, l'attrice in lacrime per il padre a Kiev: «Non riesco a dormire»

Anna Safroncik preoccupata per la guerra in corso. L'attrice ucraina, nata a Kiev, è in ansia perchè suo padre vive lì. Negli ultimi giorni Anna ha pubblicato una serie di stories Instagram in cui ha parlato apertamente del suo timore per la situazione del popolo ucraino. «Sento mio padre ogni ora per sapere come va» racconta l'attrice.

Il padre di Anna insegna canto all’università e negli ultimi anni, nonostante le insistenze della figlia perché lo raggiungesse in Italia, ha preferito restare nel suo paese. Durante un viaggio in treno, Anna Safroncik si è sgofata con i suoi follower, commuovendosi. «Siamo molto angosciati e nessuno ha dormito stanotte. Si sentono bombe, spari, le famiglie sono dentro casa. Da qui è difficile continuare a portare avanti gli impegni quotidiani» aggiunge l’attrice.

«Vorremmo portare via i nostri cari da Kiev, ma al momento è impossibile. Vige la legge marziale, ma soprattutto qualunque uomo venga fermato per strada su territorio ucraino viene arruolato. Mi ha fatto sapere una mia amica che il marito è stato fermato mentre stava per raggiungerla. Gli hanno dato un minuto per salutarla al telefono e cambiarsi per partire» racconta Anna. «Non riesco ad accettare che la gente continui a morire».

In un’intervista al Corriere, l’attrice ha denunciato di non riuscire ad accettare la situazione drammatica in corso. «Sono talmente arrabbiata.  È una guerra mai finita, ma è da quando ci sono state le prime ribellioni al centro di Kiev che gli scontri continuano, che la gente continua a morire, che i nostri due popoli sono in guerra anche se sono fratelli».


giovedì 24 febbraio 2022

Denis Dosio, auto distrutta: «Vergonatevi». Cosa è successo

Denis Dosio denuncia su Instagram lo spiacevole episodio che ha colpito la madre. Nella notte la sua auto è stata distrutta da tre ragazzini, che hanno spaccato lo specchietto e lasciato poi un biglietto con il suo nome. L'influencer ed ex concorrente del Grande Fratello si è sfogato, raccontando l'episodio e lanciando anche un messaggio agli autori del gesto: «Mi avete fatto rialzare più forte di prima». 

Un gruppo di ragazzini avrebbe distrutto l'auto della madre: «Immaginate di svegliarvi - dice Denis - una mattina e trovare vostra madre con le lacrime agli occhi, perché non le si accende più l’auto, perché gliel’hanno distrutta». E ha poi aggiunto di sentirsi in parte responsabile dell'accaduto, dal momento che i vandali hanno lasciato un biglietto con il suo nome: «Pensate se la colpa di tutto ciò fosse indirettamente vostra. Una gang di ragazzini, due ragazzi e una ragazza sono stati visti nella notte distruggere l'auto, urinarci sopra, e lasciarci un bigliettino con il tuo nome per far sì che tutto si ricollegasse a te». 

Di fronte a questo spiacevole incidente, Denis si è mostrato forte: «Quello che io voglio dirvi e il messaggio che vorrei che coglieste è che dovete sempre rialzarvi, nonostante tutto e nonostante tutti, esattamente come me in questo momento. […] Con questo atteggiamento, mi avete soltanto fatto rialzare, solo più forte di prima».

venerdì 11 febbraio 2022

Regno Unito, la madre di Joe Biden fa scoppiare la polemica: «Nel letto della regina? Piuttosto dormo sul pavimento»

La rivelazione su Catherine Finnegan, madre di Joe Biden, lascia tutti a bocca aperta e fa scoppiare le polemiche nel Regno Unito. Secondo quanto affermato dal presidente degli Stati Uniti d'America, sua madre non ha mai amato l'Inghilterra, anzi. E addirittura una volta decise di non dormire sul letto in cui aveva dormito la regina Elisabetta. «Piuttosto dormo sul pavimento», queste le dichiarazioni emerse in un'autobiografia scritta da una scrittrice inglese che hanno fatto scoppiare la polemica.

