mercoledì 28 luglio 2021

«De Donno suicida perché lo hanno lasciato solo». E sul web si fa strada un'ipotesi choc

Ha sconvolto il web la notizia del suicidio di Giuseppe De Donno, l'ex primario di pneumologia dell'ospedale di Mantova che per primo aveva iniziato la cure del Covid con le trasfusioni di plasma iperimmune. Migliaia i commenti su Twitter già da ieri sera, quando è emersa la tragedia del medico: in tanti «accusano» il mondo della scienza di averlo lasciato «solo» nella sua battaglia.

«Troppe calunnie, insulti, irrisione dei colleghi da talk tv col sopracciò. Gli stessi che ci impongono il #greenpass» scrive la giornalista Mariagiovanna Maglie, mentre da Alessandro Meluzzi arriva un tweet agghiacciante: lo psichiatra e volto tv twitta la foto di un’infermiera con gli occhi coperti da una mascherina fatta da una banconota da 500 euro. «De Donno è morto perché non era uno di loro - scrive Meluzzi - ma non illudetevi, potete uccidere un uomo ma non le sue idee».

Tra gli utenti poi in tanti non credono all'ipotesi che il medico si sia tolto la vita e si spingono oltre: «Suicida? Siamo sicuri? Questa storia è inquietante e surreale» scrive Filippo. «Questo suicidio in realtà è un omicidio che ha mandanti ed esecutori conosciuti» calca la mano Massimo. «Dietro il presunto suicidio di #DeDonno c'è un uomo lasciato solo, un medico che aveva dedicato tutto alla sua cura e le sue ricerche» twitta Alex. A commentare la notizia, dubitando che si tratti di suicidio, molti cosiddetti mattonisti, gli utenti che hanno un mattone al fianco del proprio nome e che si riconoscono spesso nelle posizioni dei no vax.

domenica 25 luglio 2021

Ultime notizie sul caso della ginecologa scomparsa dopo essersi dimessa all'ospedale di Trento. Il fidanzato di Sara Pedri, Guglielmo Piro, rivela un retroscena inquietante sul trattamento della dottoressa all'interno del reparto: «Costretta per un intero pomeriggio a rimanere in una stanzetta da sola senza far nulla e solo alle 21, terrorizzata dalla neve, è riuscita ad andarsene e prendere l'auto per tornare a casa». Piro lo ha rivelato in una intervista al portale news ildolomiti.it. 

«Dopo questo episodio - aggiunge Piro - ha smesso di raccontarmi quello che le succedeva. Ha iniziato a cambiare atteggiamento nei confronti dell'ambiente di lavoro. Aveva paura ed ha iniziato ad andare al lavoro controvoglia. Io le dissi - racconta il fidanzato - di dimettersi perché quello era un ambiente malsano. Ma da quel momento non mi ha più raccontato quello che le accadeva al lavoro, mi diceva solo che aveva avuto un'altra giornata nera o un'altra giornata difficile.» Sulle indagini spiega che «se c'è un colpevole pagherà ma non vado a puntare il dito contro nessuno. A me interessa solo di Sara e che torni da noi».  

giovedì 22 luglio 2021

Eric Clapton: «Non suono nei club dove sarà obbligatoria la vaccinazione. Disastrosa la mia esperienza con Astra Zeneca»

Eric Clapton rifiuterà di suonare nei locali dove è richiesta la vaccinazione anti-Covid. Anche a costo di far saltare più di un concerto del tour mondiale  di cui due date, by the way, sono previste anche in Italia (Milano e Bologna).

Lo ha dichiarato il pluricelebrato chitarrista - slow hand, per il suo unico stile di esecuzione - spiegando: «In seguito all'annuncio del primo ministro Boris Johnson, di lunedì 19 luglio (obbligo di green pass per assistere a eventi e concerti, ndr), il mio onore mi obbliga a fare un annuncio a mia volta: non suonerò mai su alcun palco alla presenza di una platea discriminata. Se non sarà possibile a tutti poter assistere al concerto, mi riservo la possibilità di poter cancellare lo show».

L'autore della canzone-inno "Cocaine" - che come molti artisti della sua generazione ha avuto lunghe dipendenze da sostanze - ha motivato la sua netta presa di posizione dichiarando di aver avuto "un'esperienza disastrosa" con il vaccino AstraZeneca. 

