martedì 29 giugno 2021

Chiara Gualzetti, uccisa a 16 anni. L'amico ha confessato: ecco chi è. Il messaggio della famiglia

Fermato nella notte l'amico minorenne di Chiara Gualzetti, la ragazza uccisa e trovata cadavere a Monteveglio, nel Bolognese, a qualche centinaia di metri da casa. Il giovane è stato interrogato dai carabinieri, coordinati dalla Procura per i minorenni di Bologna, e ha confessato l'omicidio. Le indagini proseguono.

L'amico ha confessato: chi è
Il ragazzo fermato per l'omicidio di Chiara Gualzetti è un italiano di 16 anni. Il provvedimento è stato eseguito alle 4.30 dai carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Borgo Panigale e del nucleo investigativo del comando provinciale. A suo carico ci sarebbero diversi riscontri oggettivi, oltre alla confessione. Il movente è al vaglio degli inquirenti. Su disposizione del pm della Procura per i minorenni Simone Purgato, il 16/enne è stato portato in un centro di giustizia minorile, mentre il corpo della 16enne è stato portato in obitorio a Bologna.

Il messaggio della famiglia
«Poche parole per esprimere tutta la mia gratitudine alle forze dell'ordine, alla protezione civile e a tutti quelli che hanno partecipato sia materialmente che moralmente. GRAZIE». È il messaggio che si legge sul profilo Facebook di Vincenzo e Giusi, i genitori di Chiara Gualzetti.

Ragazza trovata morta a Valsamoggia: era sparita domenica da casa
Il corpo di Chiara Gualzetti, è stato ritrovato nei pressi di via dell'Abbazia a Valsamoggia. Era scomparsa da domenica mattina: i genitori si erano rivolti ai carabinieri e avevano organizzato battute di ricerche con volontari, condividendo anche una foto della ragazza sui social. Nel pomeriggio di ieri il sindaco del Comune si era unito agli appelli.
Il corpo di Chiara Gualzetti era ai margini di un bosco, a meno di un chilometro da casa, nel parco dell'Abbazia di Monteveglio, zona di colline nel Bolognese, vicino al confine con Modena. Lo hanno trovato nel pomeriggio i volontari che da alcune ore stavano cercando la ragazza. Fra un mese avrebbe compiuto 16 anni e la famiglia la stava cercando da ieri mattina, da quando si era allontanata, forse per un appuntamento con un amico. Un incontro su cui sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri della compagnia di Bologna Borgo Panigale e del nucleo investigativo del comando provinciale, coordinati dal pm Marco Imperato della Procura ordinaria.

lunedì 28 giugno 2021

Uccide il patrigno dopo 20 anni di abusi sessuali e 4 figli con lui, condannata Valérie Bocot: «Tutti sapevano»

Il lungo processo di Valérie Bacot, la donna francese accusata di aver ucciso il suo patrigno che ha abusato di lei per oltre 20 anni, volge al termine. Condannata per omicidio premeditato a quattro anni di carcere, tre dei quali sospesi e, dati gli anni già trascorsi in carcere, la Bacot non tornerà dietro le sbarre. È la sentenza emanata il 25 giugno dalla giuria del tribunale di Saône-et-Lore che ha deliberato per quasi cinque ore, prima di respingere le affermazioni della squadra di difesa secondo cui Bacot non era sana di mente al momento dell'omicidio.

A partire dall'età di 12 anni, e per i 20 anni successivi, ha subito violenze dal suo patrigno, Daniel Polette, diventato anche suo marito, dal quale ha avuto quattro figli. Da quanto riportato dalla rivista “The Guardian”, la donna l’ha ucciso con una pistola dopo che lui aveva iniziato a farla prostituire con estranei, temendo che stesse per iniziare ad abusare della loro figlia adolescente.

Passato alle cronache come “l’orco”, Daniel Polette, uomo di 61 anni, ha rovinato la vita a molte donne del suo nucleo familiare. Inizialmente, viveva con la madre di Bacot, Joëlle Aubagne, quando ha iniziato a violentarla a 12 anni. E qui, il primo fallimento dello Stato: accusarlo del reato minore di abuso sessuale, emanando una sentenza più mite. Il secondo è stato quello di permettere ad Aubagne di portare sua figlia a vedere Polette in prigione e di non impedirgli di tornare alla casa di famiglia tre anni dopo. Poco dopo, ha ricominciato a violentare Bacot. All'età di 17 anni, la ragazza rimase incinta del primo dei loro quattro figli e lui la mise a vivere in un appartamento come sua moglie. Seguirono due decenni di abusi, percosse e minacce quasi quotidiane.

A confermare tutto, il caso della Bacot è stato più volte riportato alla polizia nel corso degli anni, dagli stessi figli che riportavano alla polizia denunce continue, ma sempre risultate vane.

«Nessuno sembrava trovare strano che Daniel fosse tornato a vivere con noi come se niente fosse», ha scritto la Bacot nel suo libro Tout le Monde Savait (Tutti sapevano). 

Si chiude così, con estremo ritardo, una delle pagine nere delle cronache francesi. Bacot è una delle tante portavoce testimoni di abusi, a conferma dell’inefficienza delle autorità francesi nell'affrontare i diffusi abusi domestici contro le donne in un paese che ha uno dei più alti tassi di femminicidio in Europa.

Bologna: scompare da casa a 16 anni, Chiara trovata morta nella scarpata. S'indaga per omicidio

La ragazza di 16 anni, Chiara Gualzetti, scomparsa da ieri da casa è stata trovata morta in una scarpata in zona Monteveglio, territorio di Valsamoggia, in provincia di Bologna. Dalle prime informazioni non si esclude alcuna pista e si stanno valutando le lesioni sul corpo della giovane. Procedono i carabinieri e sul posto è andato il medico legale. I genitori avevano segnalato la sparizione e dopo alcune battute di ricerca anche il sindaco di Valsamoggia, Daniele Ruscigno, aveva lanciato un appello sui social per ritrovarla.

Sono per omicidio le indagini sulla morte della sedicenne Chiara Gualzetti, trovata cadavere ai margini di un bosco a Monteveglio, in provincia di Bologna. Secondo quanto si apprende, la ragazza avrebbe ferite d'arma da taglio e forse altre lesioni. Sono impegnate sia la Procura ordinaria che quella per i minorenni, che coordinano i carabinieri: non è infatti escluso che il possibile autore del delitto abbia meno di 18 anni. Si stanno ricostruendo le ultime ore della ragazza e i suoi contatti.

Ragazza trovata morta a Valsamoggia: era sparita ieri da casa

Il corpo della giovane, Chiara Gualzetti, è stato ritrovato nei pressi di via dell'Abbazia. Era scomparsa da domenica mattina: i genitori si erano rivolti ai carabinieri e avevano organizzato battute di ricerche con volontari, condividendo anche una foto della ragazza sui social. Nel pomeriggio di oggi il sindaco del Comune si era unito agli appelli.

domenica 27 giugno 2021

Flora Canto in bikini al mare: "Niente filtri, solo pancia"

A fine luglio nascerà Niccolò con un parto cesareo programmato. Ma intanto Flora Canto si gode il suo bel pancione al mare con la primogenita avuta da Enrico Brignano, Martina. La conduttrice televisiva, 38 anni, è all’ottavo mese e aspetta un maschietto, dopo la primogenita che 4 anni e coccola la mamma baciandole il ventre rotondo. "Niente filtri solo pancia" scrive la Canto sfoggiando forme da capogiro.

Di recente, ha raccontato in un’intervista al settimanale Di Più di aver programmato il parto cesareo come già era stato per Martina che aveva due giri di cordone ombelicale attorno al collo. Sta vivendo questa seconda gravidanza con molta serenità senza abbandonarsi all’ansia o agli acquisti inutili, ma godendosi il bel momento attimo per attimo. Il bimbo nascerà a Roma e Flora spera di poterlo allattare.

“Il mio senso della vita racchiuso in un’immagine” le fa eco Enrico Brignano che sul suo profilo social pubblica uno scatto della Canto con la piccola Martina che le bacia teneramente il pancione. “Che bello essere papà, regalo più grande non c’è” aveva detto qualche mese fa in attesa di fare il bis.

sabato 26 giugno 2021

Denise Pipitone, un ex poliziotto parla per la prima volta: «Il Peppe di cui parlano Anna e Jessica Corona sono io. Ecco cosa successe»

Un'ex poliziotto svela nuovi retroscena del caso di Denise Pipitone. La nuova inchiesta aperta dalla procura di Marsala sul caso della bambina scomparsa da Mazara del Vallo, rivela le testimonianze di un uomo, un ex poliziotto che non era mai stato ascoltato prima e che ha rivelato dei dettagli importanti sulla famiglia Corona, come rivela Quarto Grado.

«Installiamo un ambientale nel mio ufficio, un altro nell'ufficio dell'altro ispettore. Facciamo questo esperimento, Jessica messa nella stanza di quell'ispettore e io chiamo Anna Corona. La incalzo, cerco di farle capire che se Jessica non ci dice come vanno le cose, messa così andiamo a indagarla... L'accompagno nella stanza dov'è Jessica, la faccio entrare e chiudo. E lì esce 'a casa ce la purtai'».

L'uomo, ex ispettore della polizia giudiziaria, il 2 settembre 2004 interrogò Gaspare Ghaleb, ex fidanzato di Jessica Pulizzi, e a lui fu assegnato il compito di controllare le intercettazioni. Lui è il primo dei sei nuovi testimoni ascoltati sul caso. «'Tu mi devi dire cos'è successo! Tu mi devi dire cos'è successo!' dice Anna. Jessica, che non ha capito più niente, dice 'mia madre vuole sapere cos'è successo e io glielo dico', perché fino a quel momento lì loro non avevano mai parlato in maniera così aperta. Anna capisce che stava mettendo nei guai sua figlia. Quando Jessica dice  'a casa ce la purtai', lei interrompe subito. 'Guardami negli occhi' e sento che dice 'problemi con Dio ne hai?'».