Georgia Pritchett, scrittrice e sceneggiatrice inglese, ha affermato che il leader degli Stati Uniti le ha fatto questa rivelazione quando si sono incontrati alla Casa Bianca mentre ancora era il vicepresidente. Pritchett lo ha incontrato perché stava conducendo ricerche per la commedia di successo Veep, di cui era stata co-produttrice esecutiva e scrittrice congiunta. 

La scrittrice ha riferito: «Biden ha cambiato argomento in quanto sua madre odiava gli inglesi. I suoi genitori erano irlandesi e lei aveva scritto diverse poesie sul suo odio per gli inglesi. È andato a cercarle ed è tornato con centinaia di poesie che descrivono come Dio deve colpire gli inglesi e far piovere sangue sulle nostre teste».

Catherine Finnegan conosciuta come Jean, visitò il Regno Unito e trascorse una notte in un hotel dove, le fu detto, la regina aveva soggiornato una volta.

«Era così sconvolta che ha dormito sul pavimento tutta la notte, piuttosto che rischiare di dormire su un letto su cui aveva dormito la regina», ha scritto Pritchett, aggiungendo che ammirava personalmente la volontà di restare ferma sui soi valori piuttosto che godersi la comodità di un letto. 

Le forti radici irlandesi e il senso di identità di Biden non sono mai stati un segreto. Subito dopo la sua nomina a contendente presidenziale democratico, è stato avvicinato da un giornalista della BBC, Nick Bryant, che gli ha chiesto «una parola veloce per la BBC» mentre il veterano democratico passava in una stanza affollata.

«La BBC?» ha risposto Biden, prima di aggiungere con un sorriso: «Sono irlandese».

La madre di Biden è morta nel 2010 ed è considerata come un'importante colonna nella sua vita, capace di influenzarlo in molte delle sue decisioni. Al suo funerale, Biden ha detto che sua madre aveva insegnato alla famiglia a «non essere mai intimiditi dal potere, dalla ricchezza o dal rango; che non dovevamo accettare le convenzioni sociali».

lunedì 7 febbraio 2022

Como, anziana trovata morta in casa: «Il cadavere lì da almeno due anni, era seduta su una sedia»

Un dramma della solitudine ancora più inquietante di molti altri, quello di una donna trovata cadavere nella sua casa, a Como. Il corpo di Marinella Beretta, 70enne originaria di Erba e residente in via Comum Oppidum, è stato trovato venerdì scorso, in uno stato di decomposizione così avanzato da far indurre gli investigatori che il decesso possa risalire ad almeno due anni fa.

La donna viveva da sola, ma risulta incredibile come in tutto questo tempo nessuno si sia interessato alla sua sorte. Marinella Beretta aveva venduto la sua villetta da tempo ad uno svizzero, mantenendo comunque il diritto di usufrutto. L'uomo versava regolarmente dei soldi alla 70enne e, dalle prime ricostruzioni, aveva cercato di mettersi in contatto con lei negli ultimi mesi, ma non si era mai insospettito.

La scoperta del cadavere della donna è avvenuta in maniera completamente casuale. I vicini, che credevano che la casa fosse ormai disabitata, avevano notato delle piante pericolanti a causa del maltempo e della mancata manutenzione. Per questo avevano deciso di provare a contattare il proprietario ed uno di loro era anche entrato nel giardino della villetta, trovando però la porta chiusa al suo interno. A quel punto, la polizia e i vigili del fuoco sono intervenuti, forzando una finestra ed entrando nell'appartamento, dove è avvenuta la macabra scoperta.

La donna era seduta su una sedia: il cadavere era in avanzato stato di decomposizione e solo l'autopsia potrebbe provare a stabilire una data del decesso. Da una prima ricognizione del medico legale, la 70enne sarebbe morta per cause naturali. Dalle prime ricostruzioni degli inquirenti, sarebbe almeno dal settembre 2019 che non si avessero notizie della donna.