L'artista inglese - che con la soubrette e personaggio mediatico Lory Del Santo ha avuto un figlio, Conor, morto tragicamente a 4 anni nel 1991 - assume così una posizione opposta a quella di Bruce Springsteen che per le sue prossime performance a Broadway richiederà un pubblico completamente vaccinato.

Balotelli contro la ex Clelia: «Le donne che fanno figli per soldi». Lei risponde così

Mario Balotelli sbotta sui social. La tensione tra Super Mario e la sua ex fidanzata Clelia è alle stelle. Il calciatore italiano ha sbottato nelle Instagram stories pubblicando un messaggio in inglese dai toni polemici. 

«La legge dovrebbe impedire alle donne interessate ai soldi di avere bambini contro il volere degli uomini solo per avere denaro, questo è diabolico, triste e immorale» dichiara Super Mario, che continua «La famiglia nasce dall’amore e non dalla convenienza. Se tu sei single, ti diverti e non puoi provvedere a te stesso, non usare terze persone come un bancomat, trova un lavoro prima di avere figli. Anche se la legge a volte non è giusta, Dio lo è… E la punizione alla fine sarà eterna».

La replica di Clelia non si è fatta attendere. La modella di origini svizzere ha taggato esplicitamente il suo ex compagno, fugando qualsiasi dubbio: «Non ha rispetto delle madri. L’unica cosa che fa, è mentire. Sono una sua vittima fisicamente e mentalmente… Non si ferma mai». 

Il nuovo giocatore dell'Adana Demispor, neopromossa nella massima serie turca, ha concluso la lite social con una storia in cui accusa la ex di essere folle.

mercoledì 14 luglio 2021

Italia-Inghilterra, Rovazzi si "traveste" da tifoso inglese a Wembley. E l'urlo della vittoria gli rimane in gola

«Oggi a Londra c'è un silenzio assordante. Avete fischiato l'inno? Avete picchiato gli italiani? Vi siete tolti la medaglia? Vi meritate il cielo nero!». Fabio Rovazzi nelle sue Instagram stories diventa per un giorno un inviato in terra inglese. 

Da ieri sera ha postato delle storie in cui ha raccontato le emozioni di una notte indimenticabile. Dall'arrivo allo stadio all'impossibilità di poter gioire alla rete di Bonucci perchè nel settore dedicato ai tifosi inglesi. Dall'ultimo rigore di Saka parato da Donnarumma alla gioia dei pochi italiani presenti e all'esultanza finale quando, finalmente per lui, a Wembley a cantare e festeggiare erano rimasti solo gli italiani.

Lo youtuber e cantante italiano, ha proseguito poi il suo racconto per i follower con i festeggiamenti della notte in una Londra deserta, per poi ripresentarsi questa mattina con il dente avvelenato. «Oggi a Londra c'è un silenzio assordante. Avete fischiato all'inno? Avete picchiato gli italiani? Vi siete tolti la medaglia? Vi meritate il cielo nero!» Questa l'ultima storia pubblicata all'aeroporto di Londra prima di tornare in Italia.

Fabio Rovazzi è stato uno dei pochi fortunati italiani a poter vedere dal vivo l'impresa degli Azzurri nella bolgia inglese di Wembley. Un'emozione unica che ha condiviso con tutti i suoi follower che sicuramente hanno apprezzato la sua simpatia e l'accuratezza nel racconto del match in tutte le sue emozioni. 


martedì 13 luglio 2021

Matteo Renzi e Lucio Presta indagati per finanziamento illecito: «Doc su Firenze a prezzi fuori mercato»

L'ex presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e il manager dei vip Lucio Presta sono indagati per false fatturazioni e finanziamento illecito: al centro dell'indagine, secondo il quotidiano Domani che ha dato l'anticipazione, i bonifici del documentario «Firenze secondo me», che finirono nel 2019 in una relazione dell'antiriciclaggio della Uif. Secondo quanto Domani, «la procura di Roma ha iscritto il leader di Italia Viva nel registro degli indagati qualche settimana fa, in merito a un'inchiesta sui rapporti economici tra Renzi e l'agente televisivo».

Il progetto in tv su Discovery
L'Espresso segnalò due anni fa come Presta, per il progetto televisivo andato in onda su Discovery, «girò a Renzi quasi mezzo milione di euro, una cifra che appariva fuori mercato. Non solo - sottolinea Domani - se rapportata alle somme pagate da conduttori di fama come Alberto Angela, ma anche messa a confronto con quanto incassato dai Presta da Discovery: se al tempo fonti interne all'emittente rivelarono che il documentario presentato dal politico era stato comprato per poche migliaia di euro, oggi si scopre che l'Arcobaleno Tre (la società di Presta e del figlio Niccolò - anche lui indagato) ha fatto a Discovery una fattura da appena mille euro, che tra l'altro non risulta ancora incassata».