Poi racconta che in quell'occasione fu fatto dalle donne il nome di Peppe e a tal riguardo precisa: «Il Peppe amico di Anna sono io, che poi non sono amico di Anna. Non quello del motorino, del motorino sono altri».

All Together now, Giuliana Danzè e il volto tumefatto dopo l'aggressione del compagno: «Denuncio ciò che è accaduto»

Giuliana Danzè con il volto tumefatto sui social. Giuliana Danzè, 26 anni di Benevento, nota al pubblico per le sue partecipazioni ai programmi tv All together now 2 e The Voice, ha mostrato sul social il suo viso a seguito della violenza subita da parte del compagno.

Giuliana Danzè con il volto tumefatto si mostra sui social, appena dimessa dall’ospedale San Pio di Benevento, dopo aver subito violenza da parte del compagno. In un video la cantante protagonista di All together now 2 e The Voice   ha raccontato l’accaduto: “Oggi voglio metterci la faccia – ha spiegato sul social - per denunciare pubblicamente quanto mi è accaduto. L'amore non è violenza, ricordate che l'amore è sostegno reciproco. Ricordate che non è mai colpa vostra, io non mi sento in colpa, non ho nemmeno paura, che mi spaccassero la faccia un'altra volta. Lotterò affinché nessuna persona si senta come me. La violenza, psicologia e fisica non dovrebbe esistere per nessuno. Se la mia denuncia può essere una forza per qualcuno, che arrivi il più lontano possibile. Un uomo dopo aver toccato una donna smette di essere un uomo”.


George Floyd, condannato a 22 anni e mezzo l'ex agente Chauvin

Derek Chauvin, l'agente che ha ucciso George Floyd, è stato condannato a 22 anni e mezzo di carcere, in una sentenza che lascia molti delusi e amareggiati perché la ritengono troppo debole. La famiglia e i legali di Floyd avevano chiesto la massima pena, ovvero 30 anni di carcere. Gli avvocati di Chauvin avevano prima tentato la strada della libertà vigilata, poi si sono arresi e hanno chiesto una sentenza leggera «basata sulla legge».

Il giudice Peter Cahill prima di pronunciarsi ha chiarito di aver deciso «non sulla scia delle emozioni e della simpatia ma sui fatti. La mia decisione è accompagnata a un memorandum di 22 pagine che la spiega e non vuole essere un messaggio a nessuno», ha aggiunto. Chauvin, presente in aula dopo due mesi trascorsi in cella di isolamento, è rimasto imperterrito. Giacca e cravatta grigio chiaro, ha avuto il volto coperto dalla mascherina per quasi tutta l'udienza. L'ha rimossa solo per parlare: dopo essere rimasto in silenzio per tutte e sei le settimane del processo, l'ex agente ha infatti preso brevemente la parola e si è rivolto alla famiglia di Floyd, presentando le sue condoglianze con la voce tremante e palesemente scosso. Prima di lui si era rivolta al giudice e al pubblico sua madre, Carolyn Pawlenty. «Lo hanno descritto come aggressivo, incurante e razzista. Ma voglio dirvi che non è così: è una brava persona», ha detto Pawlenty.

La donna poi si è rivolta fra le lacrime direttamente al figlio: «Derek ho sempre creduto alla tua innocenza. Sei il mio figlio preferito». A rivolgersi al giudice Cahill è stata anche la famiglia di Floyd, a partire dalla figlia di sette anni Gianna, collegata via video. A chi le chiedeva cosa direbbe al padre, la bimba ha risposto: «Gli direi che mi manca e che gli voglio bene». Poi è toccato ai fratelli del 46enne afroamericano divenuto icona del movimento Black Lives Matter: hanno chiesto la massima pena e l'assicurazione che l'ex agente scontasse tutta la sua sentenza in carcere. La legge del Minnesota prevede infatti che, in caso di buona condotta, la pena possa essere ridotta di un terzo.

«Non cerchiamo vendetta, guardiamo solo alla gravità di quanto accaduto», ha detto il procuratore del Minnesota, Keith Ellison, prima della sentenza. Il riferimento è al video shock che ha documentato gli ultimi nove minuti di vita di Floyd il 5 maggio del 2020 e che ha fatto il giro del mondo, spingendo migliaia di persone in piazza negli Stati Uniti per manifestare contro la polizia violenta e razzista. Proteste che mandarono su tutte le furie l'allora presidente Donald Trump, convinto che bisognasse usare il pugno duro contro i manifestanti.

«Dovremmo spaccargli la testa, ecco come dovremmo trattarli. Sparate», avrebbe detto il tycoon durante i giorni caldi dell'estate del 2020, premendo per l'intervento dell'esercito. La sentenza chiude un caso che ha scosso l'America ma delude tutti coloro che voleva quella che - a loro avviso - sarebbe stata una sentenza esemplare, ovvero la massima pena per un atto violento e ingiustificato. L'amarezza è palese fuori dal tribunale e si contrappone all'urlo di gioia che era seguito al verdetto di colpevolezza della giuria. la battaglia di Black Lives Matter - assicurano i manifestanti - va avanti, questo è solo l'inizio.

mercoledì 23 giugno 2021

Nicola, Roberta Bruzzone choc a Vita in Diretta: «Come si è infilato i sandali a 21 mesi? Ci sono delle cose che non tornano»

Nicola, Roberta Bruzzone choc a Vita in Diretta: «Come si è infilato i sandali a 21 mesi? Ci sono delle cose che non tornano». Oggi, nel programma condotto da Alberto Matano si è parlato del ritrovamento del piccola Nicola Tanturli, il bimbo di 21 mesi che era scomparso da oltre 30 ore in un'area isolata nel comune di Palazzuolo sul Senio (Firenze).

Dopo il racconto dell'inviato Giuseppe Di Tommaso - che ha ritrovato il piccolo - la criminologa Roberta Bruzzone commenta l'accaduto: «Ci sono delle cose che non quadrano. Il bimbo indossava un paio di sandali, difficili da indossare per un piccolo di 21 mesi. Poi come avrebbe fatto a percorrere tre chilometri di notte senza avere paura...».

L'inviata Antonella Delprino chiosa in diretta: «È aperto un fascicolo sul tavolo del procuratore a Firenze, ma non si esclude che finirà con un nulla di fatto. Molti bambini qui escono a vedere le lucciole. È una storia a lieto fine».

Emilio Fede, morta la moglie Diana De Feo: aveva 84 anni, era stata operata

Lutto per il giornalista e conduttore televisivo Emilio Fede. Oggi, nel primo pomeriggio, è morta la moglie Diana De Feo nella sua casa di Napoli a 84 anni. Erano sposati da 57 anni, hanno avuto due figlie e cinque nipoti. A settembre, aveva subito un delicato intervento e, in questi mesi, si stava sottoponendo a una riabilitazione.

Diana De Feo, chi era

Nata a Torino, aveva cominciato in Rai nel 1976, collaborando alla rubrica Almanacco del giorno dopo del Tg1, del quale era poi diventata inviata speciale di arte e cultura. È stata senatrice, chiamata da Silvio Berlusconi, dal 2008 al 2013. Era figlia di Italo De Feo, segretario di Togliatti e poi direttore e vicepresidente della Rai. «Il migliore amico di papà era Saragat – ha raccontato –, per casa giravano Nenni e De Gasperi, la passione ce l’ho da allora». L’ex direttore del Tg4 aveva deciso proprio in questi giorni di intitolare alla moglie una fondazione: «Ho destinato parte dei miei averi ad aiutare le famiglie dei malati che non hanno di che vivere. Dedicherò il resto della mia vita al ricordo di Diana».

Mauro Romano, i genitori del bimbo scomparso vicini alla verità? Eleonora Daniele si commuove a Storie Italiane

Storie Italiane, la trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele, torna sul caso di Mauro Romano, il bambino scomparso 44 anni fa. In apertura di puntata però la madre dello scomparso, Bianca, esordisce: «Il lavoro che avete fatto è stato grande, Eleonora. Sono felicissima di essere arrivata a questo punto e non dimenticherò mai quello che avete fatto per tutti i giorni della mia vita. Ma non posso dire di più».

Una frase che gela Eleonora Daniele che intuisce che potrebbe essere arrivata dopo tanti anni una risposta che ha, appunto, reso felice la famiglia Romano.  La conduttrice chiede di poter capire meglio, ma Bianca ribadisce: «Sono felice, Eleonora. Devi capire tutto da questa frase. Non pensare che io mi dimentichi di voi». A questo punto la Daniele non trattiene più la sua emozione, spiega di essere felice per questa famiglia e di partecipare alla loro gioia. Gli occhi lucidi e la voce rotta confermano la grande emozione. Il padre di Mauro, Natale, a questo punto aggiunge: «Abbiamo ricominciato a vivere, perché dopo anni di profonda sofferenza siamo giunti a un traguardo piuttosto confortevole. Provate a immedesimarvi nel dolore che provavamo verso nostro figlio, che non si riusciva a capire che fine avesse fatto. Adesso siamo arrivati a una conclusione che ci lascia sperare di poter essere contentissimi».

