lunedì 5 aprile 2021

Fabrizio Corona, paura suicidio. Su Instagram scrive: «Pronto a sacrificare la vita»

Fabrizio Corona torna, nel giorno di Pasqua, a far parlare del suo caso. «Se sei assolutamente convinto della tua ragione, ripeto, se sei assolutamente convinto della tua ragione e di aver subito una grave ingiustizia lotta pronto anche a sacrificare la tua vita. Servirà per qualcuno, servirà, e qualcuno capirà» È il post a corredo di una foto di Fabrizio Corona, a torso nudo, apparso poche ore fa, sul suo profilo ufficiale Instagram, gestito dai suoi collaboratori. 

Una scritta sibillina, ma piena di significato, soprattutto dopo i gesti autolesionisti che si è inflitto, le settimane scorse, dopo aver saputo della revoca degli arresti domiciliari. Gesti contro sé stesso per i quali è stato ricoverato nel reparto Psichiatria del Niguarda. È stato poi traferito al carcere di Monza dovrà scontare circa 3 anni di reclusione residuo.

«Pronto anche a sacrificare la tua vita», ora scrive: quasi a intendere che è pronto a tutto, anche a togliersi la vita. È la paura della madre Gabriella, che si sta battendo per lui: «Mio figlio è malato, non può stare in carcere, andrà a morire», continua a ripetere. Anche le parole dello psichiatra, criminologo Alessandro Meluzzi, alcuni giorni fa, fanno temere: «Il problema di Fabrizio Corona è clinico. La sua storia clinica non è mai stata sufficientemente approfondita. Se qualcuno non si occuperà di lui rischia molto, di morire, di suicidarsi».

sabato 3 aprile 2021

Federica Sciarelli lascia Chi l'ha visto? Cosa ha detto dopo il caso Denise Pipitone

Sulla riapertura del 'caso' di Denise Pipitone, «io per prima spero in un lieto fine, visto che la mamma di Denise fu ospite nella prima puntata di Chi l'ha visto? condotta da me. Preferisco però andarci cauta». Lo dice la conduttrice Federica Sciarelli in un'intervista a 'Libero'. «Credo che parte del clamore - aggiunge - sia legato al comune desiderio di ascoltare finalmente buone notizie: ne abbiamo bisogno. Pensi che persino la mia sarta mi ha cercata per dirmi: 'È lei, sono sicura che è Denise!'». 

Sul fatto che il programma sia andato in onda anche durante Sanremo, Sciarelli spiega: «Ogni anno mi propongono di fermarmi, anche perché qualche punticino glielo togliamo a Rai Uno (ride, ndr). Puntualmente, però, rifiuta: pazienza se l'ascolto sarà basso, noi dobbiamo esserci per il nostro pubblico. Sempre. Pensi che, da quando ci sono io (2004, ndr), la redazione è aperta anche al sabato e alla domenica: facciamo i turni. D'altronde se qualcuno perde un proprio caro non può mica aspettare il lunedì!». Il dolore di chi attraverso la trasmissione cerca cari scomparsi «è il motivo - sottolinea Sciarelli - per cui sarei tentata di lasciare il programma. Ormai ai miei occhi l'Italia è diventata un grande cimitero: dovunque vada, associo le città ai nostri casi. L'anno scorso sono stata lì per mollare tutto ma poi mi è stato chiesto di restare. Così ho fatto e probabilmente così farò a settembre. Inoltre amo questo programma». 

La conduttrice si occuperebbe volentieri di politica, «da sempre la mia grande passione: la mattina mi sveglio e ascolto la rassegna politica. Ero fedelissima a Stampa e regime di RadioRadicale ei programmi tv che seguo sono tutti di politica. Non saprei però fare un talk...e sicuramente non andrei su RaiTre perché c'è già la mia amica Bianca». E sul Fatto Che grazie a Chi l'ha visto? esistono una legge sugli scomparsi e un commissario straordinario, la conduttrice conclude: «Abbiamo lottato e vinto molte battaglie e questo cittadino ce lo riconosce. La politica si può fare in tanti modi: con le parole e con i fatti». 

Stuprata e filmata per un mese, torna dal mostro per evitare il revenge porn. E lui la violenta di nuovo

È tornata dal suo aguzzino che la minacciava di mandare in giro le immagini dei suoi stupri, e lui l'ha violentata di nuovo. Una storia orribile quella fermata dai carabinieri in provincia di Monza, a Brugherio, dove una donna di 51 anni per oltre un mese è stata costretta con l'uso di narcotici a subire violenze sessuali da un 46enne che la riprendeva con una videocamera.