In pratica, afferma il quotidiano, «il documentario, costato quasi un milione di euro tra compenso per Renzi e spese di produzione, ad oggi non ha incassato nulla. I soldi ottenuti dall'amico Presta, già organizzatore della Leopolda, servirono invece a Renzi, nell'autunno del 2018, a restituire parte del prestito da 700mila euro che aveva ricevuto dalla famiglia Maestrelli per l'acquisto della villa di Firenze. Un prestito anomalo che finì nelle maglie dell'antiriciclaggio (i soldi furono bonificati dai Maestrelli attraverso il conto corrente dell'anziana madre, e da qui finirono su quelli dei Renzi), ma in quel caso la procura di Firenze non ravvisò gli estremi del finanziamento illecito, nonostante nel bilancio 2018 dell'azienda dei Maestrelli da cui partì la provvista il destinatario finale del prestito (un politico) non era stato segnalato come vuole la legge sul finanziamento alla politica».

«Come Benigni o Giancarlo Giannini»
«Presta, al tempo - scrive sempre il quotidiano - si giustificò dicendo che per lui l'operazione 'Firenze secondo me' era un investimento nel tempo, e che i diritti sul documentario (che fece meno del 2 per cento di share) avevano a suo giudizio un valore economico di rilievo, e insindacabile. Renzi dal canto suo ha sempre spiegato al suo entourage che non è affar suo se Presta vuole pagarlo come una star del cinema al pari di Benigni o Giancarlo Giannini». La procura di Roma, però, rileva il giornale, «vuole vederci chiaro sulla regolarità dell'operazione. I sospetti maggiori non riguardano tanto il documentario, visto che il prodotto - al di là dei compensi anomali e fuori mercato per il conduttore-autore - è certamente stato realizzato e messo in onda».

«I dubbi toccano soprattutto - scrive Domani - altri due contratti e relativi bonifici da centinaia di migliaia di euro a favore di Renzi, scoperti dopo una verifica fiscale nella sede dell'Arcobaleno Tre. Denaro versato dalla società del manager all'ex premier per la cessione dei diritti d'immagine e per alcuni progetti televisivi che i due avrebbero dovuto fare insieme». Nel decreto di perquisizione ai Presta e alla loro Arcobaleno Tre, i pm Alessandro Di Taranto e Gennaro Varone «parlano infatti di 'rapporti contrattuali fittizi, con l'emissione e l'annotazione di fatture relative a operazioni inesistenti, finalizzate anche alla realizzazione di risparmio fiscale, consistente nell'utilizzazione quali costi deducibili inerenti all'attività d'impresa costi occulti del finanziamento della politica'. I programmi ipotizzati non sono infatti mai stati fatti, e soprattutto - conclude il quotidiano - i pagamenti al politico non sono stati iscritti al bilancio».

sabato 10 luglio 2021

Grillo, i file audio della ragazza che lo accusa di stupro: «Per me il sesso è sacro, mi hanno usata»

All'udienza preliminare per il caso del presunto stupro di gruppo a casa di Ciro Grillo sono stati riprodotti i file audio che la ragazza ha inviato all'amica. A parlare, via Whatsapp, è la ragazza italo-norvegese che ha denunciato Ciro e tre suoi amici di stupro di gruppo e che due anni fa si trovava nella villa in Sardegna del figlio di Beppe Grillo. La difesa, intanto, chiede una perizia sulla chat. 

Ciro Grillo, la chat della ragazza davanti al Gup

«Per me il sesso è qualcosa che voglio fare con qualcuno che amo, e non vendermi così, come molti altri dei miei amici anche qui in Italia. Perché per me è tipo una cosa sacra, se possiamo dire così», è il vocale registrato in inglese, e depositato ieri agli atti, in possesso dell'Adnkronos. La giovane si sfoga con l'amica norvegese in un audio di 14 minuti e 45 secondi.