In questo scenario anche il legale della famiglia Antonio La Scala, ringrazia la Daniele e smentisce ulteriormente la pista dell'imprenditore arabo: «La famiglia araba ha sempre negato dal 2007 che quel ragazzo fosse Mauro. Anche il padre, quando fu ascoltato dal console italiano nel 2008, ha sempre sottolineato come non si trattasse del bimbo scomparso in Italia». Ora però se qualcosa sembra essere più chiaro l'avvocato spiega che c'è tutta una questione giudiziaria da dover ancora risolvere e sulla quale continueranno ad andare avanti perché venga fatta chiarezza. 

lunedì 21 giugno 2021

Massimo Bossetti dal carcere: «Sono disperato ma innocente, Yara non ha avuto giustizia»

«Ho incontrato Massimo Bossetti in carcere pochi giorni fa, trovandolo molto ma molto provato. E comunque Massimo mi ha detto 'sono disperato, non so più che cosa devo fare. Avvocati continuate a lottare, ho fiducia di voi e non smetterò mai di lottare perché sono innocente. Lo faccio per me, per i miei figli e perché so che Yara non ha avuto giustizia'. Sempre più un uomo distrutto; il carcere è duro, ancora più duro se lo vivi da innocente. 

Non a caso è controllato costantemente dagli operatori penitenziari per evitare che commetta qualche insano gesto». Lo afferma l'avvocato Claudio Salvagni, uno dei legali di Massimo Bossetti condannato all'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio, a «Crimini e Criminologia» su Cusano Italia Tv, dopo che recentemente la Corte d'Assise di Bergamo ha detto ancora una volta no all'accesso ai reperti.

«Noi non ci arrendiamo - continua il legale di Bossetti - e per questo abbiamo già presentato un ulteriore ricorso in Cassazione, visto che nelle tre precedenti occasioni, la Suprema Corte ci ha sempre dato ragione. Ora quindi andremo in Cassazione per la quarta volta perché è un nostro diritto e un diritto di Massimo Bossetti, vedere quei reperti rimasti ed esaminarli. La decisione della Corte d'Assise di Bergamo ha dell'incredibile in quanto fa a stracci i principi fondamentali del diritto. Ci vorrà quindi ancora del tempo ma credo che la Cassazione ci riconoscerà il diritto di riesaminare i reperti. Mi chiedo come è possibile che la Corte di Bergamo nelle precedenti occasioni non abbia tenuto conto del pronunciamento della Cassazione a noi favorevole, decidendo solamente di chiuderci la porta in faccia. Tutto questo è assurdo».

sabato 19 giugno 2021

Amici, l’ex ballerina Maria Zaffiro: «Prima si respirava un’aria più semplice. I ragazzi più tranquilli, acqua e sapone»

Maria Zaffiro è stata a lungo nel cast di “Amici”, per poi abbandonare la trasmissione tre edizioni fa e non far più ritorno nella scuola di Maria De Filippi. Maria Zaffiro analizza le differenze tra l’attuale versione di “Amici” e le precedenti: “Prima si respirava un’aria più semplice - ha raccontato -  i ragazzi più tranquilli, acqua e sapone”.

Maria Zaffiro, ex ballerina professionista di “Amici” nota delle differenze nel talent rispetto al passato: “Seguo Amici perché sono molto affezionata al programma – ha spiegato in un’intervista a “Fanpage.it” - e ci sono persone che mi piacciono tantissimo, come Alessandra Celentano. Il programma è cambiato tantissimo, sì, inutile girarci intorno. Prima si respirava un’aria più semplice, i ragazzi erano più tranquilli e acqua e sapone. Si faceva tutto: i cantanti ballavano e recitavano, i ballerini dovevano cantare e recitare, e anche per noi era più stimolante”.

Le liti nella scuola non sono concordate e anzi gli allievi dovrebbero ringraziare per le correzioni da parte degli insegnati: “Secondo me di truccato non c’è proprio nulla, soprattutto nei programmi di Maria. Lei è molto limpida. Inoltre, se io fossi un allievo e mi sentissi attaccato da un professore, forse dovrei ringraziarlo. Quelli attaccati salgono in classifica, il pubblico li ricorda in base alla visibilità. Magari c’è la mamma, la nonna o la ragazza che si affeziona a chi viene trattato male”.

Se la De Filippi la chiamasse di nuovo Maria Zaffiro avrebbe un po’ di timore a tornare ad “Amici”: “Non direi mai di no: è stato un lavoro bellissimo, Maria ha creduto in me e mi ha dato tantissimo spazio. Se mi chiamassero come ballerina avrei un po’ d’ansia perché ho 44 anni. Le persone mi chiedono di tornare a ballare e non capiscono che gli anni passano! Se mi chiamassero come giudice andrei. Come professoressa no, ho un carattere sensibile: vedo il sacrificio e la passione dei ragazzi e non riuscirei mai dire a uno di loro che non è portato, o di andare a casa”.

Paolo Armando morto a 49 anni, era la "tigre" della quarta edizione di Masterchef Italia

È morto Paolo Armando, concorrente di Masterchef Italia nel 2015. Il 49enne originario di Como era stato tra i finalisti della quarta edizione del programma tv. Apprezzato da tutti per il suo carattere mite e per la sua autoironia fu soprannominato dai giudici "tigre" e in più occasioni dimostrò abilità culinarie notevoli.

Paolo era un apprezzato informatico e lavorava in Provincia a Cuneo dal 2003 nel settore servizi informativi. Aveva tre figli Michela (15 anni), Sara (12 anni) e Francesco (8 anni) e una moglie, di cui aveva parlato più volte nel corso del programma. Era un uomo molto impegnato nel sociale e nell'educazione, tanto che faceva anche il catechista nella sua parrocchia.

Paolo è stato trovato senza vita nella sua abitazione di via Don Serafino Viano a Madonna dell’Olmo. Immediatamente sul posto sono arrivati i soccorsi, ma i tentativi degli operatori del 118 si sono rivelati vani. La sua improvvisa scomparsa lascia nello sgomento non solo i suoi cari e tutta la comunità ma anche i fan del programma e i suoi compagni di avventura. 

Burgirr sembra un bambino ma ha 17 anni, ecco chi è la nuova star dei social: i suoi video sono virali

Chiunque guardi i video e contenuti sui suoi account social può essere tratto in inganno perché Burgirr (pseudonimo online) sembra un bambino ma non lo è. Sui profili Instagram e TikTok da migliaia di followers alcune immagini potrebbero impressionare. Fa delle cose da adulti con l'aspetto di un bambino perché in realtà è un ragazzo di 17 anni di nome Abdu Rozik, nato e cresciuto in Tagikistan. Ecco chi è la nuova star dei social i cui video sono diventati virali. 

Il video nel quale Abdu si divora un grosso hamburger ha fatto il giro dei social accumulando milioni di visualizzazioni, ma ci sono anche foto in cui brandisce un'arma. Chiunque si sia imbattuto in queste immagini ha creduto che si trattasse di un bambino cedendo alle apparenze. Burgiirr in realtà ha 17 anni ed è affetto da un disturbo della crescita che non ha potuto risolvere a causa di problemi economici della famiglia.  

Non è solo una star sui social, ma è anche un cantante e musicista. La sua storia continua ad attirare molte persone in tutto il mondo e anche qualche critica. Da ragazzo di piccola statura è diventato un influencer dalla vita dinamica e ricca. 

Chiara Ferragni inarrestabile, conquista il controllo totale del suo marchio: «Felice di essere al 100% il mio capo»

Un altro successo imprenditoriale per Chiara Ferragni che acquisisce la totalità della TBS Crew s.r.l, la società che ha fondato nel 2009 e che gestisce il suo marchio “storico”,  “The Blonde Salad”. Chiara Ferragni ha dato l’annuncio dal suo account Instagram: “Sono felice – ha spiegato ai follower - di essere al 100% il mio capo”.

Che il fenomeno Chiara Ferragni non si fermi soltanto ai selfie ben vestiti realizzati su Instagram è ormai cosa nota. La Ferragni è infatti proprietaria di un vero e proprio impero, costruito grazie al mondo digitale. Un altro traguardo raggiunto da parte della potentissima influencer, quello di aver acquistato la titolarità piena titolarità di Tbs Crew Srl, società che gestisce “The Blonde Salad”.

L'annuncio è arrivato proprio da Chiara Ferragni dal suo profilo Instagram. "Sono la sola proprietaria e avrò il pieno controllo della Tbs Crew srl a del sito theblondsalad che ho fondato nel 2009 - ha scritto in un post - Un nuovo capitolo è appena iniziato e sono felice di essere al 100% il mio capo", allegando una foto in cui cerca di stappare una bottiglia di spumante per brindare al successo.

Chiara è tornata anche recentemente sull’argomento, postando un articolo di giornale che parla dell’accaduto, commentando con un “Piango!”.

venerdì 18 giugno 2021

Adriano Panatta, lo sfogo social: «Spero che gli venga l'epicondilite e una colite fulminante»

Adriano Panatta, lo sfogo social per una 'battaglia di civiltà'. Perché anche le leggende del tennis, nel loro piccolo, si infuriano. Reduce da un viaggio in treno, l'ex campione del tennis italiano si è lasciato andare ad uno sfogo fin troppo comprensibile.

Come tante persone, anche Adriano Panatta non gradisce chi, in treno, passa tutto il tempo del viaggio a parlare al telefono e ad alta voce. «Perché in treno c'è sempre qualche co...one che parla al telefono per tutto il viaggio?» - lo sfogo di Panatta su Twitter - «Spero che gli venga l'epicondilite e anche una colite, di quelle fulminanti però, maledetto!».