A causa di quelle medicine che lui la costringeva a prendere, la donna è finita in ospedale a Monza: lì ha raccontato il suo incubo ai carabinieri, che hanno fatto partire il «codice rosso». Ma il 46enne l'ha minacciata di revenge porn, cioè ha iniziato a ricattarla con quei video degli stupri: lei è tornata dall'uomo per fermarlo, ma lui l'ha violentata ancora una volta. Grazie all'allarme dei vicini l'aguzzino è stato però arrestato.

L'orrore in provincia di Monza
La donna era andata a casa dell'uomo persuasa di aver incontrato un possibile compagno, ma invece è stata vittima di abusi e soprusi, sempre davanti a una telecamera. Sabato scorso, totalmente smarrita e in preda a un malore per i farmaci che era stata costretta ad assumere, è riuscita a scappare dall'appartamento dell'uomo e a trascinarsi in cortile. Lì è stata vista ed è partito l'allarme al 118. Una volta in ospedale a Monza la 51 enne ha trovato la forza di raccontare l'accaduto, facendo scattare il codice rosso. Ascoltata dai carabinieri, ha denunciato il 46enne.
Questi però l'aveva minacciata di pubblicare in rete i filmati delle violenze, e così lei lunedì mattina si è presentata di nuovo nel suo appartamento per cercare di fermarlo. L'uomo a quel punto, secondo quanto ricostruito, l'ha drogata ancora e l'ha stuprata. I carabinieri sono intervenuti grazie alla telefonata di un vicino di casa e, una volta entrati nell'abitazione, hanno trovato la 51enne riversa a terra, stordita dai farmaci e impossibilitata a muoversi a causa delle violenze appena subite. Soccorsa, è stata trasportata alla clinica Mangiagalli di Milano. L'uomo è stato arrestato in flagranza di reato per sequestro di persona, violenza sessuale e revenge porn.

venerdì 2 aprile 2021

Denise Pipitone. Olesya, lo scoop sulla pista russa a Pomeriggio 5: «È stato comparato il Dna»ldi, superstar, vip

Denise Pipitone. Olesya Rostova, lo scoop sulla pista russa a Pomeriggio 5: «È stato comparato il Dna». Oggi, Barbara D'Urso è tornata a parlare del caso di Denise Pipitone, dopo l'intervista della ventenne russa che ha lanciato l'appello per cercare la sua mamma naturale e che assomiglia in maniera notevole a Piera Maggio, la madre di Denise.

Barbara D'Urso, dopo aver fatto il punto della situazione - mostrando ancora una volta l'intervista di Olesya Rostova - ha snocciolato le ultime novità: «Ieri, abbiamo dato la notizia di una famiglia russa che ha detto che Olesya potrebbe essere la figlia. Perché è stata rapita alla stessa età della loro bambina. Invece, è stata fatta subito la comparazione del Dna e non è così. Quindi la partita rimane aperta».

E continua: «Lunedì pomeriggio il programma russo annuncerà in diretta i risultati della comparazione del gruppo sanguigno di Denise con quello di Olesya. Noi saremo in onda e vi aggiorneremo in diretta». Poi, il consulente giudiziario Salvatore Musio, in collegamento con Barbara D'Urso, fa la comparazione delle foto di Denise, Olesya e Piera Maggio: «Ci sono delle compatibilità nella forma delle labbra. Ma sono compatibilità che riguardano solo parti del volto. Manca il padiglione auricolare, che sarebbe stato ricco di particolari».

Aurora Ramazzotti e il catcalling: «I commenti peggiori dalle donne. Dicevano: 'ma chi ti guarda?'»

Ha fatto molto parlare qualche giorno fa Aurora Ramazzotti, che sul suo profilo Instagram ha denunciato la cattiva pratica del catcalling, ovvero i fischi, i complimenti, le molestie verbali che molte donne subiscono per strada. La figlia di Eros e di Michelle Hunziker però non si aspettava che le critiche più feroci le sarebbero arrivate non da uomini, ma dalle donne: «Alcuni commenti lasciano intendere che il catcalling 'te lo devi meritare', che non sono abbastanza bella per un fischio per strada o un commento sessista», dice Aurora oggi al Corriere della Sera.