«Parlo sempre di come, tipo, in discoteca a volte perdo la testa e inizio a divertirmi con le persone - dice a Mya -Ok, va bene. Cioè, non va bene, ovviamente, ma, ci puoi passare sopra, non si è così grave, almeno per me, è tipo, ok, va bene, è successo, chi se ne frega, no?». E ancora: «Ma, tipo, due sere fa non mi sono nemmeno divertita con nessuno. E sai, te l’ho sempre detto questo, divertirsi con qualcuno è ok, ma fare sesso per me è qualcosa di, forse… non so, spero che quello che sto dicendo non ti sembri superficiale, ma per me il sesso è qualcosa che voglio fare con qualcuno che amo».

mercoledì 7 luglio 2021

Uomini e donne, il corteggiatore Alessandro D’Amico dona un rene alla sorella Federica

L’ex corteggiatore di Uomini e Donne Alessandro D’Amico dona un rene alla sorella Federica. Alessandro D’Amico, ex corteggiatore del trono gay di “Uomini e donne”, ha raccontato con un post sul social la commuovente storia.

Alessandro D’Amico, ex corteggiatore del Trono Gay di Uomini e Donne, ha deciso di venire in soccorso alla sorella Federica, a cui è stato asportato tempo fa un rene e in un post su Instagram ha comunicato la sua scelta ai follower: “Una promessa che feci a me stesso – ha scritto sul social -  Quando a 20 anni mi rendi conto di essere inutile e di non poter fare nulla per salvare nostra madre. Lentamente ho guardato i mesi, gli anni rubarmi via la cosa più preziosa che avevo e lasciarmi un vuoto che ancora oggi non sono capace di colmare! Questa volta ho detto no! Questa volta non sono scappato. La paura non è stata padrona, anzi, l’amore è stato l’unico faro che mi ha illuminato il cammino.. un cammino tanto diverso ma pur sempre unito dalla stessa essenza. A+ andiamo...”

E la sorella di Alessandro D’Amico, Federica, ha risposto via social,naturalmente ringraziando per il gesto: “Eccoci qua.... Tra qualche ora tutto sarà finito...anzi tutto ricomincerà! La mia vita cambierà in meglio, i miei sogni riprenderanno forma... e semplicemente grazie a te.... Mi stai dando l'opportunità di crescere i miei figli con più forza e coraggio.... Mi stai dando la tua vita nelle mie mani.... Mi stai dando la responsabilità di accudire parte di te , con me , per sempre... Auguro a te e a me.... una nuova vita.... fatta solo di tanti sorrisi... Avanti tutta! Sempre insieme, uniti per sempre! A+”.

Raffaella Carrà, le cause della morte e la malattia tenuta nascosta: «Stesso destino della madre»

Raffaella Carrà ha tenuto nascosta la sua malattia e si è spenta all'improvviso il 5 luglio, a 78 anni, dopo aver fatto la storia dello spettacolo. Ad annunciarne la scomparsa è stato il suo compagno di vita Sergio Japino, ma non ha specificato quali siano state le cause e soprattutto qual era il male di cui soffriva. Dalle indiscrezioni emerse in queste ore sembra che sia deceduta per un tumore al polmone, un carcinoma, proprio come sua madre nel 1987. 

Raffaella Carrà, la presunta causa della morte

Raffaella Carrà era malata da qualche tempo e la scelta di non parlarne mai pubblicamente, come ha spiegato il compagno di vita Sergio Japino, è stato «l’ennesimo gesto d’amore verso il suo pubblico, affinché il suo personale calvario non avesse a turbare il luminoso ricordo di lei». Lo stesso destino di sua madre, dunque, Iris Dell'Utri. «La mamma di Raffaella Carrà è morta a 63 anni proprio per un tumore al polmone, quindi si tratta innanzitutto di una questione genetica. E poi se una persona fuma il destino è quasi inevitabile». È quanto affermato dal prof. Giacomo Mangiaracina, medico chirurgo, docente di Salute pubblica all’Università La Sapienza, Presidente dell’Agenzia Nazionale per la Prevenzione, fondatore e Presidente della Società Italiana di Tabaccologia, intervenuto ai microfoni della trasmissione “Genetica oggi” condotta da Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus. 

«Purtroppo - ha aggiunto - il fumo ci ha portato via Raffaella con 10 anni d’anticipo. Abbiamo molti studi che dicono che il fumo accorcia la vita di 10-12 anni, questo vale per tutti. La dipendenza, come quella dal tabacco, ti porta nelle condizioni di non poter dire no. Il 90% dei tumori polmonari avvengono tra i fumatori. Se c’è una base genetica è chiaro che tutti i modelli di stile di vita influiscono su quella base genetica. Il polmone della donna è più piccolo rispetto a quella degli uomini, quindi anche gli effetti negativi sono triplicati, tant’è che il tumore al polmone è diventato la prima causa di morte tra le donne».