Per chi non lo sapesse, l'epicondilite, di cui parla Adriano Panatta, è la patologia più nota come 'gomito del tennista'. E il tweet ha riscosso un notevole successo tra i follower, che hanno empatizzato profondamente con la leggenda del tennis italiano. Un chiaro segno che i chiacchieroni in treno sono ovunque...

Lorella Boccia nuda, pancione esplosivo e lato B da urlo

Coperta solo da un velo, Lorella Boccia si mostra in tutto il suo splendore senza nulla addosso con il suo pancione in bella vista e il fondoschiena da spettacolo. La ballerina, sposata con Niccolò Presta, ha annunciato diverse settimane fa di essere in dolce attesa e ora fa vedere le curve e il ventre materno. La coppia aspetta una bambina per ottobre.

Lorella ha pubblicato diversi scatti sensuali in costume da bagno, questa volta però è rimasta con il suo corpo nudo, appena nascosto da un velo bianco che evidenzia le sue forme e lascia scoperto il lato B. Insieme al suo pancione con Lady P, come chiama la sua bimba senza svelarne il nome prescelto, la Boccia è pronta a deliziare i follower con tante immagini ad alto tasso erotico.

La ex ballerina di “Amici” e Niccolò Presta si sono giurati amore eterno due anni fa a Roma. E la gravidanza è stata svelata sui social con una dolce foto dell’ecografia: “E adesso non sono sola, non siamo soli... adesso siamo noi tre. Respiriamo insieme una nuova vita” ha scritto la conduttrice. Di recente ha svelato che Niccolò ha sempre desiderato una bimba.

martedì 15 giugno 2021

Cristiano Ronaldo sposta la Coca Cola dall'inquadratura: «Dovete bere acqua». E sui social è bufera

Niente Coca Cola, bevete acqua. Il calciatore della Juventus Cristiano Ronaldo si è reso protagonista di una scenetta che sta facendo discutere, durante la conferenza stampa alla vigilia di Ungheria-Portogallo, che vedrà l’esordio dei lusitani - campioni d’Europa in carica - a Euro 2020.

CR7 si è seduto davanti ai microfoni, ha visto due bottiglie di Coca Cola (sponsor della manifestazione) e le ha spostate mettendole via. «Acqua, bisogna bere… Acqua!», le sue parole, mentre in sala stampa era calato il silenzio. Non il massimo per l’Uefa e soprattutto per lo sponsor stesso: alla Coca Cola non prenderanno bene l’idea di essere snobbati da uno dei giocatori più famosi del mondo, in conferenza stampa in un video che sta facendo milioni di visualizzazioni. La scena ha provocato furiose polemiche, tra chi ha applaudito il gesto di Ronaldo e chi non ha apprezzato la facilità con cui l'ex Pallone d'oro ha 'umiliato' uno dei principali sponsor di Euro 2020.

Ma perché Ronaldo lo ha fatto? Semplice: il campione portoghese, 36 anni, da tempo segue una dieta rigorosa ed evita le bevande gassate. Anche per questo riesce a curare in modo maniacale il suo fisico, ancora al top nonostante la carta d’identità non gli sia più alleata. D’altronde qualche mese fa, in un’intervista, non si era fatto problemi a censurare anche suo figlio Cristiano junior: Ha potenziale, ma beve Coca cola e mangia patatine - aveva detto - non mi piace, lui sa che quando lo vedo mi arrabbio.

Denise Pipitone, a Ore 14 mostrata la foto della ragazza con la figlia: «Somiglianza impressionante»

Denise Pipitone potrebbe essere viva e addirittura madre. Questo è quanto affermato dall'ex pm Maria Angioni a Storie Italiane. Dichiarazione che è stata ripresa da Milo Infante a Ore 14 che mostra la foto della presunta Denise e di quella che dovrebbe essere la sua bambina.

«Non possiamo mostrarvi i volti di questa famiglia. Devo dire però che la bambina piccola ha una somiglianza straordinaria con la piccola Denise Pipitone. Questa a destra secondo la fonte mia e di Frazzitta sarebbe proprio Denise. Abbiamo fatto degli accertamenti per capire chi c’è dietro alle segnalazioni che ci sono arrivate», spiega Milo Infante nel corso della trasmissione, «Abbiamo verificato la foto che ci ha dato una fonte, che è arrivata in Procura grazie alla segnalazione di un magistrato. Vi assicuro che la bambina è molto somigliante».

Una situazione che diventa ancora una volta delicata. Non ci si può basare su una somiglianza ma le parole della ex pm hanno certo suscitato molto scalpore. In merito è intervenuto anche il legale di Piera Maggio, mamma d Denise. «Invitiamo tutti, giornalisti, magistrati o avvocati, alla massima cautela nel momento in cui si diffondono notizie che possono essere infondate o contenenti elementi non riscontrati o non riscontrabili e che possono costituire un ostacolo al lavoro della Procura di Marsala», ha spiegato il legale Frazzitta: «Non vediamo tuttavia la necessità di fornire informazioni particolarmente dettagliate, perché ancora al vaglio della magistratura. Anche perché informazioni provenienti da un magistrato che nella sua funzione potrebbe avere un canale privilegiato con i suoi colleghi».

lunedì 14 giugno 2021

Marco Liorni, la risposta del concorrente spiazza tutti a Reazione a Catena. Il conduttore incredulo: «Non è possibile...»

Marco Liorni, la risposta del concorrente spiazza tutti a Reazione a Catena. Il conduttore incredulo: «Non è possibile...». Pochi minuti fa, è terminata la puntata del quiz estivo di Rai1. Oggi l'ultima semifinale del torneo dei campioni, prima della finalissima di lunedì 14 giugno. A confrontarsi, i Blabla e i Tre alla Seconda, ovvero i fratelli Bartoloni. Ma durante il gioco accade qualcosa che non passa inosservato ai fan.

In una manche del quiz, la parola da indovinare è lotteria. Gabriele, capitano dei Blabla, la indovina e a quel punto Liorni gli chiede: «Hai mai vinto qualcosa alla Lotteria?». Il concorrente risponde così: «Una volta alla lotteria del mio paese vinsi un buono per l'ottico, ma lo aveva messo in palio mio padre che fa l'ottico». Risate in studio. Immediati i commenti dei fan: «Troppo forte Gabriele».

Poi si torna al gioco. Sono i fratelli Bartoloni a spuntarla e ad accedere all'ultima fase del torneo. I Tre alla Seconda riescono anche a indovinare l'ultima parola (estrazione), aggiudicandosi 1.579 euro. Lunedì la finale.

Ardea, il volto del killer Andrea Pignani: ha sparato alle prime persone che ha trovato. La rabbia: «Solo un giorno di Tso»

Ardea, il giorno dopo la strage il dolore resta ma viene affiancato dalla rabbia. È quello che traspare dalle parole del legale dei genitori di Daniel e David Fusinato, i due fratellini uccisi insieme a Salvatore Ranieri da Andrea Pignani, 35enne con problemi psichici che ieri mattina ha iniziato a sparare colpi di pistola nel consorzio di Colle Romito. L'uomo si è poi barricato in casa e suicidato.

«Una pattuglia dei carabinieri era passata sul posto appena cinque minuti prima che venissero esplosi i colpi: i militari erano venuti a controllare che il mio assistito, papà di Daniel e David, rispettasse l'obbligo dei domiciliari. Sono stati proprio loro i primi a intervenire. La mamma ha visto i figli morire, li ha trovati in una pozza di sangue e ancora respiravano» - ha spiegato Diamante Ceci, legale della famiglia Fusinato - «La famiglia aveva deciso di vivere in quel comprensorio perché era un posto tranquillo dove crescere i bambini. Si erano trasferiti in quella casa da circa un anno e mezzo. Ho avuto modo di sentire i miei assistiti questa mattina, sono distrutti ma chiedono rispetto per questo dramma assurdo che stanno vivendo».

La legale della famiglia Fusinato non nasconde l'amarezza per una strage inaccettabile ma non inevitabile. «Ci auguriamo che la Procura di Velletri faccia chiarezza su tutto, anche sui soccorsi che secondo alcuni testimoni sarebbero arrivati dopo 40 minuti. Si chiarisca anche il ruolo della madre e della sorella del killer. Perché aveva la pistola del padre morto a novembre? Perché, dopo aver minacciato la madre con un coltello, era stato sottoposto ad un Tso e rilasciato il giorno dopo?» - spiega l'avvocato - «Prima di quanto avvenuto non c'era mai stata alcuna lite tra la famiglia Fusinato e Andrea Pignani, non si conoscevano neanche. Attendiamo ancora le condoglianze del sindaco di Ardea».

Ardea, il dolore del giorno dopo nel ricordo delle vittime

Intanto, sul luogo della strage, residenti e non stanno compiendo questa mattina un vero e proprio pellegrinaggio in memoria di Daniel, David e Salvatore. C'è chi lascia dei fiori, chi un pallone, chi altri giocattoli e diversi messaggi. «Volate tra gli angeli: ciao Daniel, ciao David» - si legge in vari biglietti - «Quando un'anima innocente viene uccisa per mano di un adulto, siamo tutti colpevoli. Perdonateci piccoli, se potete. Che la terra vi sia lieve».