Pietro morto mentre guidava a 17 anni, il dolore dei genitori: «Gli avevamo dato l'auto ma avrebbe dovuto portarla il suo amico»

«Sì, è la nostra macchina, nostro figlio Pietro ce l'ha chiesta in prestito». A parlare è la madre di Pietro, il 17enne morto nell'incidente di sabato sera mentre era alla guida dell'auto dei genitori, senza patente. «Gli abbiamo dato l'auto perché la guidasse un suo amico di vent'anni che ha la patente, non avremmo mai pensato la guidasse lui, siamo devastati» continuano i genitori, scossi dal dolore per aver perso il loro ultimogenito.

Come riporta il Gazzettino, Papà Alessandro Benfatto e mamma Monica vengono svegliati dalla polizia stradale alle 5.00 del mattino per la tragica notizia: Pietro ha avuto un incidente a bordo della loro auto, una Opel Agila. In un battibaleno, i genitori del giovane arrivano in Romea, all'angolo con via Vespucci, a Legnaro (Padova), sono ormai le prime luci dell'alba. Gli agenti stanno parlando con un paio di amici di Pietro, poi in un attimo scoprono l'orrore.

Vedono la loro macchina disintegrata contro l'abitazione al civico 135 e, mentre si respira solo puzza di benzina, accanto a quello che ormai è solo un rottame, c'è il corpo di Pietro. L'unica vittima dell'incidente: c'era soltanto lui all'interno della macchina, lui al volante, anche se non aveva ancora la patente, perchè i 18anni li avrebbe compiuti solo a maggio.

La disperazione della madre esplode sotto gli occhi dei poliziotti, degli amici del figlio e della proprietaria della casa, che alle 4,30 di mattina si è vista piombare come un missile l'Opel nel suo giardino.

Quella maledetta sera, Pietro era seguito dai suoi amici in auto, mentre tornavano a casa dopo una serata all'Eclipse bar di Vigorovea, a Sant'Angelo di Piove di Sacco. Sono stati loro i primi a soccorrerlo. Secondo una prima ricostruzione, i ragazza alla guida superavano abbondantemente i cento chilometri all'ora per poter volare, dopo aver preso il cordolo della pista ciclabile, per oltre 70 metri e distruggere così l'automobile. Gli amici sono corsi da Pietro. La proprietaria di casa è uscita gridando aiuto perché temeva che con tutta quella benzina potesse scoppiare un incendio. Intanto il vicino di casa ha chiamato il 118, ma l'ambulanza, arrivata assieme anche ai vigili del fuoco e alla polizia stradale di Piove di Sacco, nulla ha potuto fare per Pietro. Era morto. Non aveva i documenti con sé, ma è stato semplice per gli agenti risalire al proprietario dell'auto grazie alla targa, mentre gli amici, in preda al panico, non hanno inizialmente collaborato con la polizia.

Soltanto dopo, messi alle strette hanno iniziato a raccontare com'era andata. «Glielo avevo detto a Pietro di non prendere la macchina dei suoi, l'avevo scongiurato, ma non mi ha ascoltato» dicono facendo emergere la verità. Il giovane aveva convinto i genitori a prestargli l'auto, assicurando loro che l'avrebbe guidata quel suo amico di vent'anni che la patente ormai ce l'aveva da un po'. Ma in realtà, è sempre stato lui a guidarla, fin dal parcheggio sotto casa, in via Cavalieri di Vittorio Veneto, a Mortise. Verso Sant'Angelo di Piove è andata liscia, ma al ritorno, con qualche bicchiere di alcol in corpo, alla velocità che facevano, una minima sbandata è stata fatale. L'auto che decolla prendendo il cordolo, si ribalta un paio di volte mentre supera due giardini e infine si schianta contro il cancello, rimbalzando contro la casa. E ora, di quella serata di musica e divertimento, non sono rimasti altro che una lunga scia di detriti, olio e benzina, un corpo senza vita e le lacrime dei genitori.

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