Alice Campello, la moglie di Morata minacciata di morte insieme ai figli dopo il gol del marito. La sua risposta

Quello che è accaduto dopo Italia-Spagna a Euro 2020 ad Alice Campello, la moglie italiana di Alvaro Morata sta monopolizzando il dibattito sui social. La compagna del calciatore spagnolo ha ricevuto minacce di morte e messaggi contro suo marito e i suoi figli sui social. Prontamente ne ha condivisi alcuni sulle stories di Instagram e poi ha replicato lasciando un messaggio forte e chiaro contro queste barbarie.

Italia-Spagna, Alice Campello minacciata di morte
Il marito dell'influencer e imprenditrice Alice Campello è Alvaro Morata, il campione delle Furie Rosse che ieri ha segnato il gol del pareggio con l'Italia e che per uno strano scherzo del destino ha sbagliato il rigore decisivo. Alice è veneta e ha attirato l'odio di alcuni connazionali sui social. I messaggi inviati sono di questo tenore: «Non ti azzardare a postare foto del gol. Vengo a casa tua e ti brucio in diretta Instagram». E poi ancora insulti ed epiteti offensivi nei commenti ai suoi post.

Italia-Spagna, la replica di Alice Campello
«Sinceramente non sto soffrendo per nessuno di questi messaggi, davvero. Non penso nemmeno che sia un fattore di ‘italiani’ ma di ignoranza. Penso però che se fosse successo ad una ragazza più fragile sarebbe stato un problema. Ricordiamoci che è uno sport per unire non per sfogare le vostre frustrazioni. Spero davvero in un futuro si possano prendere provvedimenti seri per questo tipo di persone perché è vergognoso e inaccettabile».

lunedì 5 luglio 2021

Si fa un buco nei pantaloni per fare sesso con un detenuto: condannata 26enne guardia carceraria

Ha fatto sesso con un detenuto nonostante le regole del carcere lo vietassero in modo tassativo: per questo una giovane di 26 anni, Tina Gonzalez, è stata condannata poco più di un anno dopo il suo arresto. Era il maggio del 2020 quando la giovane guardia carceraria è stata scoperta nel soddisfare quella che è stata definita nella sentenza come una «depravata fantasia sessuale».

Tina, secondo le ricostruzioni dei media americani, si sarebbe fatta un buco nei pantaloni per poter fare sesso con uno dei prigionieri, sotto gli occhi di altri 11 detenuti nella prigione della contea di Fresno, in California. In più in questi mesi non avrebbe mostrato alcun rimorso, con tanto di telefonate sessualmente esplicite con il detenuto con cui aveva fatto sesso e con cui aveva una relazione da tempo. «Ho visto cose disgustose nei miei 26 anni di lavoro nelle carceri, ma ciò che ha fatto lei è in cima alla lista», ha detto il suo ex capo, l’assistente dello sceriffo Steve McComas.

La Gonzalez, che ha lavorato nella prigione per oltre tre anni, non avrebbe solo fatto sesso col detenuto ma gli avrebbe spesso fornito droga, alcol e un cellulare con il quale lo avvertiva delle eventuali perquisizioni. È stato all’inizio di dicembre 2019 che gli agenti, dopo aver avuto una soffiata, hanno scoperto tutto: e dopo averlo interrogato sono anche venuti a sapere della relazione sessuale con la guardia carceraria. Tina Gonzalez è stata condannata a 7 mesi di carcere, al termine dei quali dovrà rimanere altri due anni in libertà vigilata.

Raffaella Carrà è morta, l'ultimo post sui social e la sofferenza mascherata: «Il vostro affetto mi commuove»

Raffaella Carrà è morta a 78 anni. Che aveva compiuto pochi giorni fa, il 18 giugno. E com'è ovvio che sia era stata sommersa dagli auguri di tutti gli italiani innamorati delle sue canzoni. E lei aveva ringraziato, con un tweet sui suo profilo: «Grazie a tutti mi avete sommersa di auguri. Il vostro affetto mi commuove. Vi abbraccio e vi auguro un'estate con ritorno alla normalità».