Ardea, la ricostruzione: una strage per le vie di Colle Romito

La procura di Velletri ha avviato un'indagine per omicidio e domani sarà affidato l'incarico per effettuare le autopsie delle vittime, che saranno svolte presso l'istituto di medicina legale del Policlinico Tor Vergata. L'indagine dovrà innanzitutto chiarire perché Andrea Pignani avesse in casa la pistola appartenuta al padre, guardia giurata, morto nel novembre scorso: a tal proposito, la madre e la sorella del killer saranno interrogate di nuovo. Da una prima ricostruzione, Andrea Pignani sarebbe uscito di casa intorno alle 11, con felpa, zainetto e guanti, percorrendo alcune strade di Colle Romito con la pistola in pugno. Qui avrebbe sparato ad un anziano che stava lavorando con una carriola, ma mancandolo: l'uomo è riuscito a mettersi in salvo. Poi, però, il 35enne ha incontrato i due fratellini e sparato al più grande, Daniel; a quel punto è intervenuto il 74enne Salvatore Ranieri, che avrebbe tentato di soccorrere il bambino di dieci anni ma è stato colpito alla nuca. Subito dopo, Pignani ha ucciso anche il piccolo David, per poi tornare a piedi verso casa, barricandosi all'interno.

Nancy Brilli a Verissimo: «Quel dolore di non sentirsi accettata...». Silvia Toffanin commossa

Nancy Brilli a Verissimo: «Quel dolore di non sentirsi accettata...». Silvia Toffanin commossa. Oggi a Verissimo - Le storie, l'intervista a Nancy Brilli che si è raccontata a cuore aperto, tra lavoro e vita privata. L'attrice romana ha parlato anche di un'infanzia molto dolorosa.

«Quando è morta mia madre ero piccola e pensavo fosse una grandissima ingiustizia. Poi c'è stato il periodo in cui pensavo fosse colpa mia. Poi ho incontrato questo lavoro e mi ha salvato la vita. Questo lavoro l'ho fatto all'inizio per essere amata e mi pare di esserci riuscita. Sono cresciuta con Nonna Isolina. Era molto severa, per lei le femmine erano una razza di serie B. A lei non interessavo io, il mio dovere era stare zitta e non disturbare. Avevo una simpatica zia che mi chiamava 'gramigna', perché crescevo da sola come l'erba cattiva. Queste cose fortificano e indeboliscono. Quel dolore di non sentirti parte di qualcosa, di non venire accettata ti rimane».

Poi, Nancy Brilli parla della fine della storia con Roy De Vita: «Siamo stati insieme 15 anni e mezzo, i nostri figli sono cresciuti insieme. Alla fine della storia, c'è un periodo in cui si è brutti. Si litiga, si è antipatici. Adesso, è rimasta la famiglia. I nostri figli sono veramente fratelli, non essendolo. Questa cosa siamo riusciti a farla bene. Vorrei che mio figlio facesse l'attore, ma intanto studia economia. Sono una mamma mamma, non amica».

L'attrice rivela anche un episodio vissuto all'inizio della sua carriera: «A 23 anni, ero già sposata, ho ricevuto delle molestie da un produttore. Mi sono chiusa in me stessa. Giravo sul set e poi mi chiudevo in camper. Non lo dissi neanche a mio marito Massimo Ghini. Non successe nulla di gravissimo, ma si resta male. E mi ha impedito di fare tanti lavori». E conclude: «Non mi dimentico neanche per un secondo che avevo una cartella clinica su cui era scritto "sterile" ed è nato mio figlio. Comunque è andata, è andata bene».

Alessia Macari alle Maldive con Oliver come in luna di miele

A un soffio da un milione di follower, Alessia Macari incanta tutti. In vacanza alle Maldive con il marito calciatore Oliver Kragl, la showgirl posta foto intriganti in bikini in piscina e in spiaggia vestita di striminziti due pezzi che mettono in risalto il suo fisico mozzafiato. Avvinghiamenti, abbracci e baci surriscaldano le acque maldiviane e le immagini della “ciociara” in vacanza sono da svenimento.

In costume o in abiti da sera, in tenuta ginnica o sportiva, la Macari è sempre strepitosa e il suo décolleté strabordante e le sue curve da capogiro tengono i follower incollati allo schermo. I like piovono e i complimenti si sprecano e Alessia si diverte a far girare la testa. Tra le braccia di Oliver è uno schianto e tra i due la passione è alle stelle. “Tutto quello che posso immaginare, voglio fare con te” scrive il calciatore a corredo di una foto in cui la coppia si scambia baci appassionati. “Tu sei il re del mio cuore” replica lei in una Stories. La spiaggia per loro è un paradiso terrestre…

Morto il rapper Toki a Bari: trovato sul letto con addosso abiti femminili, una macchia di sangue sul pavimento. Il video della sua hit

Omicidio, overdose o malore? Il rapper Giuseppe Poliseno, di Bari, in arte Toki,  è stato trovato morto su un letto dell'abitazione del padre: aveva addesso solo indumenti intimi femminili e il pc della stanza era acceso su un sito porno. La procura di Bari ha aperto un'indagine sul decesso del 41enne morto sabato sera nella casa dove viveva con il padre. È stato il genitore a chiamare i soccorsi. L'uomo, agli arresti domiciliari per questioni relative ai suoi rapporti con l'ex moglie, è stato trovato sul letto della sua stanza senza segni evidenti di lesioni. Una macchia di sangue sul pavimento fa tuttavia pensare alla presenza di una terza persona.

Il suo successo più noto, “I so d bar”,  che conta  3,5 milioni di visualizzazioni, risale a una decina d'anni fa.

Sulla vicenda indagano i carabinieri, coordinati dal pm di turno Ignazio Abbadessa, che nelle prossime ore deciderà se disporre l'autopsia. Gli investigatori fino ad ora non hanno raccolto elementi che facciano pensare a una morte violenta, ma non si esclude appunto la presenza di una terza persona nell'appartamento prima dell'arrivo degli investigatori. 

Per i rilievi sono intervenuti anche gli uomini della scientifica. Il medico legale, il professor Francesco Introna, ha già fatto una prima ispezione e il corpo si trova attualmente nell'istituto di medicina legale del Policlinico di Bari. L'eventuale autopsia dovrà chiarire se si sia trattato di un malore, se la morte sia stata causata da un'overdose o dalla mano di terzi.


Rosalinda Cannavò e lo scivolone social: «Noi donne non siamo eccezionali alla guida». E' bufera su Twitter

Rosalinda Cannavò, protagonista del Grande Fratello Vip, fa una stories su Instagram e scatena il putiferio su Twitter, dove l'hashtag #Rosalinda raggiunge il vertice dei trend del giorno. Un discorso in una stories di Instagram da parte di Rosalinda Cannavò che ha fatto infuriare gli utenti social, allorquando ha pronunciato la frase “Noi donne per quanto possiamo impegnarci non siamo così eccezionali alla guida”.

Rosalinda Cannavò ha fatto una storia su Instagram in cui ha parlato della sua giornata e di un viaggio in macchina: “Buongiorno, scusate il mio look, non si capisce cosa è successo stamattina. Mi sono svegliata relativamente presto  perché sono andata a dormire prestissimo, ero letteralmente cotta. Ho fatto Torino-Milano in macchina da sola e come vedete sono sana e salva. Considerate che era un anno che non portavo la macchina perché prima c'è stato il Grande Fratello Vip, poi sono uscita e venuta a Milano dove non avevo un mezzo”.

Il riferimento poi alle poca abilità delle donne alla guida: “Andrea la sua non me la faceva guidare, giustamente, capitelo. Parliamoci chiaro, noi donne per quanto possiamo impegnarci non siamo così eccezionali alla guida e in particolar modo io. Comunque è tutto ok, sono sana e salva come vedete”.

Anna Falchi e il fratello Sauro a "Oggi è un altro giorno": «Mi hanno offerto quaranta milioni ma...»

Anna Falchi e il fratello Sauro ospite a “Oggi è un altro giorno” di Serena Bortone. Fra Anna Falchi e il fratello Sauro un rapporto molto unito, anche dal punto di vista lavorativo, anche se all’inizio hanno avuto qualche problema: “Appena l’ho visto - ha raccontato -  avevo tre anni, ho deciso di tagliargli i suoi boccoli biondi perché ero gelosa”.

Anna Falchi, ospite a “Oggi è un altro giorno” di Serena Bortone, ha parlato del rapporto col fratello Sauro: “Appena l’ho visto – ha raccontato - avevo tre anni, ho deciso di tagliargli i suoi boccoli biondi perché ero gelosa. Per spaventarlo facevo la voce maschile, mi facevo chiamare “Soffio” e per anni gli ho messo paura. Lui mi dà sempre la dritta giusta, nessun uomo mi conoscerà mai come mi conosce lui. L’unica volta che abbiamo litigato e ci siamo allontanati è stato quando ha fatto un figlio e temevo che la sua vita cambiasse troppo, avevo paura per lui, ma si è dimostrato un padre eccezionale”.

Sauro ora lavora con la sorella: “Ero un perditempo senza arte né parte, dopo aver fatto il soldato Anna mi ha chiesto se volessi lavorare con lei.  Non è stata facile, perché lei è maniaca dell’ordine e delle pulizie, ma la cosa è andata. Dopo poco che ci siamo rivisti mi offrirono quaranta milioni per svelare dove fosse nascosta mia sorella con Fiorello, ma io ho preferito rimanere con le mie dieci mila lire in tasca e non rivelare il segreto. Faccio ufficio stampa, mi occupo dei contratti, un po’ di tutto… il problema fondamentale è che lei è diventata della Lazio, mentre io sono un romanista sfegatato”.

Un ricordo da parte di Anna Falchi anche a Fabrizio Frizzi: “Il grande Fabrizio Frizzi, tutto è cominciato accanto a lui, che per me è stata una figura molto importante. Era conduttore quando ho vinto la fascia di Miss Cinema a Miss Italia e dopo abbiamo avuto molte esperienze lavorative in comune. Era speciale, umile e diverso da molte persone del mondo dello spettacolo, mi ha incoraggiato ed è stato capace di ricominciare quando la sua carriera era un po’ in discesa”.