«Appena mi tolgo la giacca sportiva perché sto correndo e fa caldo devo sentire fischi, commenti sessisti e altre schifezze. Mi fa schifo e se sei una persona che lo fa, mi fai schifo», aveva detto nel suo video di denuncia. «Ma chi ti vede?», la risposta più educata, per poi finire negli inferi degli insulti degli hater. E tra questi ultimi, come detto, anche parecchie donne, alla faccia della solidarietà femminile. «So bene che ci sono donne che evitano di prendere mezzi pubblici per paura delle molestie», insiste Aurora. «Io so distinguere una frase gentile o un complimento da una forma di molestia verbale: agli uomini dico, mettetevi nei panni di una donna che cammina da sola per strada. Come pensate che possa reagire quando fischiate o richiamate la sua attenzione come fosse un cane?».

Più di qualcuno ha reagito parlando di «esagerazione» e dicendo che «alle donne non si può nemmeno più fare un complimento». «Temo che sia una prassi così normalizzata da risultare antipatico, per paradosso, un intervento come il mio», dice ancora Aurora al Corriere. La cosa che l'ha ferita di più, dice, è il fatto che «in tanti abbiano legato questo mio sfogo alla foto nella quale facevo vedere la mia pelle imperfetta. Il discorso è stato più o meno questo: prima si lamenta della pelle brutta e poi si lamenta se le fanno un complimento. Vuol dire non aver colto né il primo né il secondo messaggio».

giovedì 1 aprile 2021

Mauro Icardi chiama "cagna" Wanda Nara. Lei risponde su Instagram: «Divertente...»

Un brutto scivolone social per Mauro Icardi, che dà della “cagna” alla moglie Wanda Nara. Mauro Icardi, calciatore in forza al PSG, ha postato uno scatto assieme alla moglie con una didascalia non proprio lusinghiera, provocando l’immediata risposta da parte di Wanda Nara.

MAURO ICARDI E IL POST PER WANDA NARA
Dal suo account Instagram Mauro Icardi ha postato una foto che lo vede seduto su un prato assieme alla moglie e all’amico a quattro zampe Tano, seguita da una didascalia che recita: “Mi Perro y mi Perra @wanda_icardi” (che tradotto suona “Il mio cane e la mia cagna”). Wanda Nara, accortasi del capolavoro social del marito, ha risposto con un “Com’è divertente” e una faccina seria. Il commento ha naturalmente fatto infuriare i follower del calciatore, che hanno preso immediatamente le parti di Wanda, senza però risparmiarle critiche: “perché gli permetti simili cose? – chiede una fan - Ci sono milioni di ragazzi che seguono tuo marito che penseranno sia una cosa accettabile chiamare cagna la propria donna perché lo fa anche lui. Diseducativo”.

Poco male perché comunque Wanda Nara si gode comodamente il sole di Parigi e, stavolta dal suo di account instagram, ha condiviso un suo scatto sdraiata nel giardino di casa, proprio in compagnia dei suoi cani…

Mattia Fogarin trovato morto, il 21enne era scomparso da Padova 10 giorni fa: «Ho fatto qualcosa di irreparabile»

Mattia Fogarin, il 21enne scomparso 10 giorni fa da Padova è morto. Il giovane si era allontanato dalla casa nella quale viveva insieme ai genitori e dopo giorni di ricerche è stato trovato ormai cadavere all'interno del canale Scaricatore.

Sul posto sono sopraggiunti subito i famigliari per il riconoscimento mentre i vigili del fuoco hanno recuperato il corpo. A lanciare l'allarme sono stati alcuni passanti che hanno notato il corpo nel canale, poi sono arrivati i soccorsi e subito c'è stata l'ipotesi che potesse trattaesi di Mattia, tesi confermata poi dalla famiglia del 21enne giunta sul luogo per il riconosciemento del cadavere.

Da subito dopo la scomparsa la famiglia si era allertata, dopo aver letto un messaggio di Mattia in cui diceva loro di aver fatto qualcosa di irreparabile. La madre e il padre hanno da subito temuto a un gesto estremo. La notte della scomparsa era stato lui a svegliare i genitori annunciando di voler scappare perché responsabile di qualcosa di grave, impossibile da riparare. I genitori hanno sempre creduto che però fosse ancora in vita. Ora si indaga per capire cosa possa essere successo.

Post in evidenza

Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi denunciati dai domestici per violenza e sfruttamento del lavoro irregolare

Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi sono stati denunciati per sfruttamento del lavoro irregolare e violenza domestica dai loro domestici. A sp...