Il post è stato ricondiviso da tantissimi fan, che hanno ripescato il tweet e l'hanno inondata virtualmente di affetto. Si è spenta alle 16.20 di oggi, dopo una malattia che da qualche tempo aveva attaccato quel suo corpo così minuto eppure così pieno di straripante energia. Una forza inarrestabile la sua, che l'ha imposta ai vertici dello star system mondiale, una volontà ferrea che fino all'ultimo non l'ha mai abbandonata, facendo si che nulla trapelasse della sua profonda sofferenza. Neanche nelle ultime "uscite" social, come quella in occasione del suo compleanno.  L'ennesimo gesto d'amore verso il suo pubblico e verso coloro che ne hanno condiviso l'affetto, affinché il suo personale calvario non avesse a turbare il luminoso ricordo di lei.

domenica 4 luglio 2021

Vibo Valentia, statua della madonna "piange": il risultato delle analisi, non si tratta di sangue

Non è sangue il liquido fuoriuscito dagli occhi della statua dell'Immacolata Concezione presente nel giardino di una casa privata di San Gregorio d'Ippona, in provincia di Vibo Valentia, di proprietà di una donna di 99 anni la più anziana del paese. Il responso, seppure informale, arriva a seguito delle analisi effettuate nel laboratorio Salus-Mangialavori di Vibo Valentia.

A notare la presenza del liquido di colore rosso rubino sceso dagli occhi della statuetta della Madonna, alta 50 centimetri, era stata la badante dell'anziana.

Il sindaco Pasquale Farfaglia, subito informato dell'episodio, dopo aver fatto apporre i sigilli all'area interessata, si dice pronto ad andare fino in fondo per capire l'origine dello stranissimo fenomeno osservato due giorni addietro.

Infatti ha fatto sapere che lunedì mattina consulterà la Curia Vescovile e subito dopo si rivolgerà all'Arpacal che dovrà esaminare nuovamente il liquido, chiarendo la natura della sostanza.

sabato 3 luglio 2021

Malika Chalhy con Mercedes e cane di lusso, Tommaso Zorzi: «È una persona torbida, ma continuate a donare...»

Malika Chalhy con Mercedes e cane di lusso, Tommaso Zorzi: «È una persona torbida, ma continuate a donare...». A 24 ore dalla bufera social che ha travolto Malika Chalhy - la 22enne di di Castelfiorentino cacciata di casa dai genitori perché omosessuale - a causa degli acquisti dispendiosi (una Classe A usata da 17mila euro e un bulldog francese da 2.500 euro) fatti con i soldi delle donazioni, arriva il commento del vincitore del Grande Fratello Vip.

In una story di Instagram, Tommaso Zorzi parla del caso Malika e del tema delle donazioni. «Mi state chiedendo un parere sulla questione Malika. L'Italia si è unita in una raccolta fondi per aiutare una ragazza ripudiata dai suoi genitori in quanto omosessuale. E di questo dobbiamo esserne fieri. Lei si è poi rivelata una persona torbita, ma questo è un problema suo non della beneficenza. Continuate a donare nelle cause in cui credete».

Malika Chalhy era stata cacciata di casa, senza poter prendere neanche un cambio di biancheria, dopo aver confessato ai genitori di amare una donna. Gli audio agghiacchianti con gli insulti ricevuti dalla mamma hanno fatto il giro del web. Da lì una gara di solidarietà che ha portato a raccogliere 140mila euro. Poi ieri, la polemica per la foto in Mercedes e con il bulldog di lusso. 

Sostiene l'esame di maturità, poi un tumore si porta via Ilaria a soli 20 anni. Ilaria di Carlo è morta a vent'anni dopo aver fatto la maturità. Il sorriso sempre stampato sul volto. Anche quando ha scoperto di essere affetta da un male incurabile: un rarissimo tumore ai surreni che non colpisce praticamente mai gli adolescenti e i giovani. 

A quel punto si è data un obiettivo: tenere duro per raggiungere l’agognata maturità. Appena conseguito il diploma, le forze sono venute meno e a nulla sono valse le ultime terapie.

Questa è la storia esemplare di Ilaria Di Carlo, residente a Maniago in Friuli, ma originaria di Fanna. A fine maggio ha avuto l’ok per sostenere l’esame, dopo una serie di interrogazioni. Il 16 giugno in sessione unica ha conseguito la maturità con 88. Poi si è spenta. Il funerale celebrato questa mattina, sabato, alle 11 nella chiesa di Fanna: lascia nel dolore il papà francesco, il fratello Manuele e la comunità locale. La famiglia ha voluto ringraziare il personale dell'Area Giovani del Cro e invita chi desiderasse ricordare Ilaria a fare un'offerta alla struttura.

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