Chiara Ferragni scivolone social, la posa hot col bikini fa infuriare i fan: «Devi fare il test?!»

Chiara Ferragni criticata sul social per la posa assunta con un costume un po’ osè. Un passo falso per Chiara Ferragni, di solito maestra di stile, che stavolta sembra aver sbagliato la posa assunta per mettere in risalto un bikini, scatenando le critiche dei numerosi follower.

Chiara Ferragni in vacanza col marito Fedez e i figli ne approfitta per pubblicare qualche scatto su Instagram. Per l'occasione l’influencer ha scelto un costume un po’ osé, messo in risalto da una posa che non è affatto piaciuto ai follower, che non hanno mancato di comunicarglielo proprio attraverso i commenti sul social: “Che volgare – scrive un fan - non mi piace x nulla”, “Hai bisogno di fare il pap test Chiara – scrive un altro – In genere sei elegante”. Le critiche non mancano e vanno da: “La prima foto te la potevi risparmiare sembra che stai dal ginecologo ”, a “Evviva la volgarità...”, passando per: “Un po’ troppo Chiara, tu sei tanto carina mi piaci un sacco però qui no”.

Tra le tante voci però anche chi la difende e non reputa la posa di Chiara Ferragni troppo hot: “Ma chi si indigna per la sua posa – scrive un utente di Instagram - in che epoca vive?”.

Denise Pipitone, la rivelazione choc a Storie Italiane dell'ex pm: «Ho trovato anche sua figlia, sono certa che lei sia viva»

«Ho la certezza che Denise Pipitone sia viva e l'ho individuata». A Storie Italiane l'ex pm Maria Angioni rilascia in diretta una dichiarazione 'bomba' che apre una nuova pista e riaccende le speranze. 

Angioni si è occupata in passato del caso e ha preso a cuore la vicenda della bambina scomparsa a Mazara Del Vallo 17 anni fa. Non essendo più incaricata ha continuato a indagare e ora ha portato nuovi elementi sul tavolo della procura e del legale di Piera Maggio. Questa persona è ormai una donna e ha anche una figlia. 

Loredana Bertè, il dramma a Verissimo: «Mi ha chiuso in un appartamento scannatoio e mi ha riempito di botte». Toffanin senza parole

Loredana Bertè, il dramma a Verissimo: «Mi ha chiuso in un appartamento scannatoio e mi ha riempito di botte». Toffanin senza parole. Oggi a Verissimo - Le storie, l'intervista commovente a Loredana Bertè, che ha raccontato un momento molto duro della sua vita.

«Io sono stata violentata a 16 anni - ha raccontato -. Io facevo le serate con le mie colleghe. Ero l'unica vergine del gruppo. Un ragazzo per un mese mi portò le rose ogni sera. Una sera accettai l'invito e andai a bere qualcosa, ma mi portò in un appartamento scannatoio. Quando ho sentito che chiudeva la porte a chiave, mi sono spaventata. Mi ha riempito di botte, mi ha violentata. Sono riuscita a scappare con i vestiti strappati. Un taxi mi ha preso e portato in ospedale. Per anni non mi sono fatta avvicinare da nessuno, ero traumatizzata».

Poi, Loredana Bertè parla anche dell'amore con Adriano Panatta: «Fu un colpo di fulmine. Ci siamo innamorati all'istante. Ma dopo tre mesi che ci siamo lasciati, si è sposato con Rosaria. L'ho scoperto dal giornale, mentre tornavo dal Kenya. È stato uno choc, ma ora sono molto amica con sua moglie».

Stefano Accorsi, il dolore segreto a Verissimo: «È stato angosciante, sono stato in terapia...». Toffanin commossa

Stefano Accorsi, il dolore segreto a Verissimo: «È stato angosciante, sono stato in terapia...». Silvia Toffanin commossa. Oggi, l'attore bolognese è stato ospite nel salotto di Canale 5 e si è raccontato a cuore aperto, tra carriera e vita privata.

Stefano Accorsi inizia parlando della sua infanzia: «I miei genitori ero molto avventurosi, facevamo spesso campeggio, tanti amici. Una bella infanzia. L'adolescenza è stata più dura, ho sbagliato liceo. Ho fatto lo scientifico e mi hanno bocciato. È stato uno choc, una doccia fredda. Poi mi sono ripreso e mi sono ricordato della passione per la recitazione. Da lì mi andai a informare in una scuola di teatro. Poi, lessi un articolo in cui Pupi Avati cercava due attori e mi prese».

Continua l'attore: «Con L'ultimo bacio mi è cambiata la vita. Il successo ti cambia il quotidiano. Sei guardato, invece di guardare. Non riuscivo a trovare uno spazio in cui nascondermi. È stato un po' angosciante, sono scappato a Parigi. Sono partito per quattro mesi. Poi mi sono fidanzato con Laetitia Casta e sono rimasto per nove anni. Ho fatto terapia, è molto interessante. È un dialogo che mi ha aiutato molto, anche a rendermi conto che mi ero dedicato molto alla professione e poco a me stesso. Prima nei problemi vedevo dei problemi, a un certo punto i problemi li ho iniziati a vedere come opportunità».

Stefano Accorsi si emoziona poi parlando della moglie Bianca Vitali: «Coltiva sempre l'aspetto costruttivo delle cose e ridiamo tantissimo insieme. Siamo diventati genitori. Il mio figlio maggiore nato in Francia vive con noi e i due piccoli nati dall'amore con Bianca. Siamo una bella famiglia allargata. C'è una certa differenza di età tra noi, ma non le abbiamo mai dato importanza. Ci abbiamo riso».

Lino Banfi: «“Porca pu**ena” lo slogan di Euro 2020. Immobile e Insigne mi hanno commosso. A Mancini ho svelato il segreto del 5-5-5»

«Per me quel “porca puttena” gridato da Immobile e Insigne è come un David di Donatello. Mi sono commosso. E non è detto che non diventi lo slogan degli europei. Pensate che gli europei finiscono l'11 luglio che è il giorno del mio compleanno, quindi se vincono devono venire a farmi gli auguri. Ne faccio 85, che si fanno una volta sola». Lino Banfi racconta così all'Adnkronos l'emozione provata ieri quando i due giocatori della Nazionale hanno esultato dopo il gol citando la frase da lui suggerita.

Tutto è nato da un video di incoraggiamento inviato dall'attore a Giorgio Chiellini ma indirizzato a tutta la squadra e al ct Mancini: «Giovedì, alla vigilia della partita, ho mandato un mio video a Chiellini, che conosco da molto tempo, per caricare i ragazzi e il Ct, chiedendo di farlo vedere a tutti. Nel video dicevo a Mancini: 'mister, mi raccomando Spinazzola - Immobile. E quando arriva il gol devi far dire al ragazzo 'porca puttena». E così è andata«, racconta divertito Banfi. Nel video, Banfi faceva riferimento anche al personaggio cult Oronzo Canà, che nel film "L'allenatore nel pallone" parlava di Bizona e di schema 5-5-5: «Gli ho detto di affidarsi al 5-5-5 e gli ho spiegato cos'è davvero: 5 cozze pelose, 5 polipetti e 5 "allievi", che in Puglia sono le seppioline piccole. 'Mettete tutto insieme e vi fate la zuppetta alla porca puttena che dà la carica giustà. Chielini mi ha risposto "faremo come dici tu". Poi mi è stato raccontato che ieri mattina il mister ha messo il video sullo schermo grande per vederlo tutti insieme, tra le risate dei giocatori».

Maria Amelia Monti, il dolore a Verissimo: «È in una clinica, non è sempre presente...». Silvia Toffanin commossa

Maria Amelia Monti, il dolore a Verissimo: «È in una clinica, non è sempre presente...». Silvia Toffanin commossa. Oggi, l'attrice milanese è stata ospite nel salotto di Canale 5 e si è raccontata a cuore aperto, tra lavoro e vita privata. Maria Amelia Monti parla anche del rapporto delicato con la sua mamma.

«Mia madre - dice - ha 98 anni, è in una clinica e purtroppo non è sempre presente a se stessa. Ma anche nella vecchiaia è ancora molto creativa. La vado a trovare con il cane e lei è contenta. Vengo da una famiglia di architetti. Sono la terza figlia, ho differenza di età con le mie sorelle. Non sono stata seguita tantissimo e all'inizio non diedero peso alla mia decisione di fare l'attrice. Ma questo mi ha responsabilizzato. All'inizio ho ricevuto tante bocciature. Ma se una ragazza continua, vuol dire che è determinata. All'Accademia dei Filodrammatici, l'insegnante di dizione mi trattava malissimo per la mia r moscia».

Maria Amelia Monti parla anche del suo rapporto con Gerry Scotti: «Io nell'immaginario collettivo, dopo dieci anni dalla fine della sit-com, sono ancora la moglie di Gerry Scotti. C'è un legame fortissimo con lui. Ho girato gli ultimi quattro episodi incinta e con le stampelle (perché mi ero rotta la gamba), facendo solo i primi piani».

Poi, l'attrice parla della sua famiglia: «Con mio marito ho due figli naturali e un figlio adottato. Dopo i 40 anni volevo fare il terzo figlio, ho deciso di adottare. Dopo quattro anni, mi hanno chiamato e mi hanno detto 'abbiamo trovato vostro figlio'. Siamo andati in Etiopia a conoscerlo. Quando i miei figli Marianna e Leonardo hanno accolto Robel, è stato più emozionante del parto».

Sabrina Ferilli in lacrime a Verissimo: «Io non ho figli però...». Silvia Toffanin commossa

Sabrina Ferilli in lacrime a Verissimo: «Io non ho figli però...». Silvia Toffanin commossa. Oggi su Canale 5, Verissimo - Le storie. In onda, l'intervista a Sabrina Ferilli che ha parlato anche di una battaglia civile a cui tiene molto.

«L'Amore strappato - spiega l'attrice romana - è una fiction Mediaset a cui tento molto. Ispirato a una storia vera, il dramma di una madre che tenta di salvare la propria famiglia, devastata da un errore giudiziario che ha portato all'allontanamento della figlia di sette anni e all'arresto per molestie dell'innocente marito. Io non ho figli - continua commossa Sabrina Ferilli - ma non essere in conflitto di interesse dà una forza maggiore in certe battaglie civili. Assimilo tanto dolore da fuori, ma cerco di andare avanti».

Poi la giudice di Tu si que Vales parla anche del rapporto con l'amica Maria De Filippi. «È un diavolo di amica - scherza - una volta mi ha chiamato alle due di notte, pensavo fosse successo un dramma. Mi voleva fare i complimenti per il film. Da qui capite tutto».

Maneskin, Giorgia Soleri la fidanzata di Damiano David: «Sono bisessuale»

Giorgia Soleri, fidanzata di Damiano David dei Maneskin, ha chiacchierato con i follower su Instagram della sua vita intima e privata e ha confessato: “Sono bisessuale”.

Giorgia Soleri, fidanzata di Damiano David dei Maneskin, ha chiacchierato con i follower su Instagram della sua vita intima e privata. Fino a poco tempo fa in realtà non si sapevano che i due fossero fidanzati ed è stato proprio il cantante del gruppo trionfatore agli Eurovision a rendere nota la love story che va avanti da oltre 4 anni.

Un fan ha chiesto a Giorgia Soleri se l’ufficializzazione della relazione con Damiano David non fosse un po’ fuori dalla sua definizione di femminismo: Cosa c’è di non femminista? – ha risposto - Avere un fidanzato famoso non è femminista? O sarebbe stato più femminista nascondere per sempre una relazione (che voglio dire, è una cosa meravigliosa, non è che sto rubando a casa della gente) perché poi la gente ha da ridire sulla visibilità che è, ovviamente, aumentata?”.

Un altro follower ha chiesto se fosse omosessuale e lei non ha avuto problemi a rispondere: “No, non l’ho mai detto! Questa domanda mi arriva in continuazione, immagino che qualcuno abbia messo in giro questa voce. Comunque no, sono bisessuale!”. 

sabato 12 giugno 2021

Denise Pipitone, il sensitivo Michael Schneider: «Non sarà mai trovata, caso destinato a rimanere irrisolto»

Denise Pipitone, secondo un noto sensitivo tedesco il caso è destinato a rimanere irrisolto. Michael Schneider, ex giornalista e sedicente medium che collabora gratuitamente con gli investigatori di tutta Europa, si dice piuttosto scettico sulla possibilità di ritrovare la bambina scomparsa da Mazara del Vallo nel settembre 2004.

Il sensitivo tedesco, da oltre 15 anni, collabora con gli inquirenti per risolvere casi di cronaca nera rimasti senza una soluzione. Michael Schneider, ad esempio, è stato decisivo per risolvere il caso di Peter Neumair e Laura Perselli, i coniugi uccisi dal loro figlio, Benno: il sensitivo aveva indicato la presenza dei corpi non distante dal luogo in cui poi sono stati ritrovati, nelle acque dell'Adige.

Intervistato dal Corriere della Sera, Michael Schneider ha spiegato: «So che le mie parole saranno inaccettabili per Piera Maggio, ma purtroppo ho la chiara percezione che Denise non sarà mai trovata ed il caso non sarà mai risolto». Il caso di Denise Pipitone, dopo quasi 17 anni, è tornato prepotentemente d'attualità a cominciare da quando una ragazza russa, Olesya Rostova, in una trasmissione televisiva aveva dichiarato di essere alla ricerca della sua famiglia di origine, da cui era stata allontanata ancora bambina. Quel caso fu un buco nell'acqua, così come la segnalazione su una ragazza che, come riportato da Pomeriggio Cinque, somigliava a Denise e viveva in Ecuador (pochi giorni dopo 'Chi l'ha visto?' verificò quella voce e scoprì che in realtà si trattava di una ragazza brasiliana che non aveva nulla a che fare con Denise). Le segnalazioni si sono poi moltiplicate nel corso delle ultime settimane.

venerdì 11 giugno 2021

Carolina Stramare in bianco, look da spiaggia a Milano

All’Isola dei famosi ha rinunciato prima di partire per motivi familiari, ma Carolina Stramare passeggia per le vie del centro di Milano come fosse su una spiaggia deserta e incantevole. Incanta i fan e cattura gli sguardi e i flash dei paparazzi la inseguono cogliendone scorci piccanti di scollature intriganti, gambe nude e forme sinuose fasciate in un miniabito bianco da spiaggia.

La ex Miss Italia si è recata in un ristorante di via Montenapoleone per un pranzo all’aperto e durante il tragitto è stata inseguita dai fotografi che hanno colto tutte le sfumature del suo look sexy e scosciato. E’ arrivata nel quadrilatero della moda a bordo di un taxi e subito ha creato una scia di ammiratori. 

Sensuale e seducente con le spalle scoperte e il seno fasciato la Stramare ha conquistato tutti. L’abito corto ha lasciato nude le lunghe gambe sinuose e il tessuto strech ha avvolto come un guanto il fondoschiena rotondo. Alla ex reginetta di bellezza va il premio in sex appeal cittadino.

Bikini & pancione nudo, Paola Turani al mare

“Sognando te” scrive Paola Turani postando un bellissimo scatto in bikini con il pacino in bella mostra. Da quando ha annunciato di essere in dolce attesa di un maschietto dal marito Riccardo Serpellini, l’influencer non sta più nella pelle. Aggiorna costantemente i fan dei suoi cambiamenti e mostra con orgoglio le forme che lievitano. Ora è in vacanza di coppia in barca con l’amica Giulia Valentina e ogni scusa è buona per scattare al suo bel pancino nudo.

Chioma ricciola sciolta la vento, abbigliamento comodo e leggero e tanti sorrisi, quelli sfoggiati dalla Turani che in questi giorni naviga nelle acque di Filicudi alla ricerca di panorami mozzafiato in cui incorniciare le sue dolcissime forme. E’ alla 24esima settimana di gravidanza e sogna ad occhi aperti aspettando di poter tenere tra le braccia il suo piccolino. Ha desiderato tanto l’arrivo di un bebè e ora vive la sua attesa con grandissimo entusiasmo e felicità.

Qualche giorno fa aveva mostrato ai follower i lavori di ristrutturazione della sua nuova villa che ospiterà la famiglia Serpellini. Poi è partita per le vacanze insieme al marito alle Eolie. “Stavo pensando a come la vita e le abitudini possano cambiare... – scrive l’influencer - anni fa in borsa ci mettevo il cambio scarpe comode per togliere i tacchi dopo la fine di una serata in discoteca per esempio, ora non esco mai senza pastiglie anti nausea o integratori per la gravidanza e probabilmente l’anno prossimo inserirò pannolini vari per il cambio del Serpellino”.

Denise Pipitone, testimone a Storie Italiane: «La donna nel video è mia zia. Nel campo Rom una ragazza terrorizzata e senza denti»

Storie Italiane torna sul caso di Denise Pipitone e si collaga in diretta con una ragazza, Mariana Trotta. La ragazza spiega la sua storia, lei è di origini rom, ma è stata adottata e vive da anni in Italia. Negli anni ha sentito il bisogno di conoscere la sua famiglia biologica e in quell'occasione ha incontrato la donna che appare nel video in cui si vede quella che molto probabilmente potrebbe essere Denise a Milano insieme a una donna di origini rom.

Mariana spiega di non aver seguito la vicenda di Denise, essendo lei molto piccola. Dopo che il fatto è tornato sulle pagine di cronaca, lei ha notato il video pubblicato da Grieco e in quel caso ha riconosciuto la donna del vide. Spiega di aver fatto la segnalazione alle autorità e ha raccontato quello che è successo: «Io sono una ragazza adottiva di origini rom e circa 3 anni fa ho avuto il desiderio di trovare la mia famiglia e nel 2018 sono riuscita a risalire ai miei genitori biologici e sono andata a trovarli a Parigi”. La ragazza spiega di aver rintracciato i suoi tramite un'assistente sociale, li ha rintracciati su Facebook e dopo qualche giorno ha deciso di andarli a trovare a Charles de Gaulle.

La ragazza spiega di essere stata una settimana con la sua famiglia di origine e in quell'occasione vide la mamma e la sorella all'inizio in un albergo e poi è stata portata in un campo rom. In quell'occasione ha visto la donna che poi ha riconosciuto nel video: «Questa donna nel campo era una figura importante, la mattina tutti andavano a chiedere l'elemosina e lei cucinava per tutti, mi rimase impressa perché era una persona che era un punto di riferimento. Che poi quella donna sarebbe anche mia zia». Specifica che non sia la zia di sangue ma la compagna del fratello del padre biologico. Spiega di non avere tracce di questa persona, la sorella le ha detto tempo fa però che era ancora a Parigi: «Non so il nome, dicono che si chiamava Silvana me da me si faceva chiamare Florina. Io con lei ci ho parlato poco, parlava italiano ma con me non ha parlato molto».

Mentre parla però Mariana non nasconde la sua paura: «C'è da pensare che questa è gente pericolosa, io sono cresciuta in modo diverso per fortuna, io non so se stanno ancora insieme con mio zio, ho chiesto a mia sorella ma lei è vaga non mi dà notizie specifiche. Io ammetto di avere paura, io ci ho messo la faccia, ma queste persone hanno dei giri particolari, non sono sciocchezze. Fuori da questo campo c'erano delle sentinelle, mio fratello è stato in galera a Roma, quando sono tornata mi sono detta che non ero così, ma questa storia mi ha segnato molto». Affermando che il clan a cui appartiene la sua famiglia di origine appartiene a una nota famiglia mafiosa romena.

Poi ricorda di una ragazza che era la figlia dello zio e di Florina: «Io non ho mai sentito chiamarla Danas, ma questa ragazza non sapeva la sua età, avrà avuto tra i 17 e i 18 anni. Era molto traumatizzata, parlava pochissimo francese, parlava poco italiano, parlava sinti, ma non parlava quasi mai in realtà e si faceva capire a gesti. Era messa male, ricordo che non aveva i denti, spesso le tremavano le mani. Ricordo che era molto controllata e che non le veniva mai permesso di uscire nel campo rom». Poi ricorda un dettaglio: «Una volta io e la ragazza siamo state sole in camera e lei mi disse che non sapeva chi fosse la sua famiglia biologica e non sapeva la sua identità, mi fece questa confidenza che mi toccò molto perché io vivevo la stessa cosa».

Questa ragazza si chiamerebbe Antonia, non ha contatti telefonici ma ha diversi profili Facebook, circa 13, con cognomi diversi. Spiega di averle chiesto l'amicizia e di averla provata a contattare ma non ha mai ricevuto risposta. Dalla sorella ha appreso che la ragazza ora si troverebbe in Romania, dopo essersi trasferita probabilmente dopo aver conosciuto un ragazzo con il quale stava insieme ma con cui potrebbe ora essersi lasciata. 

Ignazio Moser, Awed e Cerioli arrivano in Italia. Ma in aeroporto la brutta notizia: «Non è possibile...»

Ignazio Moser, Awed e Cerioli arrivano in Italia. Ma in aeroporto la brutta notizia: «Non è possibile...». Poco fa, gli ex naufraghi dell'Isola dei Famosi sono arrivati in aeroporto a Milano Malpensa, dopo un viaggio lunghissimo dall'Honduras, durato 24 ore. Ma appena sbarcati la brutta notizia.

È Ignazio Moser a raccontare tutto ai follower in una serie di stories su Instagram: «Ragazzi qualcosa doveva andare storto, questa Isola non finisce mai... I bagagli sono rimasti a Parigi. Non è tutto. Oltre ai bagagli persi, ho dimenticato il portafogli in aereo. Grande conclusione di quest'Isola, sempre il solito». Awed commenta ironico: «Allora sei un disastro».

Terminata la lunga odissea, Ignazio Moser e Cecilia Rodriguez arrivano finalmente a casa a Milano. Ad accoglierli, la cagnolina Aspirina. L'Isola è ufficialmente finita, bentornati.

Stefania Sandrelli, rivelazione a ”Oggi è un altro giorno: «I miei film erotici? Divertita tantissimo a girarli»

Stefania Sandrelli si racconta tra vita privata e carriera a Oggi è un altro giorno. L'attrice ricorda la sua carriera, i suoi primi film, spiegando che durante la prima pellicola girata, quando aveva appena 15 anni, divenne amica di tutte le attrici sul set rendendosi poi conto che avrebbe dobuto iniziare ad essere più distaccata.

La Sandrelli confessa di sentirsi ancora con Gino Paoli, suo grande amore dal quale è nata anche la figlia: Ci vogliamo molto bene». Ricorda poi come è iniziata la loro storia d'amore: «Lo sentìì cantare la gatta e quella canzone mi fece innamorare di Gino». Il loro rapporto però non è sempre stato rose e fiori, anzi è stato piuttosto burrascoso e a riguardo racconta di una scena di gelosia in cui distrusse diversi oggetti a Gino: «Andai proprio a prendere quello che sapevo essere più caro per lui», ammette. Infine sull'amore di oggi scherza: «Oggi vivo un po' di rendita», lasciando intendere di non essere innamorata.

Parlando del suo passato, ricorda le pellicole erotiche, alcune delle quali girate con Tinto Brass: «Mi sono divertita molto, mi è piaciuto recitare e lo rifarei», ma aggiunge ironicamente: «Ora però ho un'altra gravità non potrei».

Andrea Delogu e il "salvataggio" di Stefano De Martino: «Da vero eroe ecco cos'ha fatto»

 Andrea Delogu ha raccontato, dalle stories del suo account instagram, il “salvataggio” da parte di Stefano De Martino, che l’ha portata a spalla a piedi per quattro piani a seguito di un brutto infortunio al piede. Andrea Delogu durante il suo programma radiofonico “La versione delle due” su Radio2 ha spiegato alcuni dettagli della vicenda.

Andrea e Stefano De Martino erano a cena da un amico comune che appunto abita al quarto piano. Finita la cena la Delogu è caduta per le scale, con De Martino alle sue spalle: “Siamo passati da un corridoio molto buio verso la porta d'uscita - ha raccontato - a un certo punto ho sentito il vuoto sotto i miei piedi. Mentre stavo per precipitare, Stefano ha acceso la luce e al posto della mia testa ha visto i miei piedi. Sono ruzzolata giù e ho sentito crac al piede. Però non sono riuscita a smettere di ridere per la situazione”.

Stefano De Martino allora ha deciso di riportare Andrea Delogu a casa dell’amico: “Un vero eroe, una persona speciale.  Avevo bisogno di ghiaccio, temevo di avere il piede rotto e luì mi ha detto: “Ti porto su così mettiamo del ghiaccio e capiamo cos'è, in caso chiamiamo l’ambulanza”. Si è preso il mio zaino pesantissimo perché c'era il caricabatteria del motorino, mi ha caricata in groppa con i miei sessanta chili e mi ha portato su per le scale come un marine”.

Alla fine per fortuna per Andrea Delogu nulla di rotto: “Alla fine il piede non era rotto, mi ha portato a casa e mi ha medicato il piede. La mattina dopo mi ha chiamato per sapere come stavo. Un gentleman. Mi ha salvata”.

Camilla morta dopo AstraZeneca, soffriva di una malattia autoimmune del sangue: «Assumeva una doppia terapia ormonale»

Camilla Canepa assumeva una doppia terapia ormonale perché soffriva di piastrinopenia autoimmune familiare. Sulla ragazza di 18 anni ricoverata domenica al San Martino di Genova e morta ieri, a poco più di due settimane dalla prima dose del vaccino anti Covid di AstraZeneca, gli investigatori vogliono ora capire se le due patologie fossero state indicate nella scheda consegnata prima della somministrazione del vaccino, lo scorso 25 maggio. Tra i documenti che stanno acquisendo i militari anche le relazioni dei dirigenti medici del San Martino Pelosi e Brunetti. Martedì verrà dato l'incarico ai medici legali Luca Tatjana e Franco Piovella.

I Nas negli ospedali di Lavagna e Genova

I carabinieri del Nas di Genova stanno acquisendo cartelle cliniche e tutta la documentazione medica relativa alla studentessa 18enne morta ieri. I militari, delegati dai pm Francesca Rombolà e Stefano Puppo insieme all'aggiunto Francesco Pinto, stanno andando negli ospedali di Lavagna, dove la giovane è stata ricoverata il tre giugno, e al Policlinico San Martino. Sul primo ricovero al pronto soccorso di Lavagna, la Asl4 aveva fatto approfondimenti il 7 giugno 2021, 3 giorni prima del decesso, ha detto all'ANSA il direttore generale Paolo Petralia: «La direzione sanitaria ha acquisito in data 7 giugno dettagliata relazione del direttore uoc pronto soccorso sul percorso relativo alla paziente e, ritenendola esaustiva, non ha al momento attivato ulteriori iniziative». 

mercoledì 9 giugno 2021

Chiara Ferragni lancia il suo primo bar con l'occhio a Milano. Fan increduli: «Quanto costa un caffé?»

Chiara Ferragni lancia il suo primo bar con il logo dell'occhio a Milano. Fan increduli: «Quanto costa un caffé?». L'imprenditrice digitale ha appena condiviso con i suoi follower un'inaspettata novità. Domani, 10 giugno, aprirà nel capoluogo lombardo il primo temorary caffé Nespresso x Chiara Ferragni. Il bistrot - che si trova in piazza del Carmine - rimarrà aperto fino al 18 luglio.

Neanche a dirlo, mise en place, arredamento e stoviglie sono firmate con l'iconico occhio. In un video su Instagram, la moglie di Fedez spiega tutto: «Ecco svelata la sorpresa, da domani aprirà il primo temporary Nespresso Caffè x Chiara Ferragni. È la cosa più cute del mondo. Si può fare colazione, ma anche pranzare e cenare. O prendere un caffé da asporto nelle tazze con l'occhio». L'offerta del locale include piatti mediterranei e club sandwich. Ma anche le pietanze preferite dall'influencer e ricette create da lei. Come il caffè con ghiaccio e latte di cocco, zucchero rosa e marshmallow.

Immediati i commenti dei fan italiani e stranieri. «È il momento di una gita in Italia...», scrive qualcuno. E ancora: «Stupendo, non vedo l'ora di andarci». «Almeno adesso sappiamo cosa fare la domenica». C'è chi ci scherza su: «Quante ore di fila ci vorranno per entrare?». E chi si preoccupa dei prezzi: «Quanto costerà un caffè?». Domani l'esordio.

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